Con la quinta prova, in programma nel fine settimana dal 25 al 27 Aprile sul tracciato spagnolo di Jerez de La Frontera, il mondiale della MotoGP inaugura il lungo ciclo europeo, che si protrarrà fino a metà settembre. La stagione entra dunque nel vivo e nel contesto dei circuiti più tradizionali e conosciuti, quelli che offrono i riscontri più attendibili. Proprio a Jerez poi, nella giornata del lunedì successivo al Gran Premio, si terrà la prima sessione di test ufficiali 2025, con gli aggiornamenti programmati dalle varie Case. Come sottolineato in precedenza, il quadro tecnico generale r risulta comunque già chiaramente definito, pur con qualche sorpresa soprattutto da parte di chi, ormai da tempo, è costretto ad inseguire.
DUCATI - MARQUEZ IMPLACABILE, ESPUGNATO ANCHE IL QATAR
Ormai suonano quasi come rito scaramantico, o contentino per i diretti rivali le dichiarazioni di Marc Marquez alla vigilia di ogni Gran Premio. Ostentando quel sorriso che a fatica maschera un ghigno beffardo il Fenomeno professa prudenza, enuncia incognite e difficoltà e riconosce valore degli avversari, ma con in tasca, in realtà, la certezza di una superiorità imbarazzante e quasi irridente. Di fatto, in gara Marc Marquez fa quello che vuole, inventando sul momento tattiche e strategie e mantenendo comunque un margine di sicurezza la cui entità è ancora da scoprire. Il tracciato di Losail, dove Marquez aveva vinto una sola volta e che appariva sfavorevole sulla carta, si è trasformato in una nuova occasione di bottino pieno con Pole Position e doppia affermazione nelle due gare disputate. Di fatto, finora l'unico bersaglio mancato è stato quello di Austin, ma solo a causa di un eccesso di confidenza. Uno di quegli errori da cui si impara, e che si traducono quindi in ulteriori punti di forza. Solo grazie a quello 'zero', la classifica generale si è mantenuta relativamente corta, con Alex Marquez che a Losail ha visto interrotta la propria sorprendente striscia positiva. E' chiaro che il ruolo di 'Mister Secondo Posto' inizi ad andargli perfino stretto, tanto che in Qatar il piccolo Marquez non ha esitato a fare a spallate pure col fratellone. Alex, per la verità, stavolta è andato fuori misura, e tradito dalla foga agonistica ha finito per rovinare la gara di Fabio Di Giannantonio. Un episodio che ha poi indirettamente provocato quello, ben più grave, dell'investimento di Martin da parte del pilota romano, con quello che ne è seguito. A fronte di tutto questo, un semplice Long Lap Penalty ed una gara che, per Alex Marquez, si p chiusa comunque con un settimo posto. E' ormai evidente che si dovrebbe mettere definitivamente ordine al sistema di valutazione delle infrazioni, con sanzioni precise e proporzionate in luogo di quelli che sembrano semplici 'pro forma'. Di quanto accaduto ha involontariamente beneficiato Pecco Bagnaia, che si è ritrovato inaspettatamente secondo nella gara della domenica, dopo la puntuale ed immancabile sofferenza nella Sprint Race. Il torinese puntava moltissimo sul Qatar, soprattutto dopo l'insperata affermazione di Austin, ma ha compromesso il fine settimana con l'imperdonabile scivolata in qualifica. Uno di quegli errori quasi inspiegabili che sono già costati moltissimo in passato, e che evidentemente rappresentano un punto debole per Bafnaia. Nulla è ancora definitivamente compromesso ovviamente, il distacco in classifica è contenuto, ma occorre una vera reazione, serve esprimere almeno la potenziale capacità di invertire la tendenza. Quella di Jerez sarà un'arena caldissima, e certo vincere la sfida nella tana del nemico rappresenterebbe un segnale fortissimo e prezioso. Passando agli altri piloti Ducati, note nuovamente positive da parte di Franco Morbidelli, promosso 'a tavolino' sul podio nella domenica di Losail, e che sembra aver trovato proprio in quella costanza di rendimento mancata in passato, l'attuale punto di forza. Avrebbe certamente potuto - puntare al poà citato Fabio Di Giannantonio, protagonista invece di un fine settimana sfortunato e che punta a riscattarsi in Spagna. Conferma positiva infine per Fermin Aldeguer, che sembra aver già preso le misure ad una categoria decisamente più a sua misura di quanto non lo fosse la Moto2.
