L'immagine dell'
albero primario del cambio è molto eloquente e inquietante.
Essendo un caso davvero interessante me lo sono studiato e mi permetto di dare una mia interpretazione del problema.
Da una analisi della fotografia, della sezione dell'
albero (da me disegnata in base alle fotografie e gli schemi che ho potuto trovare)
e dall'esploso
si deduce che:
La ruota dentata (2) non riceve direttamente la coppia di rotazione dall'
albero, ma tramite le superfici arrotondate accoppiate dei particolari (2) e (3), visibili nell'esploso e nella fotografia di 63roger63.
L'elemento (3) è accoppiato all'
albero (1) tramite scanalato.
Il gruppo composto dagli organi da (4) a (11) costituiscono il para-strappi: la molla (8) reagisce sugli spallamenti dell'elemento (6) e sulla rondella (7).
In particolare tra il porta-molla (6) e la rondella (4) c'è una molla a tazza, o qualcosa di simile, che dovrebbe agire da smorzatore ad attrito (5). Infine, la forza della molla si scarica sulla rondella (4).
E' quest'ultima che si vede rotta nell'immagine di 63roger63.
L'azione del para-strappi di ottiene quando, per un dinamico di coppia, gli organi (2) e (3) scorrono uno rispetto all'altro e tendono ad allontanarsi a causa delle superfici accoppiate raccordate. In questo frangente la molla si comprime, dando luogo ad uno smorzamento del colpo di coppia. Ovviamente, tutti queste forze dinamiche passano per la rondella (4) che, sottoposta a fatica con l'andare del tempo, può cedere.
Personalmente, al di là del tipo di scelta meccanica del para-strappi sulla quale non mi pronuncio, ritengo l'elemento (4) un po' sottodimensionato. Forse in occasione di una riparazione si potrebbe sostituire con un pezzo irrobustito, magari imboccolato per una decina di mm sull'elemento (3).