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Quelli che amano guardare il Panorama In questo forum si parla di MOTOTURISMO è dedicato a chi ama viaggiare e macinare km su km per visitare il mondo |
21-04-2020, 21:48
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#1
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Mukkista in erba
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Due ruote in Perù - Cile - Bolivia 2016 [Report]
Tra una settimana saranno esattamente 4 anni da quel 28 Aprile 2016 in cui iniziò quell'indimenticabile viaggio, devo confessare che ho faticato parecchio a rimettere in ordine i ricordi, mi hanno aiutato le numerosissime fotografie, i brevi filmati della Gopro, poco alla volta mi sono tornati in mente tantissimi particolari che avevo dimenticato e ho ricostruito quasi tutta la storia, perciò ho deciso di condividerli con voi.
Visto che scrivere racconti non è il mio forte mi limiterò a mettere immagini con un breve commento sicuro che man mano torneranno alla mente i vari particolari.
Arrivo a Cusco la mattina di venerdì 29 aprile 2016 e subito devo fare i conti con l'altitudine , Cusco si trova a 3399 metri sul livello del mare e l'aria è sottile, bastano pochi gradini in salita per avere subito il fiatone e sentire girare la testa. Mi fermerò qui fino a domani e confido di riuscire ad acclimatarmi velocemente.
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F 800 GS
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Ultima modifica di robi_pal; 21-04-2020 a 21:56
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21-04-2020, 22:41
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#2
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Mukkista in erba
Registrato dal: 03 Dec 2006
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Trovo posto in un ostello a poche centinaia di metri da Plaza de Armas e altrettanti dal noleggiatore, sistemo le mie cose e vado subito a fare la conoscenza di Alejandro e a vedere se la moto è pronta.
Ho noleggiato una Yamaza XT660 Z da Perù moto tours, noleggio già prenotato alcuni mesi fa tramite internet.
La Tenerella ha 32936 km, gomme Mitas nuove, valige laterali Hepco & Becker come quelle che aveva la moto che ho noleggiato in Patagonia nel 2014, controllo che la catena sia nuova vista l'esperienza in Cile nel 2014
Nel pomeriggio visito una parte di Cuzco, è una città che attira molti turisti anche perchè da qui si parte per andare a Macchu Picchu.
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22-04-2020, 07:36
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#3
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Pivello Mukkista
Registrato dal: 24 Sep 2013
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... un bel fidarsi delle moto a noleggio... sapendo poi di dover affrontare un'avventura...
... ma te sei sicuramente più coraggioso di me e quindi forse manco ti sei posto il probema....
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travel calmly = perfect tourism
...è facile trovarmi... segui gli aironi grigi delle risaie...
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22-04-2020, 18:54
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#4
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Mukkista in erba
Registrato dal: 03 Dec 2006
ubicazione: Brescia
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Quote:
Originariamente inviata da robydilocate
... un bel fidarsi delle moto a noleggio... sapendo poi di dover affrontare un'avventura...
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Anche la spedizione della propria moto comporta dei rischi, anche il viaggio con la moto comporta dei rischi, che poi è impossibile arrivare in Perù via terra, se vuoi vedere certi posti o corri dei rischi oppure non li vedrai mai dal vivo.
Cerco di limitare i rischi raccogliendo più informazioni possibili sul noleggiatore ed oggi con internet è decisamente facile farlo, poi visto che la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo, se qualcosa deve capitare che capiti.
Credo che gli imprevisti nei viaggi, nella maggior parte delle volte, aggiungono più sale alla vita di quanto ne tolgano, basta vedere sempre il lato positivo.
