ma eravamo cosi stanchi da non rendercene conto HAHAHAHAH. To be continued...
Bene, abbiamo preso coscienza che siamo ancora in croazia e quindi niente pallostrada. Facciamo uno spuntino di porcherie, classico da autogrill, rilassiamo un pò i muscoli, controlliamo gps e raccogliendo le ultime energie, rimettiamo il culo sulla moto...
Solita stradina al buio...buio pesto... Siamo in una zona umida.. Ci sono diversi stagni e piccoli corsi d'acqua con canneti a dx e sx... Dopo appena qualche km siamo letteralmente investiti da una nuvola di insetti, attratti dalle nostre luci... Una cosa disgustosa
Continuiamo a procedere con cautela, la strada è stretta, tagliata da diversi incroci e il buio pesto, unito alla nostra stanchezza non mette per nulla sicurezza. Ormai il nostro obbiettivo è arrivare. E' mezzanotte. Siamo a 14 ore filate di moto....
Arriviamo in dogana, finalmente! ... Solita trafila... Sono tutti diffidenti. Vogliono guardarci in faccia (giustamente)... Troviamo alla dogana una simpaticissima ragazza che ha vissuto in Italia per tanti anni.. Vedendo le nostre facce distrutte ci chiede da dove arriviamo... Non appena senti la risposta rimase scioccata
, e devo dire, anche noi lo eravamo
..
Ci diede la bella notizia che da li a breve avremmo trovato lo svincolo per l'autostrada, che ci avrebbe portato dritti dritti al centro di Budapest.
Inutile dirvi che questa notizia ci rincuorò non poco. Ricordandoci di fermarci a fare la vignetta prima di entrare in pallostrada ci salutò affettuosamente....
Bene ore circa 24:30...
Arriviamo al benzinaio unico distributore di vignette.... Noi eravamo già benzinati, quindi unica sosta esclusiva per comprare sta minchia di vignetta.
L'ufficio è illuminato e dentro cè il personale...vado per entrare ma la porta è chiusa... Bussai chiedendo di aprire... Non mi diedero conto. Pensai che non mi avessero sentito... Quindi busso più forte
...la tipa sulla 60ina...coi capelli color rame e dall'aria severa alza lo sguado verso di me fulminandomi con gli occhi...Dopo di chè alzà il dito per indicare l'orologio sopra la sua testa... poi si avvicinò, mi apri la porta edisse "look, look!!" indicandomi un foglio appeso alla porta.... L'esercizio è chiuso fino alle ore 1:30
... Ervamo soli e si trattava di una pratica che gli avrebbe fatto perdere forse un minuto e mezzo...ma nulla. Intrasigente
...
Aspettammo fino all'ora stabilita...entrai per comprare sti cazzo di adesivi
.
Dopo un ora di abbiocco totale, voi direte "embè, vi siete riposati..." SEEEE col cazzo. Spezzammò il ritmo e riprendere fù doloroso.
Mancano circa 230 km al B&B.
L'autostrada che ci parve tanto una manna dal cielo è buia che più buia non si può, non cè una sola macchina, in nessuna direzione. E' a 4 corsie.
Inutile dirvi che la facemmo tutta a 18HAHAHAHHAAHHAHAHAHA.
I primi 100 km la facemmo a 180, un pò per accorciare i tempi, un pò per tenerci svegli. A 120/130 non si regge.
I miei occhi sono pesanti, mi alzo sulle pedane spesso per prendere aria perchè sono nella fase in cui sono avvolto nel mio abbigliamento, dentro il mio casco, con una stanchezza infernale e cosa che non mi è mai successa, ho sonno. Un sonno incontrollabile. Non riesco a tenere gli occhi aperti. Cerco di tenermi attivo, mi muovo sulla moto, mi alzo, abbasso, mi sposto col culo da un lato e poi dall'altro, nulla. Ho sonno.
I primi 100 km passano e vedo un aria di sosta con bagno. Devo fare la pipi, cosi spezziamo la tappa in 2.
