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Secondo le mie informazioni le elettrovalvole per la regolazione del minimo ( regime giri del minimo) sostituiscono le vecchie viti bypass di ottone delle serie precedenti. Queste elettrovalvole,pilotate da un motorino passo passo, sono comandate dalla centralina bms-k in modalità logica parallela ( ho detto logica, non elettrica) .
Cioè se per mantenere il minimo a 1250rpm occorre, ad esempio, portare gli stepper motor al 4° passo la centralina, per approssimazioni successive, arriva a dare quel comando di passo agli stepper. Se il motore parte da freddo il comando sarà logicamente quello di portare gli stepper al 7° passo (dico un valor a caso), per tenere il regime a 1500 rpm.
Quindi non esiste più la possibilità di un bilanciamento fine manuale del flusso al regime minimo. L'unica verifica è che lo squilibrio di depressione al regime minimo tra cilindri non superi i 25millibar. E' la regolazione di battuta delle farfalle ( fatta in fabbrica con il flussimetro) e l'apertura simmetrica degli stepper a garantire che lo squilibrio sia contenuto entro la tolleranza soprcitata.
Detto questo resta sempre da regolare il sincronismo dei tiranti all'apertura del gas, operazione che si esegue con le stesse procedure dei vecchi motori, avendo cura che lo squilibrio all'apertura ( valutato sul regime di 1400-1800 rpm) non superi i 15 mBar.
Però nell'effettuazione della manovra di regolazione c'è un ostacolo, cioè gli stepper motor che variano la loro posizione anche all'atto di apertura del gas, e questo crea problemi nella misura della giusta sincronizzazione.
Quindi nelle operazioni di service di officina, attraverso il terminale diagnostico si portano gli stepper in una posizione di passo prestabilita (probabilmente quella posizione che asssicura statisticamente un regime del minimo vicino a quello nominale) e si esclude la servoregolazione del minimo, in modo da non influenzare le operazioni di sincronismo. A questo punto si effettua la misurazione dello squilibrio in apertura farfalle e se necessario si eseguono le opportune regolazioni. Dopodichè si rimette in servizio la servoregolazione e si stacca il terminale diagnostico.
Ora è ovvio che noi questo discorso non lo possiamo fare in ambito DIY.
Ma ci può essere un escamotage, cioè quello di pilotare i due stepper ( che sono uguali identici a quelli usati in campo automobilistico) da un circuitino elettronico autonomo che ne regoli la posizione a nostro piacimento. Staccati quindi dal cablaggio della moto e connessi a questo circuito di controllo siamo in grado di trovare quella posizione ( che deve essere assolutamente simmetrica per entrambi gli stepper) che ci garantisce un regime del minimo vicino a quello nominale. Dpodiche si agisce sui tiranti con le modalità esecutive ben conosciute.
Ci ho studiato sopra un bel po', e questo è l'unico sistema alternativo che sono riuscito a trovare ( magari ne esistono altri, vedremo).
Ciao
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Alessandro S. ** R1200RT-LC ex R1200RT ex R1150RT**
Ultima modifica di Alessandro S; 17-05-2006 a 18:42
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