Ho noleggiato moto in Cile, in Perù e in Portogallo e tutto sommato sono sempre rimasto soddisfatto, ho degli splendidi ricordi dei viaggi ed il mezzo con cui li ho affrontati risulta sempre in secondo piano rispetto a tutto il resto, ad esempio per arrivare al Salar de Uyuni da casa ho utilizzato : una automobile, tre aerei, un taxi, una moto, ma la cosa che importa davvero è avere visto il Salar de Uyuni
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22-04-2020, 19:04
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#5
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Mukkista in erba
Registrato dal: 03 Dec 2006
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sabato 30 aprile 2016
Alle 08:00 sono da Alejandro con indosso l’abbigliamento da moto, lascio da lui per i prossimi 20 giorni la valigia grande, ormai vuota, mentre porto con me la Ortlieb da 60 litri con l’abbigliamento e metto il resto del materiale nelle due borse laterali.
Monto il navigatore, mi faccio dare le ultime istruzioni e parto alla ricerca del primo distributore perchè la moto è praticamente a secco.
Scopro che in Perù la benzina viene venduta a Galloni e non a litri, non capisco il motivo, comunque imparo che il serbatoio della Tenerella tiene 5,8 galloni = 22 litri
La meta di oggi è Chivay per poter visitare domani il Canyon del Colca, ovviamente non prendo la strada più corta e comoda ma girovago sulle montagne, passo da Sicuani per vedere la Laguna Langui
poi da Espinar dove la strada attraversa, quasi nel mezzo, la miniera Tintaya.
Sbagliando strada un paio di volte e trovando anche una nevicata su un passo sterrato a quasi 4000 m, raggiungo finalmente il paesino di Tuti dove riesco a fare un po’ di benzina da un gommista
infine giungo a Chivayy che sta facendo buio, trovo posto alla Posada del Colca che ha anche la Cochera (garage) per la tenerella.
Esco a cercare dove mangiare qualcosa nel centro del paese e trovo un gruppo di ragazzi e ragazze inglesi con cui parlare un po’ durante la cena.
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23-04-2020, 10:21
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#6
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Mukkista doc
Registrato dal: 21 Mar 2018
ubicazione: SERENISSIMA VENETA REPUBBLICA
Messaggi: 2.136
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seguo interessato.
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23-04-2020, 18:58
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#7
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Mukkista in erba
Registrato dal: 03 Dec 2006
ubicazione: Brescia
Messaggi: 306
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Domenica 1 maggio 2016
Faccio colazione il prima possibile per poter essere al Canyon del Colca abbastanza presto.
All'ingresso del parco si deve pagare una cifra irrisoria per l'ingresso, passata una galleria si comincia a vedere il Canyon vero e proprio.
La meta principale di tutti i visitatori del Canyon è la famosa Cruz del Condor e il motivo per cui bisogna arrivare la mattina presto è per vedere i maestosi condor che vivono nelle pareti del Canyon.
Appena cominciano ad esserci le correnti ascensionali di aria calda spiccano il volo e li puoi vedere veramente a pochi metri di distanza, poi con il passare del tempo salgono sempre più di quota fino a sparire dalla vista.
Vedere volare questi uccelli con un'apertura alare che può arrivare a tre metri è uno spettacolo che ripaga il sacrificio fatto per arrivare fino a qui.
Ritorno a Chivay, faccio il pieno di benzina e poi prendo la strada che mi porterà ad Arequipa, meta di oggi.
La strada sale con parecchi tornanti e la quota continua ad aumentare, Chivay è a 3635 m e dopo 18 km dal distributore vedo il navigatore segnarmi 4870 m, ho raggiunto un altopiano dove si trova il Mirador de los Andes, da qui si possono vedere numerosi vulcani : Chachani 6075 m, Libinas 5672 m, Hualca 6025 m, Misti 5825 m, Ampato 6288 m , Sabancaya 5926 m.
Dopo il Mirador la strada attraversa la Reserva Nacional Salinas e Aguada Blanca in cui pascolano diversi lama e alpaca
Mi fermo in un negozietto lungo la strada a prendere uno snack
arrivo quindi ad Arequipa e visto che sono arrivato abbastanza presto esco a vedere la città
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23-04-2020, 19:22
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#8
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Pivello Mukkista
Registrato dal: 30 Jan 2009
ubicazione: sud europa
Messaggi: 40
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Bellissimo, seguo con grande piacere.
