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Da Walwal il Forum originario dove si parla di argomenti che riguardano il mondo Motociclistico e di argomenti correlati , la politica e gli OT sono banditi. Il Bar è intitolato al nostro caro amico Walter.


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Vecchio 12-03-2010, 12:18   #126
Dogwalker
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I costi per la collettività (noi) sono ingenti.
I motociclisti sono mediamente giovani. Ciò significa che, in media, contribuiscono alla sanità pubblica più di quanto ne ricevano.
Dei costi per la collettività ne riparliamo quando istituiranno la dieta obbligatoria per gli obesi e il check-up annuale obbligatorio per gli ultrasessantenni (semestrale per i fumatori).

DogW
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Vecchio 12-03-2010, 12:34   #127
als
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Pensao che un giovane invalido costi alla società di più che un vecchio invalido, ha una aspettativa di vita superiore.....però stiamo andando fuori tema
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Vecchio 12-03-2010, 12:39   #128
Dogwalker
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Pensao che un giovane invalido costi alla società di più che un vecchio invalido,
Il giovane invalido costa, in ogni momento, quanto il vecchio invalido. Solo che i giovani invalidi sono molti meno, e i giovani lavoratori che pagano la sanità pubblica molti di più.

DogW
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Vecchio 12-03-2010, 13:27   #129
ZioTitta
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Temo ci sia poco da essere ottimisti, per una serie di motivi...
In ogni vicenda umana, quasi sempre, non si sbaglia se si cerca il "cui prodest", ossia chi ne trae vantaggio. In questo caso, ci sono diversi soggetti : certo, i produttori dei materiali che diverrebbero obbligatori, ma tutto sommato non credo che questi spingano piu' di tanto, visto che si verificherebbe una ondata di acquisti ma anche una successiva saturazione di mercato, e quindi uno squilibrio commerciale. Coloro che gioverebbero di questa iniziativa sono quei politici che potrebbero riempirsi la bocca affermando di aver fatto "qualcosa per la sicurezza", unitamente a qualche associazione per la guida sicura che troverebbe giustificazione per la propria esistenza e magari per raspare qualche finanziamentino pubblico o privato ; ma soprattutto, chi ha interesse materiale, economico in questo campo sono le compagnie assicurative. Non e' un caso che l'A.N.I.A. promuova iniziative per la "sicurezza" parallelamente a pressioni sui legislatori per ridurre il criterio di valutazione del risarcimento dei postumi invalidanti a seguito di incidente. Dal 1969, anno di istituzione della normativa sulla assicurazione obbligatoria sulla responsabilita' civile da circolazione stradale, la famosa legge 990, le Compagnie lottano per pagare il meno possibile. Fanno bene, intendiamoci : il loro business e' guadagnare incassando i premi delle polizze e pagando meno che si puo', sono imprese ed il loro obiettivo e' il guadagno. Tuttavia, negli ultimi dieci anni, le assicurazioni hanno acquisito un peso economico sempre maggiore, frutto di fusioni ed accorpamenti che hanno portato la trentina di soggetti di partenza a 5/6 grossi gruppi operanti sul mercato. La maggior dimensione significa maggior coesione, minor concorrenza e maggior capacita' di pressione, con il risultato che gli importi per il risarcimento di microinvalidita' permanenti, ad esempio, e' in costante diminuzione. Le Compagnie hanno poi a loro vantaggio una notevole agevolazione di bilancio, che consiste nel portare nel conto economico le riserve tecniche. Significa che in chiusura di bilancio, la Compagnia elenca le posizioni di sinistro ancora aperte, in attesa di liquidazione, e fa una previsione, del tutto arbitraria, di quanto si ritiene dovra' essere pagato. Quindi, se l'anno in esame avra' avuto un buon guadagno si potra' scegliere tra due possibilita' : considerare una previsione di spesa alta, che messa a bilancio tra le uscite, abbattera' i ricavi quindi le tasse, e consentira' di piangere miseria anche seduti su di una montagna d'oro ; viceversa, se si vuol esibire una situazione florida, magari in vista di un collocamento in Borsa, bastera' portare a bilancio una previsione di spesa molto bassa, evidenziando un conto economico fortemente positivo. Si evince quindi che i bilanci sono poco attendibili, cosi' come le manfrine lacrimose di perdite nel settore della responsabilita' civile Se restano sul mercato e' perche' ci guadagnano. Inoltre, l'attuale normativa di "indennizzo diretto" introdotta dal Codice delle Assicurazioni che ha sostituito la Legge 990/69 fornisce lore tutta una serie di escamotages per guadagnare sui piccoli incidenti, ma non sto a tediare con i tecnicismi. Le Compagnie possono far pressione sulla politica in mille modi : assumendo persone, o pagando se vogliono utilizzando fondi la cui costituzione e' semplice, con meccanismi tecnici di facile esecuzione.
L'unica possibilita' di controbattere e', come delineato dall'intervento di Paolo b, la pressione sulla Commissione incaricata della stesura del disegno di legge. Tuttavia, piuttosto che il singolo intervento, sarebbe auspicabile un'iniziativa congiunta, per quanto possibile, tra i vari Clubs, Forum, associazioni di appassionati, che possono coordinare al loro interno gli impegni...
E' condivisibile l'idea che le protezioni e l'abbigliamento tecnico siano utili, ma non devono essere obbligatorie. Se il timore e' quello di gravare sul Servizio Sanitario Nazionale, si addebiti pure parte dei costi su chi abbia aggravato le conseguenze della sua caduta, ma si lasci la liberta' di scegliere se spendere il proprio denaro in abbigliamento od in polizze di assistenza sanitaria !
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Vecchio 12-03-2010, 13:48   #130
breve
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costi sociali o no, io quando esco in moto mi vesto come un marziano (guanti casco e giubbotto con protezioni) perchè alla mia vita ed alla mia incolumità "ci tengo". anche se faccio un giro in città!
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Vecchio 12-03-2010, 13:57   #131
ZioTitta
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Nessuno te lo vuole impedire.
L'importante e' che non sia una cosa che viene imposta.
Cosa che prima o poi, purtroppo, avverra'...
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Vecchio 12-03-2010, 14:08   #132
blacksurfer
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quante belle parole sulla sicurezza in questo post...