Entriamo e ci fermiamo. Le moto tengono botta, e onore al merito, l'effettocento del mio compagno di viaggio tiene da paura. Un motorello di quello che và una favola.
Le moto scricchiolano perche iniziano a freddarsi... Stiamo circa 20 minuti scambiando con un signore che ha vissuto in Austria per tanti anni e che veniva spesso in Italia per lavoro (ex ingegnere meccanico per nota casa automobilistica), che ci fà i complimenti per le moto e per la tratta
ma noi dobbiamo andare, e a quanto pare anche lui, và a Mosca a casa di sua moglie.
Ci rimettiemo in moto, finalmente prox tappa siamo al B&B
.
Sono stai i 130 km più duri della mia vita motociclistica.
Di tappe lunghe e pesanti nella mia vita ne ho fatte, anche 1400 km filati in 14 ore, ma mai come questa. Le strade di montagna, il caldo, le code interminabili, una notte passata alla bene in meglio hanno quasi avuto la meglio su di me, quasi. La mia compagna invece è andata.
Si addormente ogni secondo, non riesce a stare sveglia. Cammino con una mano tenedole le braccia attorno a me. Lei non ha più il controllo perche non riesce a tenere neanche la testa dritta. Si addormente in un sonno profondo. La strada continua, abbassiamo il ritmo e stiamo sui 130, anche l'altra coppia è stremata. Questa strada al buio non aiuta. Vediamo solo quello che cè davanti a noi a circa 100 metri, poi buio pesto.
I miei occhi sono sempre più pesanti, tanto da arrivare a pensare di fermarmi completamente. Ma siamo nel nulla assoluto e l'unico modo per uscire da questo groviglio è arrivare. Tengo d'occhio il gps, e conto ogni 10 km passati. 120,110,100,.....................70/60/50.... Per tenere la mente attiva spippolo il pc di bordo per vedere i consumi, faccio i calcoli, accendo e spengo i faretti per vedere la differenza...insomma faccio di tutto per tenermi attivo...Canto come un matto sotto il casco...
Leggo 40 e inizio a vedere le prime luci, le prime macchine, i primi segni di vita
....... 20........
Ci siamo...
Prendiamo lo svincolo ed eccoci nella periferia di budapest
Ci accoglie alle 3.30 del mattino, carica di luce gialla, sopra le nostre teste i cavi per i filobus o come casso si chiamavano... I suoi palazzi alti e scuri la rendono tenebrosa e affascinante....
Ore 3:40, siamo in B&B.
Il receptionist ci vede arrivare, un ragazzone di un metro e novanta e subito esce dall'Hotel venendoci incontro. Ci dice che era preoccupato perchè tardavamo ad arrivare e non sapeva che fare. Subito si mise a disposizione per salire bagagli e tutto...ma è troppo attivo e noi troppo spompi, abbiamo bisgono di qualche minuto per capire ndo casso siamo e riprendere le nostre vite in mano
. Siamo felici, arrivare qui in questo modo è stato davver snervante e pericoloso, ma ormai è stato cosi e farà parte del nostro viaggio. Ora tocca solo goderci il momento e andare a dormire.
Scarichiamo le moto, e mentre le nostre compagne salgono il possibile nella """Ollll"""" noi scendiamo le moto in garage..... Appena il tipo ci apre le porte veniamo travolti da un ondata maleodorante putrido indefinibile, una roba da volta stomaco... Io e Pericle siamo sconvolti, ma qui bisogna lasciare le moto punto e basta. La puzza viene da un bidone di olio da cucina usato versato in terra erroneamente, che aveva completamente impregnato l'asfalto dei sotteranei. Scendendo dalla moto capitò il prevedibile. Sarà stata la stanchezza, il nervosismo ma dopo un colpo di tosse per la puzza pungente mi si rivoltò quasi lo stomaco. Non arrivai a rimettere ma ci arrivai a un passo.
To be continued......