Trascorso oltre un mese dal round inaugurale di Phillip Island, le derivate di serie si preparano a riaccendere i motori per la seconda prova del mondiale, in programma nel fine settimana dal 28 al 30 Marzo sul tracciato portoghese di Portimao. Una sorta di controprova che viene dai più considerata come il vero inizio del campionato, visto che l'appuntamento australiano, per collocazione geografica e riscontri tecnici rappresenta molto spesso un evento a sè. Alla luce di quest'ultima considerazione, quanto vissuto nello splendido scenario naturale di Phillip Island va dunque interpretato con prudenza, pur se la perentorietà di alcuni verdetti potrebbe già valere come chiara indicazione dei valori in campo. Ad apparire del tutto invariato è lo scenario di fondo, fatto di case europee che continuano a credere ed investire nel campionato, cui si contrappongono il declino e l'affanno delle tre case del giapponesi, ormai condizionate nella loro presenza da precise scelte iendali e di mercato.
In Portogallo, una sorta di anticipazione sarà rappresentata dalle due giornate di test ufficiali, in programma venerdì 14 e sabato 15 Marzo, che vedranno scendere in pista tutte le squadre dello schieramento.
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DUCATI - BULEGA SUPERLATIVO, ROSSE IMPRENDIBILI A PHILLIP ISLAND
Sul fatto che, dopo la stupefacenta stagione 2024, Nicolò Bulega vestisse i panni di pretendente al titolo c'erano pochi dubbi, così come sul suo particolare feeling con il tracciato australiano. Ma certo quanto messo in mostra dal pilota di Montecchio è andato ben oltre le previsioni, con una prima posizione in classifica cementata in tutte le sessioni di prove ed il bottino pieno in gara. Perfino l'incertezza legata alla discussa modalità 'Flag to Flag' nelle due gare lunghe si è risolta senza il minimo problema, grazie anche al perfetto lavoro del box. Bulega ha dominato quasi in scioltezza, ostentando una superiorità imbarazzante anche sugli stessi compagni di marca, partiti di fatto già rassegnati a recitare la parte dei comprimari. Ovviamente non sarà sempre così, arriveranno circuiti dove la guida fluida e la grande velocità di percorrenza porteranno meno vantaggi, ma è indubbio che, al momento, le credenziale del vicecampione 2024 si presentino autorevolissime. Dall'altra parte del box, buona impressione ha suscitato Alvaro Bautista, protagonista delle per lui abituali gare in rimonta e depositario di un passo quasi a livello del compagno di squadra. Restano sempre evidenti una certa agitazione e la propensione alla foga, da cui spesso derivano errori fatali in un campionato in cui la costanza di rendimento si è sempre rivelata fondamentale. Ottima la prova di Andrea Iannone e bene Danilo Petrucci, anche se da quest'ultimo sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosa di più, come pure molto positivo è stato il debutto di Yari Montella. Una nota di merito va infine riservata a Scott Redding, apparso letteralmente trasformato in sella alla Ducati, dopo l'agonia agonistica vissuta con la fallimentare parentesi in BMW. Un inizio di campionato dunque con le rosse di Borgo Panigale ad apparire quasi di un'altra categoria, rispetto ad una concorrenza uscita ridicolizzata e che non ha mancato di gridare forte il proprio malcontento.
BMW - RAZGATIOGLU NON CI STA, RIPARTE IL TORMENTONE MOTOGP
Ormai ampiamente discussa ed archiviata la bocciatura del nuovo telaio BMW da parte della FIM, viene da chiedersi se i risultati inferiori alle attese ottenuti dalla casa di Monaco nel round inaugurale sia da ascrivere solo a questo, e probabilmente non è così. Quello di Phillip Island non è mai stato uno dei tracciati favoriti di Razgatioglu, così come per la pBMW. Una guida aggressiva come quella del talentuoso pilota turco vede di fatto vanificati i propri punti di forza su una pista che premia in maggior misura fluidità e scorrevolezza, e lo stesso vale per una moto che, naturalmente, è ora calibrata esclusivamente sulle esigenze del suo campione. L'esagerata insofferenza di Toprak ha quindi probabilmente altre radici, un malessere di fondo che, a titolo mondiale ottenuto, vede ormai la Superbike come un ambito troppo ristretto. Il miraggio della MotoGP non è mai venuto meno, ma gli anni passano e ogni nuova stagione ha il sapore dell'ultima siaggia. Il contratto con la casa di Monaco è in scadenza alla fine di quest'anno, dunque molto probabilmente a breve partirà l'ennesimo tira e molla, fermo restando come sia tutto da dimostrare che ci sia un vero interesse da parte della MotoGP per Razgatioglu. Il manager Kenan Sofuiglu, ha più volte rimarcato come lui ed il pilota non siano disposti ad accontentarsi di un team satellite, dunque pensare ad una MotoGP ufficiale, con praticamente tutte le selle occupate anche per il 2026, appare un'utopia. Probabile che la querelle si traduca nell'ennesimo, e stucchevole tira e molla per giocare al rialzo, con la casa che, dopo Ducati, sembra comunque l'unica da considerare, oltre che l'unica disposta a spendere quanto richiesto. Tornando a lasciar parlare la pista, Portimao rappresenta sicuramente una verifica fondamentale, tanto per Razgatioglu che per BMW, ed è auspicabile che, su un tracciato più favorevole, il binomio campione del mondopossa tornare a lottare per la vittoria.
