Con il Gran Premio di Gran Bretagna già alle spalle, il mondiale MotoGP ha inaugurato la seconda parte di stagione, quella che, complice anche la lunga e complessa trasferta extraeuropea, porterà alla selezione decisiva dei pretendenti al titolo. Da qualche stagione a questa parte, proprio la ripresa dopo la pausa estiva si è rivelata un vero banco di prova, finendo per esasperare verdetti tecnici già comunque emersi chiari nella fase iniziale. Lo storico appuntamento di Silverstone, in cui si è celebrato il 75mo del Mondiale di velocità, ha confermato in pieno questa tendenza, con Ducati a ribadire una superiorità tecnica assoluta, ed una concorrenza sempre più frastornata, confusa ed incapace di reagire. Con dieci prove ancora da disputare, la lotta per il titolo è ristretta a quattro piloti, tutti naturalmente in sella ad una moto di Borgo Panigale, e si stratta di Jorge Martin, Pecco Bagnaia, Enea Bastianini e Marc Marquez, con i primi due che, per solidità e costanza di rendimento, sembrano ancora una volta i netti favoriti.
DUCATI - BASTIANINI DA SOGNO, DOMINIO ROSSO A SILVERSTONE
Che sia per il non sentirsi più sotto esame, per la ritrovata serenità o per una fortuita combinazione, sta di fatto che Enea Bastianini appare letteralmente trasformato da quando ha definito il proprio futuro. Dopo essere stato costretto a ballare sul filo per mesi, con la prospettiva di un rinnovo che svaniva giorno dopo giorno, 'Bestia' si ritrova finalmente con la mente sgombra, libero di correre gara per gara solo per se stesso, senza obblighi ed obiettivi da conseguire a tutti i costi. La condizione ideale per un pilota, ed Enea è apparso in crescita costante nelle ultime gare, fino allo straordinario doppio trionfo di Silverstone. Netti miglioramenti in qualifica, ed un successo sorprendente nella Sprint Race, una gara solitamente troppo breve per esaltare le capacità di gestione che gli sono proprie. Forse le solite criticità delle coperture Michelin, emerse in modo inatteso, hanno in qualche modo pesato, ma stante la premessa, appariva chiaro che Bastianini avesse tutte le possibilità di concedere il bis nella gara lunga, e così è stato. Un bottino pieno che ha fruttato il terzo posto in classifica generale, e rinnovate possibilità di puntare al successo finale. Ottima anche la prova di Jorge Martin, che, con un Bastianini a questo livello, ha comunque portato a casa il massimo bottino possibile, due secondi posti che gli valgono la riconquista della vetta della classifica di campionato. Non brillantissimo invece il fine settimana inglese di Pecco Bagnaia, incappato nell'ennesima caduta nella Sprint Race e capace solo di un terzo posto nella gara di domenica, rallentato dal degrado del pneumatico anteriore. Il torinese ha limitato i danni, perdendo comunque 13 punti dal diretto rivale, e deve necessariamente puntare ad un pronto riscatto in Austria, su un tracciato che solitamente gli è piuttosto favorevole. Bicchiere mezzo vuoto anche per Marc Marquez, caduto nella gara corta e finito ai piedi del podio la domenica. Passano le gare e quella sospiratissima prima vittoria in sella alla Ducati continua a restare un tabù, con il Fenomeno che non sembra riuscire a fare tutta la differenza che ci si sarebbe aspettati. Marc è veloce, continua ad essere il primo classificato in sella ad una GP23, ma chi si sarebbe aspettato che, con una Ducati qualsiasi, avrebbe rifilato un giro a tutti, certamente si è dovuto arrendere all'evidenza. Allo stesso livello di prestazione è infatti ormai arrivato Fabio Di Giannantonio, quinto nella gara lunga e gran protagonista anche a Silverstone. Si parla di un pilota che lo scorso anno, dopo aver dovuto attendere per mesi la soluzione della telenovela Marquez, si era ritrovato a piedi, eora sarebbe fuori dal giro della MotoGP. Invece, salvataggio in extremis grazie a VR46, ed un contratto diretto con Ducati, con tanto di moto ufficlale, per la prossima stagione. La casa di Borgo Panigale ha infatti scelto la squadra diretta da Alessio Salucci come proprio team satellite di riferimento per i prossimi 5 anni, con Di Giannantonio e Morbidelli come piloti. Proprio da Franco Morbidelli e Marco Bezzecchi vengono le note meno iiete della gara inglese, per l'errore del romano che ha innescato l'incidente con Bezzecchi, di fatto condizionando il fine settimana di entrambi. Morbidelli ha infatti ha dovuto scontare un Doppio Long Lap Penalty, mentre Bezzecchi ha corso con una forte contusione ad un piede. Entrambi hanno comunque concluso in top ten, ed anche questo la dice lunga sullo spessore della superiorità Ducati in questo momento. La solidità e la maturazione tecnica raggiunte emergono prepotenti con il passare delle gare, così come l'affinamento della GP24, un progetto che fa del grande equilibrio il proprio punto di forza.