Grazie
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24-04-2020, 09:01
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#9
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Pivello Mukkista
Registrato dal: 24 Sep 2013
ubicazione: Locate di Triulzi
Messaggi: 241
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spettacolari i condor....
hai detto oltre 4.000 m? ma la moto andava bene?
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24-04-2020, 12:41
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#10
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Mukkista in erba
Registrato dal: 03 Dec 2006
ubicazione: Brescia
Messaggi: 306
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@robydilocate : .....hai detto oltre 4.000 m? ma la moto andava bene?...
La Tenerella è già ad iniezione e perciò non risente molto della mancanza di ossigeno alle quote elevate, considera anche che andando ad andatura turistica ed essendo senza passeggero non mi serviva tanta potenza perciò non mi sono accorto del calo di prestazioni, che sicuramente ci sarà stato.
In questo viaggio ho superato anche i 5000 m sempre senza che la moto avesse problemi, non posso dire la stessa cosa del mio fisico che alle quote più elevate ne risente già di più, ogni piccolo sforzo fa venire subito il fiatone e ci vuole parecchio a riprendersi.
Nel 2019 ho portato L'Africa Twin RD07A del 1996 a 4660 m in Pamir e sorprendentemente nemmeno quella ha avuto problemi nonostante sia a carburatori ed abbia montato una pompa a depressione, contrariamente a quanto sostengono in molti sulle difficoltà dei motori alle quote più elevate.
Quote:
Originariamente inviata da cacciatore
Bellissimo, seguo con grande piacere.
Grazie
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Grazie a te
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F 800 GS
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24-04-2020, 15:21
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#11
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Mukkista doc
Registrato dal: 01 Apr 2008
ubicazione: PROVINCIA MILANO
Messaggi: 10.269
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complimenti…
bellissime foto…
ammiro hi fa questi tipi di viaggi e perdipiu' da solo.
complimenti.
Gli hotel come erano?? parlo a livello igienico?, idem i ristorantini.
Per quanto concerne il cibo...tanta carne?? altro?? qualcosa che ti e' rimasto impresso?
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24-04-2020, 19:54
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#12
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Mukkista in erba
Registrato dal: 03 Dec 2006
ubicazione: Brescia
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Grazie Sanny per i complimenti,
per quanto riguarda gli alloggi ho visto un po' di tutto, da alberghetti tipo europei (pochi) a ostelli discreti ed infine alcune vere e prorpie topaie in cui ho dormito vestito completamente, persino con calze, guanti e cuffia e con il maglione a farmi da federa sul cuscino (fortuna faceva freddo !).
A livello igienico tutto sommato non sono male, non sempre c'era l'acqua calda però ci si poteva lavare in qualche modo, a volte bagno in camera a volte bagno in comune nel corridoio, bisogna pur sempre considerare di essere in paesi veramente poveri tra Perù e Bolivia, un po' meglio il Cile che già si avvicina ai nostri standard, anche di prezzi purtroppo.
Per quanto riguarda il cibo sono solito dire che nei viaggi penso a NUTRIRMI, non a mangiare bene, nel senso che mi adatto un po' a tutto e non mi faccio problemi a vivere di barrette energetiche per un paio di giorni se non c'è di meglio. In particolare non mi ha colpito nulla, ti posso dire però che ho un debole per le Empanadas (di tutti i tipi) e per il cordero asado = agnello arrosto, se fatto bene.
Infine c'è da dire che io vivrei di sola pasta e pizza e purtroppo fuori dall'Italia bisogna scordarsele .....
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Ultima modifica di robi_pal; 24-04-2020 a 19:58
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24-04-2020, 22:22
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#13
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Mukkista doc
Registrato dal: 01 Apr 2008
ubicazione: PROVINCIA MILANO
Messaggi: 10.269
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Grazie mille....
e ancora grande....
