Una strana crisi
Ieri mattina mi sono alzato con l'insana voglia di valutare alternative alla mia Stelvio, che peraltro va come un treno.
All'ultimo EICMA, mi era piaciuto il V-Strom 1000 e ieri, appunto, sono andato da un concessionario Suzuki (il nome non è importante) per capire quanto sarebbe stato il danno.
Valutazione Stelvio anno 2010 con 44.000 Km: 5.800 euro, V-Strom nuova 12.500 senza sconto causa permuta.
E sì che entrando gli avevo detto che mi sarei tolto lo sfizio solo se invogliato a farlo ma mi sono accorto che questo mercato è piuttosto atipico.
Senza voler fare i conti in tasca a nessuno che è cosa estremamente antipatica, né attribuire colpe a qualcuno in particolare (Eurotax è redatto da Dio in persona, lo sappiamo), mi chiedo come si faccia a pretendere che il mercato della moto torni a crescere, viste le condizioni che si praticano.
Non è polemica, sono dati oggettivi. Si noti inoltre che un'ora prima, un venditore di moto che conosco mi aveva detto che si vende solo l'usato.
Però lo ritirano per due soldi.
Cedere una moto che va ancora benone, che ha perso 8.000 euro di valore in 4 anni e cacciarne altri 7.000 da perdere nei prossimi 2, significa:
Essere ricchi e sbattersene le palle o essere un po' stupidi.
Personalmente non rientro nel primo caso di sicuro e cerco di fare in modo di non rientrare troppo nel secondo.
Fatto sta che così si fanno scappare anche i pochi potenziali clienti.
Io passo, avanti un altro.
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