Ma la realtà è un'altra .....

Anch'io quando faccio un bel giro mi addobbo come meglio posso: casco da enduro, giacca con protezioni, guanti, pantaloni e stivali.

Ma uso la moto tutto l'anno, quasi tutti i giorni per venire al lavoro e per fare le più svariate commissioni in città e francamente oltre alla giacca e ai guanti non vado. E questo in inverno. Nelle stagioni calde la giacca con protezioni lascia il posto ad un giubbino leggero e comodo da ripiegare e infilare nel baule. E il casco da enduro ad un più fresco casco jet, almeno per i piccoli spostamenti.

Voglio vedere quanti girerebbero in pieno agosto tutti bardati a fare la sauna...
Non si dice di andare in infradito e pantaloncini corti , ma NON voglio nemmeno essere costretto a sudare come un maiale per andare giù alla spiaggia Non lo trovo giusto.
E non mi dite che c'è pure l'abbigliamento ultratecnico traforato ... Chi me li dà i soldi per comprare pure quello ???
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Vecchio 12-03-2010, 14:50   #133
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Tutto giustissimo ed indispensabile....casco, guanti, paraschiena, ginocchiere, pantaloni, scarpe, mutande (anche quelle rinforzate!!!!!!).....tanto c'è chi paga......ma quanti di voi/noi bestemmiano tutti i santissimi giorni girando su due ruote in città come Roma.....oh ma ci sono delle voragini che rischi di sparirci dentro che neanche chi l'ha visto ti ritrova!!!! e allora come mai chi se deve occupare non rischia multe, sanzioni, o carcere a vita!!! ripeto però TUTTO GIUSTO
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Andrea
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Vecchio 13-03-2010, 09:32   #134
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mi è piaciuto l'intervento di Zio Titta.
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Vecchio 13-03-2010, 09:48   #135
GSCONROTELLE
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D'altronde, la capacita' della nostra classe dirigente (TUTTA),possiamo analizzarla quotidianamente.
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Vecchio 13-03-2010, 13:24   #136
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caccia alle differenze