Di che cifre si parla per dormire, mangiare?
Problemi vari?
Aneddoti?
Ultima modifica di Sanny; 25-04-2020 a 19:21
Motivo: errore battitura
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28-04-2020, 07:00
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#14
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Mukkista in erba
Registrato dal: 03 Dec 2006
ubicazione: Brescia
Messaggi: 306
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Non mi ricordo che moto fosse quella di Girelli, probabilmente una moto cinese di quelle che circolano in sud america e che non vengono importate in Europa,
Mi ricordo però che mi disse della difficoltà ad attraversare il confine tra Argentina e Cile al Paso de Jama, che si trova a 4200 m di quota, su cui la moto faceva molta fatica, del resto erano in due , con bagagli e su una moto che non credo superasse i 300 cc.
È l'ennesima conferma che il mezzo conta poco, l'importante è essere molto determinati per fare certi viaggi, tanto poi ci si ricorda quello che si ha visto, le persone incontrate, le esperienze visute ed in ultimo, forse, su che mezzo si era seduti .....
Ho sistemato Il link a PERCORSO
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Ultima modifica di robi_pal; 28-04-2020 a 07:06
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29-04-2020, 22:08
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#15
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Mukkista in erba
Registrato dal: 03 Dec 2006
ubicazione: Brescia
Messaggi: 306
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Venerdì 06 maggio 2016
Parto presto, sono un po’ preoccupato per quello che troverò varcato il confine, ieri sera ne ho sentite di tutti i colori sulla strada, da chi diceva che è liscia come un biliardo a chi parlava di ripio (ghiaia) alto 50 cm .
Passo dalla dogana di San Pedro a registrare l’uscita dal Cile e percorro i 43 km con 2200 m di dislivello, tutti in salita e senza nemmeno un tornante, che mi portano dai 2408 m di San pedro ai 4600 del bivio per la Bolivia, proseguendo diritto si andrebbe in Argentina attraverso il Passo Jama.
Dove finisce l’asfalto mi fermo a fare una foto alla strada e al vulcano Licancabur 5920m, il termometro provvisorio che ho montato sulla moto mi segna 1,1 gradi, e c’è anche un forte vento.
Arrivo al Paso Portezuelo Hito Cajon, c’è uno squallido parallelepipedo di cemento e un viavai continuo di pulmini Cileni e di jeep Boliviane, la strada supera un canale che fa da confine, la sbarra è alzata quindi la passo ed entro in Bolivia.
https://youtu.be/A0up5H8iWvk
Parcheggio, prendo i documenti ed entro nella oficina migracion pensando che i quattro ragazzi all’esterno stiano aspettando una Jeep, immediatamente uno dei due Doganieri mi sgrida dicendomi di uscire subito e di aspettare il mio turno, ubbidisco ed esco subito, speravo si potesse rimanere all'interno visto la temperatura fuori. Quando arriva il mio turno entro, foglietto da compilare, fortuna ho la penna, mi timbrano ill passaporto e annotano i miei dati su un quaderno a quadretti, l'ingresso in Bolivia come persona è completato.
Chiedo conferma che la aduana dove devo registrare l’ingresso della moto sia alla miniera Apacheta, svogliatamente me lo confermano, da qui sono ben 80 km.
Poco prima di arrivare alla Laguna Blanca ci sono alcune costruzioni, sono gli uffici della Reserva Nacional de Fauna Andina Eduardo Avaroa , devo entrare a registrarmi e pagare il biglietto d’ingresso di 150 B$ (circa 20 USD), fuori ci sono un paio di biciclette cariche di bagagli, sono di due ragazzi argentini che stanno andando verso San Pedro.
La guida della moto è molto faticosa e snervante, c’è parecchia ghiaia e sono ad oltre 4400 m, cerco di rimanere sulle corsie delle jeep per trovare il duro però ogni tanto devo scavalcare il mucchio di sabbia per riportarmi a destra e inoltre c'è il problema dei jeeperos che guidano quelle grosse jeep da 8 posti come se non ci fosse un domani, è vero che nella sabbia o sul toulè bisogna andare forte per galleggiare, però a loro non importa se ci sei tu in moto, loro hanno SEMPRE la precedenza, OVUNQUE !