APRILIA - NON CI RESTA CHE IL 'CAPITANO' ALEIX
Con la tappa di Silverstone è sfumata l'ennesima occasione, è andato sprecato un altro di quelli che si consideravano autentici jolly per la casa di Noale. In Inghilterra erano stati colti il primo podio e la prima vittoria, sempre ad opera del 'Capitano' Aleix Espargaro, che, ad onor del vero, ha fatto il suo anche stavolta, Una Pole Position stellare, un terzo posto nella Sprint Race ed un sesto nella gara lunga, condizionata dalla scelta obbligata della gomma Hard all'anteriore. Ancora una volta, Aprilia ha sofferto la difficoltà ad adattarsi agli pneumatici ed alle condizioni, a conferma di un progetto indirizzato più alla prestazione assoluta che all'equilibrio ed alla versatilità. A ben vedere, quanto rincorso in un primo tempo da Ducati, che poi ha però capito di dover correggere il tiro. Certo lascia perplessi il fatto che ad ottenere il massimo sia un pilota prossimo al ritiro, e teoricamente in calo di motivazione, mentre gli altri tre emergono solo in rarissime occasioni. Vinales a Silverstone non è praticamente esistito, pur con la scusante di un problema alla strumentazione nel corso della Sprint Race, ed il Team Trackhouse si è autoeliminato la domenica per un contatto tra i due piloti. Oliveira è in partenza e ha ormai la testa altrove e Raul Fernandez sconta probabilmente l'adattamento alla RS-GP 2024. Per il prossimo futuro, e l'arrivo di nuovi piloti, è auspicabile si punti ad un progetto che abbia nell'equilibrio generale l'obiettivo principale, a costa di limare qualcosa sil fronte della prestazione assoluta, che al momento appare più teorica che realmente sfruttabile. Guardando invece all'imminente, difficile aspettarsi note positive dal Red Bull Ring, tracciato 'Stop and Go' per eccellenza, la tipologia più sofferta dalla RS-GP.
KTM - MOMENTO DIFFICILE, CON RADICI PROFONDE
Ben più complicata, rispetto a quella di Aprilia, appare la situazione di KTM. E' ormai noto il momento di grave difficoltà del Pierer Mobility Group, alle prese con magazzini stracolmi di moto invendute e tagli di migliaia di dipendenti. Tutto il resto va di conseguenza ed il Racing diventa ovviamente una voce quantomeno 'scomoda' all'interno dei bilanci societari, tanto che si parla addirittura di disimpegno dal fuoristrada. Come sempre, si ragiona in termini di costi e benefici, ed è palese come, a fronte delle enormi risorse investite, il progetto MotoGP non stia rendendo quanto auspicato. La disponibilità di uno sponsor munifico come Red Bull ha aiutato, ma ora anche chi mette i soldi presenta il conto e chiede spiegazioni. Di fatto, a livello tecnico, si stanno rinnegando tutte le scelte fatte da un anno a questa parte, con lo stop alla collaborazione con Fabiano Sterlacchini ed il ritorno dei precedenti responsabili. Anche la moto sembra sia stata rivista, e, a detta degli stessi piloti, pare aver perso quelli che erano autentici punti di forza, come la solidità e la stabilità dell'anteriore in ingresso di curva. A Silverstone è stato portato a casa qualche piazzamento e nulla di più, ed è scontato che la gara di casa, sul Red Bull Ring, rischi di diventare un esame senza appello. A questo proposito,sembra che Pol Espargaro, presente come wild card,porterà in gara un nuovo motore, del quale si dicono meraviglie, chissà che non possa essere questo il primo segnale di un'inversione di tendenza.