BIMOTA - ESORDIO DISCRETO, POTENZIALE PROMETTENTE
Grandissima attesa per il ritorno della prestigiosa casa riminese, soprattutto alla luce di test precampionato assolutamente sorprendenti. Ma, come non si manca di sottolineare, il confronto diretto in gara rappresenta sempre una realtà diversa, soprattutto poi se si verifica in condizioni ed ambiente del tutto particolari coem quelli di Phillip Island. Prestazioni esibite comunque discrete, sia da pare di Lowes che di Bassani, con quest'ultimo apparso finalmente vicino al riferimento rappresentato dal compagno di squadra. Un potenziale ancora certamente da sgrossare e rivalutare, per questo dunque promettente, che potrebbe esprimersi meglio su un tracciato come quello portoghese.
KAWASAKI, YAMAHA E HONDA - IL SOLE SI E' FATTO CALANTE
Continua senza apparenti segnali di inversione di tendenza il lento ed
inesorabile declino delle tre case giapponesi, da tempo relegate al ruolo di semplici comparse.
Kawasaki, dopo aver annunciato la rinuncia alla partecipazione in forma ufficiale, ha demandato la gestione al Team Puccetti Racing, che di fatto dispone comunque di quello che era il materiale 2024, rivelatosi appena sufficiente nella passata stagione. In Australia al tutto si p aggiunto il disastroso fine settimana di un pilota come Garrett Gerloff, certamente veloce ma che solito alternare buoni sprazzi a momenti particolarmente negativi.
Inizio moto deludente anche per Y
amaha, con il pesante infortunio occorso Jonathan Rea, forzatamente assente a Portimao e che certo avrebbe meritato un finale di carriera migliore, e con la realtà rappresentata da un pacchetto ormai chiaramente insufficiente a reggere il passo. Si attende con ansia l'arrivo di quella nuova versione di motore che dovrebbe almeno limitare quello che appare l'handicap della R1. ovvero il deficit di potenza.Locatelli ci mette il massimo dell'impegno ma indubbiamente alla ricerca di una nuova sistemazione,mentre del tutto da dimenticare il weekend vissuto in Australia da Remy Gardner e Dominiqie Aegerter del Team GRT.
Buona ultima, come sempre, va citata la
Honda, dalla quale ormai pare impossibile potersi aspettare un minimo segnale. A dire la verit, sfugge anche il senso di una partecipazione ad un campionato del mondo in questi termini, soprattutto per una casa che, di questo campionato, ha saputo scrivere in passato pagine leggendarie. Alle figuracce in gara si p aggiunto il peso dell'infortunio al piede per Iker Lecuona, atteso comunque al rientro a Portimao.
IL CIRCUITO DI PORTIMAO
[l tracciato ha la particolarità di essere modulare, con ben 64 possibili varianti da utilizzare . Nella configurazione usata per il mondiale la pista misura 4692 metri e comprende 15 curve, otto a destra e sette a sinistra. Caratteristica peculiare le continue variazioni di pendenza con alcune staccate e curve da impostare alla cieca. Pista estremamente faticosa per i piloti e molto probante per la cliclistica, cui è richiesta nello stesso tempo grande maneggevolezza e rigore in percorrenza. Il lungo rettilineo del traguardo premia invece i motori più performanti a patto di sfruttare al meglio l'uscita dall'ultima curva.
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ORARI TV
Le gare saranno trasmesse da SKY e TV8 con i seguenti orari:
Programmazione SKY Sport MotoGP HD
Venerdì 28 Marzo
11.25 Suoerbike, FP1
15.55 Superbike, FP2
Sabato 29 Marzo
12.00 Superbike, Superpole
13.35 Supersport, Gara1
15-00 Superbike, Gara19
16.15 Supersport 300, Gara1
Domenica 30 Marzo
12.00 Superbike, Superpole Race
13.35 Supersport, Gara2
15.00 Superbike, Gara2
16.15 Supersport 300, Gara2
Programmazione TV8
Sabato 29 Marzo
15.00 Superbike, Gara1 (diretta)
Domenica 30 Marzo
14.00 Superbike, Superpole Race (differita)
15.00 Superbike, Gara2 (diretta)
CALENDARIO MONDIALE SUPERBIKE 2025
21-23 febbraio – Phillip Island Grand Prix Circuit (Australia)
28-30 marzo – Autodromo Internacional do Algarve (Portogallo)
11-13 aprile – TT Circuit Assen (Olanda)
2-4 maggio – Cremona Circuit (Italia)
16-18 maggio – Autodrom Most (Repubblica Ceca)
13-15 giugno – Misano World Circuit Marco Simoncelli (Italia)
11-13 luglio – Donington Park (Gran Bretagna)
25-27 luglio – Balaton Park Circuit (Ungheria); soggetto a omologazione
5-7 settembre – Circuit de Nevers Magny-Cours (Francia)
26-28 settembre – MotorLand Aragon (Spagna)
10-12 ottobre: Circuito Estoril (Portogallo)
17-19 ottobre: Circuito de Jerez – Angel Nieto (Spagna); soggetto al rinnovo dell'accordo
CLASSIFICA MONDIALE SUPERBIKE DOPO LA PRIMA PROVA
1. Nicolò Bulega (Aruba.it Racing - Ducati) 62 punti
2. Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati) 36
3. Andrea Iannone (Team Pata Go Eleven) 35
4. Danilo Petrucci (Barni Spark Racing Team) 31
5. Scott Redding (MGM BONOVO Racing) 30
6. Andrea Locatelli (Pata Maxus Yamaha) 22
7. Sam Lowes (ELF Marc VDS Racing Team) 21
8. Toprak Razgatlioglu (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team) 20
9. Alex Lowes (bimota by Kawasaki Racing Team) 19
10. Axel Bassani (bimota by Kawasaki Racing Team) 14
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