KTM - UN VINALES STELLARE ACCENDE LA NOTTE DI LOSAIL -
Non sarà certo la penalizzazione a seguito della norma più assurda dell'intero Regolamento Tecnico a sminuire l'impresa dell'umorale ed insondabile 'Top Gun' spagnolo, capace ancora una volta di prodursi in una di quelle giornate di grazia tanto rare quanto stupefacenti. Impossibile quantificare quanto peso possa aver avuto, in quella prestazione, un decimo di pressione in meno della gomma anteriore, quello che resta è cio' che si è visto IN PISTA, uno spettacolo di guida sopraffina, di curvoni pennellati con rara maestria e con il conforto di un rigore ciclistico da riferimento. Una moto apparsa velocissima sul dritto ma pure quanto mai efficace in percorrenza, quella stessa moto che quasi tutti, durante l'inverno, davano per assente, vittima sacrificale di una casa costruttrice ormai fallita. Penalizzazione o no, un segnale enorme, significativo e prezioso, perchè, nella percezione comune, l'impresa resta, e la sanzione ha il sapore del furto subito. Certo la regola c'è e deve valere sempre per tutti, ma quanta insipienza e mortificazione, in tutto il discorso. Un Vinales dunque inaspettatamente a proprio agio e veloce fin dalle prove, con una preziosa seconda fila ottenuta in qualifica. La RC16 è una moto che predilige i grandi spazi per poter correre veloce, dunque a Jerez potrebbe incontrare maggiori difficoltà, ma rlmane il fatto che, alla luce delle premesse invernali, essere tornata al ruolo di seconda forza del campionato è qualcosa di assolutamente inatteso e sorprendente. Va notato come i riscontri più incoraggianti sembrano provenire dal Team Tech3, con anche Enea Bastianini che mostra, a sprazzi, qualche interessante progresso. Continua invece a deludere il team interno, con un Brad Binder letteralmente sparito dai radar ed un Pedro Acosta sempre più insofferente ed alla ricerca di alternative.
APRILIA - IL DRAMMA DI MARTIN F UN INIZIO STAGIONE DA INCUBO
E' davvero difficile trovare un senso, una spiegazione razionale a quanto sta succedendo alla casa di Noale ed al suo pilota di punta, quello chiamato ad imprimere la svolta decisiva, il definitivo salto di qualità. Innegabile ed evidente una componente di enorme sfortuna, che sembra essersi accanita in modo beffardo e perverso. Ma c'è anche altro, esiste anche una realtà oggettiva fatta di cambiamenti importanti che ci si è trovati a dover affrontare, e chissà che non ne debbano arrivare altri, nel prossimo futuro. Dal punto di vista organizzativo e tecnico, hanno inevitabilmente pesato le defezioni di figure chiave come quelle di Aleix Espargaro, Antonio Jimenez e soprattutto Romano Albesiano, passati a HRC. Un nuovo responsabile tecnico, sicuramente capace come Fabiano Sterlacchini, chiamato a prendere in mano un progetto ed un gruppo di lavoro inediti, a fronte di tempi molto ristretti. Ed infine, ma non certo ultimo fattore per importanza, l'innesto di ben tre nuovi piloti, insomma uno stravolgimento che ha finito per impattare in modo determinante sull'inizio della stagione. La situazione del povero Jorge Martin si sta facendo davvero molto difficile, con ben tre infortuni nello spazio di due mesi di cui l'ultimo particolarmente grave. Ora si parla di rientro affrettato e di pilota indotto all'errore dalla stanchezza, ma si tratta delle solite speculazioni del giorno dopo, alla ricerca di presunti colpevoli che in realtà non esistono. La caduta di Martin si sarebbe risolta in nulla, senza il malaugurato, involontario investimento da parte di Di Giannantonio, con quest'ultimo a sua volta costretto nelle retrovie dall'arrembante manovra di Alex Marquez. In altre parole, episodi di corsa, che in uno sport sicuramente pericoloso come il motociclismo possono avere conseguenze serie. Il campione del mondo si trovava di fatto alla prima, vera esperienza in sella alla RS-GP, ed è ora costretto ad un nuovo stop che certo non sarà di breve durata. Nel frattempo, è sempre Ai Ogura a far vedere le cose migliori ed a risultare quasi sempre il primo piota Aprilia al traguardo. Una lieta sorpresa da una parte, ma un segnale poco confortante guardando alle persistenti difficoltà di Marco Bezzecchi, il pilota su cui si puntava in assenza di Martin. Dopo quattro gare disputate, i problemi sembrano non trovare soluzione e sono rappresentati in primo luogo dalla diffucoltà in qualifica, un limite fatale nella MotoGP di oggi. Se il talento di Bezzecchi non è in discussione, resta l'evidenza di un progetto dal grande potenziale, che risulta tuttavia difficile tradurre in pura prestazione. Di certo resta la difficoltà nello sfruttamento ideale delle gomme Michelin, quella sorta di magica alchimia che la moto veneta raggiunge solo in rarissime occasioni. In conclusione, quella che si annunciava come una stagione carica di promesse sta invece assumendo contorni da incubo, e sicuramente non aiutano le sempre più ricorrenti voci che prevedono per l'AD Massimo Rivola un prossimo futuro in Liberty Media.