YAMAHA E HONDA -CONTINUA LO STALLO
Per la casa di Iwata, si era parlato di progressi da verificare nella seconda parte della stagione, o almeno questo era quanto auspicato da Fabio Quartararo. Nella realtà, dopo qualche timido segnale che aveva spinto all'ottimismo, tutto è tornato alla normalità, ovvero a giocarsi le ultime posizioni con i cugini della Honda. In Yamaha si vive un momento complicato anche per quanto riguarda i piloti, con in pratica il solo Quartararo in piena efficienza. Alex Rins è stato infatti costretto a saltare il fine settimana inglese per i postumi dell'infortunio patito ad Assen, e continua a soffrire per una condizione fisica compromessa in modo purtroppo definitivo. Resta ammirevole per quanto ancora riesca a fare, così come encomiabile è la decisione di Yamaha di rinnovargli il contratto, ma certo i dubbi restano. A questo si aggiunge l'assenza di un vero Test Team, con Cal Crutchlow a sua volta indisponibile e probabilmente prossimo al ritiro definitivo. Si parla del possibile ingaggio di Augusto Fernandez o di Andrea Dovizioso, per un ruolo che oggi ha importanza fondamentale.
Nulla di nuovo per quanto riguarda Honda, che dopo il rinnovo di Joan Mir, puntava su Ai Ogura per sostituire Nakagami nel Team LCR. Ma perfino il giapponese, da sempre pupillo della casa di Tokyo, ha smesso di crederci, tanto da aver scelto, con tutta probabilità, l'Aprilia del TeamTrackhouse per il proprio debutto in MotoGP. A questo punto, la scelta del pilota da affiancare a Johann Zarco potrebbe ricadere su Somkia Chantra.
IL CIRCUITO DEL RED BULL RING
La pista austriaca, oggi di proprietà della Red Bull, si snoda nel meraviglioso scenario naturale dei monti della Stiria ma ha poco a che vedere col leggendario circuito dell'Osterreichring ed i suoi curvoni da 250 km orari. La pista attuale è una delle più corte del campionato, misura 4.326 metri, si snoda in senso orario e comprende dieci curve di cui sette a destra e solo tre a sinistra. Un circuito 'stop and go', con tre violente staccate e ripartenze da bassa velocità con successivi allunghi che esaltano le capacità di trazione della moto e l'efficacia prestazionale del motore. La sola sezione mista si riduce al tratto compreso tra le curve 3 e 7, è indubbio quindi che il Red Bull Ring sia soprattutto un tracciato 'di motore'.
Da ricordare che il tracciato è stato modificato lo scorso inverno, per la sola MotoGP, con l'introduzione di una chicane di rallentamento, prima della Curva3, come da planimetria di sotto riportata.