Subito dopo la Laguna Blanca c’è la Laguna Verde, il cielo è di un blu incredibile, l’umidità dell’aria inesistente, a parte le poche jeep non c’è nessuno, sembra di essere su un altro pianeta. La strada sale ancora fino a raggiungere un passo a 4700 m dopo di che scende leggermente a costeggiare il Desierto Salvador Dalì , una volta ci si poteva allontanare dalla strada ora, con l’istituzione del parco è severamente vietato uscire dalla strada principale e quindi ci si deve limitare a vederlo a distanza, raggiungo così il Salar de Chalviri con le sue Aguas termales de Polques.
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29-04-2020, 22:41
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#16
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Mukkista in erba
Registrato dal: 28 Jan 2012
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Caspita robi, che freddo!!!
Come eri attrezzato piedi e mani?
In quella strada con i canaloni sei mai caduto?
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30-04-2020, 19:11
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#17
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Mukkista in erba
Registrato dal: 03 Dec 2006
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Quando ho deciso di noleggiare la Tenerella ho chiesto se aveva le manopole riscaldate, siccome ne era sprovvista ho acquistato dei guanti riscaldati, e meno male. Collegati all'impianto elettrico della moto mi hanno tenuto calde le mani, io soffro moltissimo il freddo alle mani, hanno tre livelli di potenza e non ho mai utilizzato quello più alto, neanche con temperature sotto lo zero, hanno però il difetto di essere abbastanza ingombranti e non consentono molta sensibilità nell'uso delle leve freno/frizione.
Per i piedi solite due paia di calze pesanti come quando uso qui a casa la moto d'inverno e lo stesso per il resto dell'abbigliamento.
Per fortuna quel giorno non sono mai caduto nonostante la ghiaia molto alta ma la guida e la quota mi hanno veramente distrutto.
Proseguo tra poco con il racconto del resto della giornata
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30-04-2020, 19:39
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#18
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Mukkista in erba
Registrato dal: 03 Dec 2006
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Mi fermo a fare due foto alla vasca con l’acqua calda, ci si potrebbe spogliare in una piccola casetta vicina e poi fare il bagno però il pensiero di togliermi i sei strati di vestiti che indosso mi fa passare la voglia.
Mentro sto mangiando uno snack mi si avvicina un jeepero boliviano con cui faccio quattro chiacchiere, mi chiede se so che devo passare dalla miniera Apacheta a registrare la moto e mi racconta che pochi giorni prima ha incontrato un gruppo di motociclisti francesi alla frontiera di Hito Cajones, volevano lasciare la Bolivia ma i doganieri non volevano farli passare perchè non erano stati a registrare le moto alla Aduana.
Siccome uno era anche dolorante per una caduta non se la sentivano di fare 160 km per andare e tornare dalla miniera, quindi sono riusciti a passare grazie alla mediazione del jeepero e a una mancia ai doganieri, tanto poi loro sarebbero arrivati ad Antofagasta e da lì spedito le moto in Francia con un container , perciò non gli importava che la Bolivia non registrasse che erano usciti dal paese.
Gli chiedo delle condizioni della strada e gli spiego che voglio raggiungere Uyuni, facendo dei disegni con le dita nella sabbia mi spiega quale è la strada che loro percorrono abitualmente nei tour che partono proprio da Uyuni, non sapevo che esistesse quel percorso perché sulla mappa del Garmin non c’è e non l’ho visto nemmeno su Google Earth, comunque mi assicura che non mi posso sbagliare perché è molto frequentato e battuto.