poi siamo noi che quelli in pericolo.
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Vecchio 13-03-2010, 19:33   #137
Garzy
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E' tutto vero quando si parla di costi che ricadono sulla collettività relativi al servizio sanitario nazionale a fronte di incidenti stradali. Mi permetto però solo di far notare che se partissimo dagli sprechi che la Sanità ha subito in passato e subisce tuttora (ricordate i lingotti d'oro nascosti dal ministro dell'epoca nel divano, dalle tangenti plurimiliardarie, dalle valvole taroccate e potrei continuare all'infinito) potremmo permetterci ospedali impeccabili che le migliori cliniche private potrebbero invidiare. Quindi e concludo, va bene parlare di sicurezza e di tutto quello che riguarda questo importante tema per cercare soluzioni intelligenti migliorative, ma sottolineare i costi della sanità/collettività mi sembra retorico e forviante.
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Il cuore parla al cuore e la lingua non parla che agli orecchi.(Francesco di Sales)
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Vecchio 13-03-2010, 22:13   #138
geba
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Vecchio 13-03-2010, 22:21   #139
wildweasel
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Bene.

Io comunque quei nomi me li segno e me li ricordo.

Se sono stati capaci di partorire un'ipotesi così cervellotica, figuriamoci cosa sarebbero in grado di fare se si trovassero in qualche commissione tipo Giustizia, Sanità, ecc. ecc...
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Vecchio 13-03-2010, 22:42   #140
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Non credo.
Più probabile che abbiano letto qualche mail mandata all'indirizzo "giusto", o che qualcuno abbia contattato direttamente la/le persone "giuste".
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Vecchio 13-03-2010, 23:03   #141
Tatone
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sarà... ma a me sembra che come al solito le idee siano molto confuse...
guardare qua: http://www.motociclismo.it/sicurezza...rno-ci-ripensa

Roma 13 marzo 2010 – Sembra che sia stato cancellato l’emendamento 20.2 al Disegno di Legge 1720 in materia di Sicurezza Stradale, che riformerà il Codice della Strada ed è attualmente in fase di studio all’Ottava Commissione Permanente Lavori pubblici comunicazioni del Senato. L’emendamento, che vorrebbe introdurrebbe restrizioni troppo rigide sull’abbigliamento per i motociclisti è fuori da ogni logica. È stato proposto dai Senatori del PD Marco Filippi, Bubbico, Donaggio, Fistarol, Magistrelli, Morri, Papania, Sircana, Vimercati, Zanda e Ranucci. L’Associazione dei Costruttori di moto e scooter, Confindustria ANCMA, aveva da subito preso una posizione contraria all’obbligatorietà di indossare le protezioni prescritta dalla legge. Non si è fatta nemmeno attendere la critica dei maggiori produttori di abbigliamento, che si sono detti preoccupati per la natura “integralista” del provvedimento e hanno lamentato il fatto che nessun rappresentante del settore moto, né dei Costruttori né delle aziende produttrici di vestiario, sia stato interpellato sull’eventuale adozione di una misura riguardante il suo settore di attività. Pare che, grazie anche alla visibilità che abbiamo dato alla natura dubbia della proposta legislativa sul nostro sito, l’emendamento non venga neanche preso in considerazione. Il Governo, avendo preso atto dell’assurdità della proposta, avrebbe infatti fatto pressione sull’Ottava Commissione affinché respinga a priori l’emendamento 20.2, senza nemmeno entrare nel merito durante la discussione del DDL in aula.
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La forma della strada è la strada stessa. (C. McCarthy)
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Vecchio 13-03-2010, 23:08   #142
geba
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Non credo.
Più probabile che abbiano letto qualche mail mandata all'indirizzo "giusto", o che qualcuno abbia contattato direttamente la/le persone "giuste".
Ovvio, la mia era solo una battuta
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Vecchio 13-03-2010, 23:09   #143
gallobike
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e io pago!!!!!!!
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Vecchio 14-03-2010, 00:23   #144
ZioTitta
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E' vinta una battaglia, ma non la guerra. Non bisogna abbassare la guardia...
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Vecchio 14-03-2010, 17:32   #145
Abacus
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Beh, evviva la libertà... comunque tra le motivazioni sullo stesso motociclismo leggo:

