Ogni tanto una botta di...fortuna (rottura cavo frizione)
A metà del cammin del giro odierno, traversando l'abitato di Pontebba (UD), il cartello indicatore di Casoni Lanza mi riporta alla memoria la meravigliosa stradina da percorrere per arrivare all'amena località nonchè all'omonimo passo. Deviazione accordata, giro la prua al vento e via. 100 metri prima di intraprendere il tratto tortuoso (ed è un'eufemismo, chi la conosce sa perchè), all'ultimo azionamento della leva della frizione avverto il classico contraccolpo delle pagliuzze (si chiamano così?) che si spezzano, facendo stirare il cavo con il conseguente ammorbidimento della leva, sintomo inequivocabile che tra non si sa quanto, ma sicuramente, rimarrò senza frizione. Occhiata tecnica ed il verdetto è quello: metà delle pagliuzze sono spezzate. Di continuare non se ne parla neanche, quindi inversione di rotta e rientro a Udine; per fortuna da li in poi è solo statale e tangenziale, dovrei cavarmela con pochi azionamenti della leva (ho provato qualche volta per curiosità a cambiare senza frizione ma con risultato negativo e non ho voluto insistere, quindi francamente penso di non esserne capace). Quindi non mi rimane che tentare il rientro; Pontebba-Udine, statale Pontebbana + tangenziale (50 km circa), fila tutto liscio; quando necessario aziono la leva il più dolcemente possibile cambiando due marce alla volta. Neanche se avessi calcolato a quanti azionamenti avrebbe resistito il cavo, all'ultima staccata, quella per entrare in cortile dal cancello di casa, TLAK se ne vanno le ultime pagliuzze tranne una, quella che praticamente mi permette di inserire la folle e scendere dalla moto. Morale della favola: di cavi nuovi ne comprerò due, di cui uno lo terrò a bordo di scorta.
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R1100GS '98 con Km.175.000. (Ex Ciao, PX125, DR650RS, AT650, AT750, K100LT).
Ultima modifica di antomar; 22-06-2014 a 13:25
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