Lascio le Termes de Polques, la strada riprende a salire, il fondo è un po’ migliorato, solo parecchio toulè, ma per fortuna poco ripio, vedo la deviazione per il Sol de Magnana e dopo poco quella per la Laguna Colorada, proseguo per altri 5 km e finalmente raggiungo la miniera Apacheta, all’ingresso c’è una sbarra aperta ma non vedo nessuno quindi entro e vado verso il primo edificio, sul muro c’è il cartello della Aduana e tempo che mi tolgo il casco esce un signore che mi invita ad entrare.
All’interno hanno computer, riscaldamento acceso, scrivanie e poltrone, un lusso insomma rispetto a Hito Cajones, la miniera ha anche un collegamento satellitare con gli uffici doganali di La Paz e quindi possono registrare i veicoli stranieri che entrano o escono dalla Bolivia. La procedura è veloce, in pochissimo tempo mi consegnano il foglio che dovrò restituire all’uscita dalla Bolivia e mi dicono che posso andare. Nell’alzarmi dalla poltrona la testa comincia a girarmi un po’ e mi risiedo subito, il doganiere mi guarda preoccupato, aspetto un attimo e mi rialzo più lentamente, è sicuramente la quota visto che questa Aduana si trova a 5033 m !.
Devo tornare indietro alcuni km per prendere la strada in discesa verso la Laguna Colorada, le tracce sono molte, quando la strada diventa brutta i jeeperos l’abbandonano e ne fanno un’altra passando a pochi metri di distanza, perciò in alcuni tratti si vedono tracce di pneumatici ovunque, anche 20-30 tracce una di fianco all’altra. Cerco quella che secondo me è la migliore e continuo a scendere finché giungo ai 4300 m della laguna, incrocio un Pick Up e lo fermo per chiedergli se il rifugio che c’è poco più avanti è aperto e funzionante, la strada costeggia la laguna e diventa nuovamente un calvario con uno spessore di ripio di almeno 40 cm.
Giungo al rifugio che sono appena le 14, decido che per oggi ne ho avuto abbastanza e quindi chiedo se è possibile fermarmi a dormire. La signora che lo gestisce, sola con la figlia, mi fa sistemare in una stanza con 6 letti dicendomi che ci starò solo io e mi chiede 15 USD, praticamente è il prezzo di tutti i letti visto che la tariffa dovrebbe essere 2,50 a letto, per me è comunque un lusso e accetto subito. Non esiste il riscaldamento però c’è un’abbondanza di coperte per la notte. Il bagno è in comune e non c’è l’acqua calda, sistemo le mie cose, mi cambio e vado a fare un giro a piedi verso la Laguna Colorada.
Con il telefono satellitare mando un SMS a casa per informarli che sto bene e che non avrò connessione a internet fino a domani o forse dopodomani.
La laguna ha poca acqua, probabilmente c’è stato un periodo di siccità, perciò non riesco ad avvicinarmi abbastanza ai fenicotteri, lungo il bordo ci sono degli enormi banchi di borace e altri minerali bianchi
Quando torno al rifugio trovo due jeep che hanno portato una decina di ragazzi francesi e che si fermeranno anche loro qui a dormire. Entrambi i jeeperos aprono il cofano delle auto e uno si siede addirittura dentro e smonta completamente il carburatore, poi litiga con la signora perchè vuole farlo bollire in una pentola per pulirlo e vuole usare le ultime gocce di detersivo per piatti che le sono rimaste, alla fine la vince il jeepero e il carburatore finisce in pentola.
Le jeep delle agenzie di viaggio di Uyuni viaggiano con 8 persone di cui 5 passeggeri, l’autista (jeepero), un aiutante e la moglie dello jeepero che fa da cuoca, si portano viveri, tavoli e sedie e parecchie taniche di benzina sui capienti e robusti portapacchi.
La signora prepara la cena per i francesi e visto che io ho solo qualche biscotto da mangiare si impietosisce e da una tazza di Sopa anche a me, probabilmente la cena è solo per i gruppi che prenotano. Finita la cena anche lo jeepero ha finito di rimontare il carburatore ed accende tutto felice la jeep che , dopo una fumata bianca , sembra funzionare a dovere.