Certo, alla luce dell’esperienza fatta con la campagna di sensibilizzazione per l’utilizzo del paraschiena, ci sentiamo di dire che se già sarebbe mal tollerato l’obbligo della protezione più importante dopo il casco, il paraschiena appunto, come si può pensare che si posso obbligare per legge i motociclisti ad indossare un intero “armamentario”?

Bei risultati la campagna di sensibilizzazione...

Anche solo il comma due dell’emendamento in questione, che prevede un casco integrale per i veicoli fino a 11 Kw, basta ad animare accese discussioni: è lecito domandarsi, per esempio, che fine farebbero i caschi jet?

Bella domanda, e le scodelle che fine hanno fatto ?

Della stessa opinione è lo staff del Safety Lab di Spidi, che sostiene: “Se da un lato potrebbe incentivare il mercato delle protezioni, dall’altro potrebbe rivelarsi un boomerang per lo stesso, inibendo l’utilizzo anche delle moto.

Ah be...

Scusate ma resto della mia idea. L'uso delle due ruote in nome della pur giusta e tanto declamata nuova mobilità o anche solo per divertimento, non può prescindere dall'accettarne anche gli aspetti negativi, IMO. Soprattutto poichè non stiamo parlando di povera gente che può permettersi solo un 50ino. Stiamo parlando, per la gran parte, di persone che scelgono, giustamente, scooter o moto che facilmente superano i 125/150cc e le cui prestazioni (solo in accelerazione, però) sono almeno pari o superiori a quelle di un'automobile di media cilindrata. Chi paga per un mezzo con queste caratteristiche, non è giusto che poi si lamenti se gli vengono imposti alcuni vincoli, anche economici.
E' ovvio che ogni limitazione alla libertà è fastidiosa, soprattutto se imposta. Eppure la convivenza sociale e la cultura di un popolo dipendono anche dalle regole che quel popolo si da, alle quali tutti è giusto che si adeguino. Vent'anni fa non c'erano cinture di sicurezza, tutor, seggiolini per bambini, ABS, AIRBAG, ESP, ecc. (tutte cose che paghiamo salatamente e che limitano la nostra libertà). Io non mi sentirei di dire che l'imporle sia sbagliato. Il fatto che oggi siano disponibili per una vasta massa di utenti ne giustifica l'obbligatorietà, secondo me. E malgrado l'obbligatorietà si vedono ancora in giro mamme con i bambini in braccio sul sedile anteriore, magari con AIRBAG pronto ad esplodere. Certa gente merita una multe salatissime ed una legge che le imponga, a mio avviso, perchè evidentemente non ha sufficiente cultura per capire quello che sta facendo o perchè semplicemente se ne frega.
Allora non capisco perchè non dovrebbe essere lo stesso per le protezioni in moto, che oggi esitono, sono efficaci e relativamente economiche.
Se io cado in moto e scampo la piallatura perchè indossavo (con la connessa sofferenza) capi dei quali ho pagato personalmente il costo, perchè dovrei essere contento di pagare, poi, anche 20 giorni di degenza e 40 di infortunio, oltre magari ad interventi plastici anche per chi, sbandierando la giusta libertà e la sua presunta superiorità ed infallibilità, si è scorticato viso, mani e corpo dopo un bell'atterraggio sull'asfalto ?
Resto convinto che la libertà di ognuno arrivi fino a dove inizia quella del suo prossimo. Così è stato per il divieto di fumare nei locali pubblici, che tanto clamore ha creato ma che oggi è giustamente accettato e diventato parte della nostra cultura.
Per il resto ognuno maturi le proprie opinioni: personalmente, dopo aver provato per un anno il casco jet, l'ho buttato nel cassonetto e sono passato felicemente al modulare senza rimpianti. Ho sempre scelto di portare capi tecnici e continuerò farlo, a prescindere dalla loro obbligatorietà, così come indossavo le cinture di sicurezza (erano i miei prima anni di guida) da prima che fossero obbligatorie. Per questo devo ringraziare i miei genitori che me ne hanno fatto capire l'importanza quando guidare "legati", come si diceva, sembrava insopportabile ai più. Spero di riuscire a fare lo stesso con i miei figli (e mi riferisco tanto all'abbigliamento quanto al comportamento su strada) quando mi chiederanno di avere una moto.
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Vecchio 14-03-2010, 18:02   #146
wildweasel
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Esiste il concetto di "priorità".