YAMAHA - PRESTAZIONE CONVINCENTE IN QATARù
Dopo tre fine settimana ben poco convincenti, Losail ha fornito il primo segnale di un reale progresso, questa volta soprattutto grazie ad un Fabio Quartararo apparso gigantesco. Una prima fila centrata in qualifica, qualcosa che ad Iwata si era persa nel libro dei ricordi, e gare corse vestendo di nuovo i panni del protagonista assoluto. Vero è che quello del Qatar rappresenta forse il più congeniale dei quattro tracciati incontrati finora, dunque resta la necessità di confermare quanto visto, ma l'iniezione di fiducia potrebbe sortire ulteriori, positivi effetti. Buona anche la prova di Alex Rins mentre in questa occasione è venuto a mancare Jack Miller, alle prese con una condizione fisica precaria ma anche, per la verità, mai troppo a proprio agia a Losail. Quella di Jerez potrebbe rappresentare per Yamaha un'altra buona occasione da sfruttare, anche alla luce della giornata di test prevista all'indomani del Gran Premio.
HONDA - PROGRESSI EVIDENTI ED ORMAI ACQUISITI
La casa di Tokyo ha confermato anche in Qatar quanto di buono mostrato finora, e rappresenta senza dubbio la realtà più sorprendente di questo inizio di stagione. Quattro fine settimana convincenti, alle prese con tracciati e condizioni differenti e con progressi tangibili da parte dei diversi piloti. Lasciando da parte le attuali difficoltà di Chantra, ormai Zarco, Mir e Marini compaiono sempre più spesso nella top ten, con il francese sempre velocissimo e capace di sfiorare addirittura il podio in Qatar, sia pure grazie alla penalizzazione di Vinales. Tutto questo ottenuto poi non grazie ad un vero e proprio nuovo progetto, ma attraverso una profondo affinamento di quella base che, a detta dello stesso Romano Albesiano, non era certo tutta da buttare. Resta il limite delgap motoristico, che da un lato penalizza ma nello stesso tempo conferma indirettamente i progressi ottenuti nelle altre aree, e che sarà comunque affrontato, magari con qualche novità proprio nei prossimi test di Jerez.
IL CIRCUITO DI JEREZ DE LA FRONTERA
L'impianto sorge nelle vicinanze di Cadice, nella bellissima regione dell'Andalusia, è stato ultimato nel 1985 e ha inizialmente ospitato cinque edizioni del Gran Premio di Spagna di ormula 1, dal 1986 al 1990. Considerato poi non più adatto alla massima categoria automobilistica è attualmente utilizzato per la prova spagnola dei campionati MotoGP e Superbike. Dallo scorso anno il circuito è intitolato alla memoria di Angel Nieto, il pluricampione spagnolo scomparso nel 2017.
La pista è lunga
4423 metri e larga 11, si percorre in senso orario e comprende
13 curve, 8 a destra e 5 a sinistra col rettilineo principale lungo poco più di 600 metri.
Dopo essere usciti in prima dalla Curva 13, intitolata a Jorge Lorenzo, i piloti scaricano tutte le marce mettendo sesta un istante prima di passare sotto la struttura che ospita la sala stampa. La sesta viene appena appoggiata per poi iniziare la frenata per la
Curva Expo, una destra lenta a raggio costante che si percorre in seconda marcia. Si tiene la seconda percorrendo il tratto in leggera salita che porta alla
Curva Michelin, una destra a tornare molto lenta e critica per la tenuta dell'anteriore, soprattutto a inizio gara col pieno di benzina e la gomma fredda. Si tiene ancora la seconda in uscita per portarsi verso la
Curva 3, una sinistra da fare in accelerazione con i piloti che in ingresso buttano dentro in successione terza e quarta marcia, rapporto che si mantiene anche per la
Curva 4. E' questa un'altra sinistra veloce cui segue un breve allungo fino alla
Curva Pons, un'ampia destra a raggio costante in cui si deve mantenere velocità da portare al successivo rettilineo dove si appoggia la sesta prima della violenta staccata per la
Dry Sac, una lenta destra di ritorno da affrontare in seconda. In uscita altro 'short shifting' per mettere terza e quarta in successione ed affrontare la
Curva 7. una sinistra veloce che porta alla
Curva 8, una sinistra a tornare . che comporta una delicata frenata in ingresso. In uscita dalla 8 brevissimo allungo fino alla violenta staccata della
Curva 9. Questa e la successiva
Curva 10 sono due destre lente, da percorrere col gas puntato per poi sfruttare l'accelerazione e portarsi alla
Curva Criville che insieme alla successiva
Curva Ferrari forma una coppia di svolte a destra molto veloci da affrontare in piena accelerazione. Il brevissimo allungo che segue porta alla
Curva Lorenzo, un rampino a sinistra in cui i piloti scalano fino alla prima per rilanciarsi nuovamente sul rettilineo del traguardo. Il tornantino finale rappresenta anche l'ultima occasione di sorpasso in caso di arrivo in volata.
