Voglio solo integrare ciò che ha scritto Guido(Nossa)nell'altro post(Man,un'isola per il motociclista),abbiamo comodamente raggiunto l'isola in 2 giorni ad un ritmo tranquillo,1^tappa Italia-Calais pernottamento,2^tappa verso Heysham(100km sopra Liverpool,carina come città) da dove abbiamo preso il traghetto verso Douglas la capitale dell'isola,durata 3 ore e mezza;questo passaggio è l'unico da prenotare ma alcuni si erano messi in fila e si erano poi imbarcati....qualcuno aveva scritto...:"se ci vuoi andare quest' anno lascia perdere, Traghetti pieni da mesi, se vuoi andare nel 2006, forse fai in tempo a prenotare, a meno che non vai 20 gg prima e torni 20 gg dopo!!" (Vigliac)...e ci aveva quasi convinti a desistere ma in realtà abbiamo prenotato senza fatica. Grazie a Nossa la nostra guida spirituale e geografica abbiamo prenotato il bed&breakfast tra l'altro di ottima qualità al costo di 25 sterline a testa al giorno ma anche qui alcuni si rivolgevano all'ente locale dell'isola,in ogni caso per chi si accontenta il campeggio ha possibilità ricettive praticamente illimitate. Io ero fortemente attratto dal TT stesso e dalla possibilità di girare sul circuito stradale di 62 km ma devo dire che l'isola è molto bella e merita un viaggio a sè a prescindere dalla manifestazione,quando è bel tempo l'isola di Man "sfodera" panorami marini molto belli alternati a viste collinari e montuose di grande bellezza e varietà.
Il circuito cittadino invece è pazzesco,vedere le Superbike(grande MacGuinness! Il vincitore) toccare i 320 km/ su strade aperte e mantenere la media sul giro superiore ai 200km/h può dare l'idea della facilità di incidenti letali:niente vie di fuga,muretti,case ecc. insomma non puoi sbagliare;proprio davanti a noi abbiamo assistito al decesso di un sidecarista che aveva urtato frontalmente un muro di una concessionaria di auto. Un altro mito del TT è il cosiddetto Mad Sunday (la Domenica matta) dove per qualche ora puoi girare con qualsiasi mezzo(dal Malaguti Fifty all'Hayabusa)sul percorso di gara ma è un pò una delusione:viene lasciato ad unico senso di circolazione solo il "mountain" il tratto montano poi per non soffocare il traffico dell'isola lo lasciano a doppio senso di circolazione...e a Ballaugh Bridge(al celebre salto)mi è costato caro,una romantica donna inglese a bordo della sua Honda Accord mi ha tagliato la strada interrompendo il mio 3^giro di circuito;pochi danni fisici più alla moto ma ho potuto rientrare tranquillamente in Italia.
Il circuito in sè non mi è piaciuto molto,troppo veloce e con rettilinei molto lunghi,solo in alcuni tratti vi sono parti guidate più interessanti e un pò meno pericolose ma è facile trovarsi in molti punti a velocità costantemente elevate oltretutto su un fondo stradale a volte dissestato.
Oltre all'isola ed alla corsa la capitale Douglas(da dove parte il circuito)offre la possibilità di svago serale con stunt-man su auto e moto che compiono evoluzioni incredibili,il tutto annaffiato da birra a fiumi! Quasi impossibile trovare i locali senza bicchiere in mano e ad una cert'ora quando il tasso alcolico si alza inizia la gara(non consentita) dei burn-out e delle impennate,un ricordo va a tre simpatici motociclisti che la mattina del Mad Sunday prima di Creg-ny-baa(curva mitica)salutavano tutti con un cenno di caraffa di birra vestiti del solo perizoma viola!
Sicuramente è un evento con grandi interessi commerciali ma è un'esperienza che ti fa respirare moto dalla mattina alla sera,la consiglio a tutti...quasi quasi se Guido si aggrega....il prossimo anno...
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