ONBOARD LAP - SIMON CRAFAR (KTM RC16)
https://www.youtube.com/watch?v=2w2pUZaYH5I
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ORARI TV
Le gare del Red Bull Ring saranno trasmesse da SKY e da TV8 con i seguenti orari:
Programmazione SKY Sport MotoGP HD
Venerdì 16 Agosto
Ore 08.25-08.45, MotoE, Prove libere 1
Ore 09.00-09.35, Moto3, Prove libere 1
Ore 09.50-10.30, Moto2, Prove libere 1
Ore 10.45-11.30, MotoGP, Prove libere 1
Ore 12.25-12.45, MotoE, Prove libere 2
Ore 13.15-13.50, Moto3, Prove libere 2
Ore 14.05-14.45, Moto2, Prove libere 2
Ore 15.00-16.00, MotoGP, Prove libere 2
Ore 17.00-17.10, MotoE, Qualifiche – Q1
Ore 17.20-17.30, MotoE, Qualifiche – Q2
Sabato 17 Agosto
Ore 08.40-09.10, Moto3, Prove libere 3
Ore 09.25-09.55, Moto2, Prove libere 3
Ore 10.10-10.40, MotoGP, Prove libere 3
Ore 10.50-11.05, MotoGP, Qualifiche – Q1
Ore 11.15-11.30, MotoGP, Qualifiche – Q2
Ore 12.15, MotoE, GARA-1
Ore 12.50-13.05, Moto3, Qualifiche – Q1
Ore 13.15-13.30, Moto3, Qualifiche – Q2
Ore 13.45-14.00, Moto2, Qualifiche – Q1
Ore 14.10-14.25, Moto2, Qualifiche – Q2
Ore 15.00, MotoGP, SPRINT RACE
Ore 16.10, MotoE, GARA-2
Domenica 18 Agosto
Ore 09.45, MotoGP, Warm
Ore 11.00, Moto3, Gara
Ore 12.15, Moto2, Gara
Ore 14.00, MotoGP, Gara
Programmazione TV8
Sabato 17 Agosto
Diretta delle qualifiche di tutte le classi e della Sprint Race della MotoGP (Vedi orari sopra)
Domenica 18 Agosto
14.05 Moto3, Gara (differita)
15.20 Moto2, Gara (differita)
17.05 MotoGP, Gara (differita)
CALENDARIO MONDIALE MOTOGP 2024
10 marzo: GP Qatar, Losail
24 marzo: GP Portogallo, Portimao
14 aprile: GP Stati Uniti, Austin
28 aprile: Go Spagna, Jerez
12 maggio: GP Francia, Le Mans
26 maggio: GP Catalogna, Montmelò
2 giugno: GP Italia, Mugello
16 giugno: GP Kazakistan, Sokol (Rinviato a data da destinarsi)
30 giugno: GP Olanda, Assen
7 luglio: GP Germania, Sachsenring
4 agosto: GP Gran Bretagna, Silverstone
18 agosto: GP Austria, Red Bull Ring
1 settembre: GP Aragon, Aragon
8 settembre: GP San Marino, Misano
22 settembre: GP Emilia Romagna, Misano
29 settembre: GP Indonesia, Mandalika
6 ottobre: GP Giappone, Motegi
20 ottobre: GP Australia, Phillip Island
27 ottobre: GP Thailandia, Buriram,
3 novembre: GP Malesia, Sepang
17 novembre: GP Com. Valenana, Ricardo Tormo
CLASSIFICA GENERALE MOTOGP DOPO DIECI PROVE
1 J. Martin Ducati 241
2 F. Bagnaia Ducati 238
3 E. Bastianini Ducati 192
4 M. Marquez Ducati 179
5 M. Viñales Aprilia 130
6 P. Acosta GasGas 122
7 B. Binder KTM 114
8 F. Di Giannantonio Ducati 104
9 A. Espargaró Aprilia 99
10 A. Marquez Ducati 92
11 F. Morbidelli Ducati 61
12 M. Bezzecchi Ducati 61
13 M. Oliveira Aprilia 51
14 F. Quartararo Yamaha 49
15 R. Fernandez Aprilia 46
16 J. Miller KTM 42
17 A. Fernandez GasGas 15
18 J. Zarco Honda 14
19 J. Mir Honda 13
20 T. Nakagami Honda 11
21 A. Rins Yamaha 8
22 D. Pedrosa KTM 7
23 L. Marini Honda 1
24 S. Bradl Honda 0
25 P. Espargaró KTM 0
26 L. Savadori Aprilia 0