Stavo guardando la copertina di Motociclismo, numero di Marzo. E così potrei fare per tante altre testate di settore.
C'è una prova comparativa di moto sportive di 1000cc. Potenze straripanti, accelerazioni da dragster, posizioni in sella da fakiri e consumi di liquidi e gomme notevoli.
Trovo che siano mezzi affascinanti, così come le auto di marchi come Ferrari, Lamborghini, Maserati, Porsche, etc.
ma....
la solita domanda che mi sovviene è: hanno un senso? Voglio dire: un vero motociclista la compra per usarla su strada? E con quali vantaggi in termini di rendimento e fruibilità?
Capisco se si ha la passione della pista ma la maggior parte delle moto che vedo circolano su strade aperte al traffico normale. E, purtroppo, come spesso accade, qualcuna di queste, il fine settimana, rimane ai bordi delle strade nelle quali si corrono dei veri e propri GP (vedi l'orientale sarda o la classica Cagliari-Villasimius e ritorno).
"Piloti" vestiti e calzati che spesso sverniciano chi è più lento di loro (quale è il sottoscritto) e che si incontrano ai bar impilando le loro moto proprio di fronte all'ingresso.
Niente da dire sulla passione e nessun commento circa l'imbecillità umana in certe occasioni
però...
che senso ha comprare moto che portano a correre anche quando non si è dentro una pista? Soprattutto che senso ha permettere la loro vendita a ragazzi che spesso non hanno l'esperienza e, soprattutto, la testa per usarle?
Lo so, è un discorso ricorrente il mio, ma dopo l'ennesima tragedia del w.e. questi pensieri continuano circolare per la mia testa. E lo dice uno che ha posseduto una Suzuki GSXR 1100 con 140 cv... rivenduta dopo un anno consapevole dell'impossibilità di non rischiare usandola...