ONBOARD LAP - SIMON CRAFAR (BMW M1000RR)
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ORARI TV
Il Gran Premio di Spagna sarà trasmesso da SKY e TV( con i seguenti orari:
Programmazione SKY Sport MotoGP
Venerdì 25 aprile
09:00-09:35 Moto3 Prove Libere 1
09:50-10:30 Moto2 Prove Libere 1
10:45-11:30 MotoGP Prove Libere 1
13:15-13:50 Moto3 Prove 1
14:05-14:45 Moto2 Prove 1
15:00-16:00 MotoGP Prove
Sabato 26 aprile
08:40-09:10 Moto3 Prove 2
09:25-09:55 Moto2 Prove 2
10:10-10:40 MotoGP Prove
10:50-11:05 MotoGP Q1
11:15-11:30 MotoGP Q2
12:50-13:05 Moto3 Q1
13:15-13:30 Moto3 Q2
13:45-14:00 Moto2 Q1
14:10-14:25 Moto2 Q2
15:00 MotoGP Sprint 11 giri
Domenica 27 aprile
09:40-09:50 MotoGP Warm-Up
11:00 Moto3 Gara
12:15 Moto2 Gara
14:00 MotoGP Gara
Programmazione TV8
Sabato 26 Aprile
Diretta qualifiche di tutte le classi e della Sprint Race MotoGP (vedi orari sopra
Domenica 27 Aprile
14.05 Moto3, Gara (differita)
15.20 Moto2, Gara (differita)
17.05 MotoGP, Gara (differita)
CALENDARIO MONDIALE MOTOGP 2025
2 marzo 2025 Thailand Thailandia, Buriram
16 marzo 2025 Argentina Argentina, Termas de Rio Hondo
30 marzo 2025 United States Stati Uniti, Austin
13 aprile 2025 Qatar Qatar, Lusail International Circuit
27 aprile 2025 Spain Spagna, Jerez
11 maggio 2025 France Francia, Le Mans
25 maggio 2025 United Kingdom Gran Bretagna, Silverstone
8 giugno 2025 Spain Aragon, Motorland Aragon
22 giugno 2025 Italy Italia, Mugello
29 giugno 2025 Netherlands Olanda, Assen
13 luglio 2025 Germany Germania, Sachsenring
20 luglio 2025 Czech Pierangelo Repanatiublic Repubblica Ceca, Brno
17 agosto 2025 Austria Austria, Red Bull Ring
24 agosto 2025 Hungary Ungheria, Batalon Park
7 settembre 2025 Spain Catalogna, Barcelona
14 settembre 2025 San Marino San Marino, Misano
28 settembre 2025 Japan Giappone, Motegi
5 ottobre 2025 Indonesia Indonesia, Mandalika
19 ottobre 2025 Australia Australia, Philip Island
26 ottobre 2025 Malaysia Malesia, Sepang
9 novembre 2025 Portugal Portogallo, Portimão
16 novembre 2025 Spain Comunità Valenciana, Valencia
CLASSIFICA GENERALE MOTOGP DOPO QUATTRO PROVE
1 Marc Marquez Ducati 123
2 Alex Marquez Ducati 106
3 Francesco Bagnaia Ducati 97
4 Franco Morbidelli Ducati 78
5 Fabio Di Giannantonio Ducati 48
6 Johann Zarco Honda 38
7 Marco Bezzecchi Aprilia 32
8 Fabio Quartararo Yamaha 30
9 Ai Ogura Aprilia 29
10 Luca Marini Honda 26
11 Pedro Acosta KTM 24
12 Brad Binder KTM 22
13 Enea Bastianini KTM 21
14 Fermin Aldeguer Ducati 20
15 Jack Miller Yamaha 19
16 Alex Rins Yamaha 14
17 Joan Mir Honda 10
18 Maverick Viñales KTM 8
19 Raul Fernandez Aprilia 5
20 Augusto Fernandez Yamaha 3
21 Miguel Oliveira Yamaha 2
22 Lorenzo Savadori Aprilia 1
23 Somkiat Chantra Honda 0
24 Jorge Martin Aprilia 0