Per quel che ne dice la letteratura medica, le cattive abitudini alimentari costituiscono l'eziogenesi di alcune fra le principali patologie cause di elevatissima mortalità nei paesi occidentali industrializzati.
Propongo quindi di imporre per legge una dieta giornaliera rigorosa e mirata alla tutela della salute di ciascuno di noi: essendo una persona dai costumi sobrii e morigerati nonché attento all'alimentazione corretta, non mi sembra giusto contribuire a pagare le spese che il servizio sanitario nazionale deve sostenere per curare arteriosclerotici, infartuati, ipertesi, obesi e cirrotici.

Trovo inoltre che il tabacco dovrebbe essere vietato per legge, essendo ormai pacificamente dimostrata la sua responsabilità per diverse gravissime patologie quali il cancro ai polmoni.

Dopo, e soltanto dopo, sarò disposto a prendere in considerazione la possibilità di normare l'abbigliamento per chi va in moto.

Ah, e dei tacchi a spillo? ne vogliamo parlare?
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Vecchio 14-03-2010, 18:35   #147
Abacus
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Si, si, vero...tant'è che anche in questo senso ci si sta muovendo in diversi paesi, almeno in termini di sensibilizzazione e riconoscimento.
Peccato però che qui si parlava di moto.
Prometto che, appena ci ritroviamo a parlarne anche nel forum "Sovrappeso & Obesità", ti do ragione anche di la...
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Vecchio 14-03-2010, 18:53   #148
wildweasel
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Peccato però che qui si parlava di moto.
E' proprio questo il problema.

Noi qui parliamo di moto come se questo oggetto rappresentasse il centro dell'universo.

Non lo è. La moto non è un valore assoluto, e non c'è niente di strano nel confrontare ciò che ad essa attiene con altre questioni che non appartengono al mondo delle due ruote.

Io sono un motociclista, ma prima di essere motociclista sono un cittadino italiano, quindi ho il diritto di pensare che la politica debba essere razionalmente capace di affrontare le problematiche di cui si deve occupare secondo l'oggettivo ordine di priorità, perché la vita di ciascuno di noi non è fatta a compartimenti stagni.
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Vecchio 14-03-2010, 20:45   #149
piloulisse
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Sono daccordo con Zio titta!
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Vecchio 15-03-2010, 08:28   #150
Boro
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wildweasel numero uno, quoto tutti i suoi interventi.
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