La mia intenzione era di proseguire verso nord, passare dall’Arbol de Piedra e arrivare a prendere la 701 ma i due jeeperos me lo sconsigliano vivamente perchè mi dicono che dopo circa 5 km inizia un tratto, della lunghezza di una decina di km, con sabbia fine molto alta , avevo già letto in alcuni report di questo problema e visto la fatica che ho fatto solo per arrivare fino a qui decido di tornare indietro così vedrò il Sol de Magnana e poi prenderò la strada consigliatami dallo jeepero incontrato alle Termes de Polques.
La temperatura all’esterno si abbassa molto, esco solo per dare un’occhiata al cielo stellato che a queste altitudini è da togliere il fiato e poi mi rintano nella mia suite da sei letti a dormire completamente vestito e con ben sette coperte a tenermi caldo.
I ragazzi francesi non mi hanno degnato di una parola, il loro accompagnatore boliviano mi ha detto che partiranno domani mattina alle 5 per essere al Geyser all’alba, io penso che dormirò un po’ di più, ammesso di riuscire a chiudere occhio a queste quote.
PERCORSO
https://it.wikiloc.com/percorsi-moto...-2016-48735232
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Motivo: Aggiunto link al percorso
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02-05-2020, 10:32
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#19
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Mukkista
Registrato dal: 12 Jan 2020
ubicazione: venezia
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Razzi, Auto (elettriche) e Moto ma non in un ordine specifico!!
R 1250 GS, HUSKY 701, LAMBRETTA '48
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02-05-2020, 15:12
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#20
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Mukkista doc
Registrato dal: 30 Jun 2009
ubicazione: Arezzo
Messaggi: 2.603
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Posti magici...
nel #2 post le pietre dietro di te sono della fortezza di Sacsayhuamán?
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La vita è troppo breve per bere vino scadente.
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02-05-2020, 19:22
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#21
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Mukkista in erba
Registrato dal: 03 Dec 2006
ubicazione: Brescia
Messaggi: 306
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@ Petrel, il muro è nella strada Hatum Rumiyoc nel centro di Cusco e quella dietro di me è la famosa pietra dei 12 angoli, la fortezza di Sacsayhuamán l'ho visitata il penultimo giorno.
@ robydilocate, nonostante le altitudini elevate la mancanza di neve è dovuta alla mancanza di precipitazioni del deserto di Atacama e poi ricorda che sono luoghi abbastanza vicini all'equatore perciò hanno un forte irraggiamento che la scioglie rapidamente. Per quanto riguarda il tubo ti assicuro che non c'era modo di superarlo perpendicolarmente dato le condizioni della strada, comunque non è successo nulla di grave
Per le foto ai sassi ti garantisco che ce ne sono veramente tanti  , io mi porto un pc portatile e un HD per caricare foto, video, percorsi, mappe, copie dei documenti, ecc.....
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02-05-2020, 19:39
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#22
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Mukkista in erba
Registrato dal: 03 Dec 2006
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Domenica 8 maggio
Nei prossimi giorni ho in programma di arrivare a Potosì e visto che Luis il geologo è proprio di Potosì gli chiedo se mi può indicare qualcuno che mi possa aiutare a riparare la borsa laterale. Gli faccio vedere il danno e mi dice che sul pick up ha il trapano e i rivetti e visto che oggi è domenica e non va a lavorare, mi può dare una mano lui a sistemarla. Si era solamente strappata la chiusura sulla borsa che la fissa al telaio e con quattro rivetti abbiamo risolto facilmente.
Saluto tutti e riparto verso Uyuni, la strada presenta in alcuni tratti ancora parecchia ghiaia ma è molto battuta e perciò in condizioni decisamente migliori di quella degli ultimi due giorni.
Arrivo a San Cristobal e vado subito al distributore di benzina a fare il pieno, i non Boliviani devono pagare una sovrattassa sui carburanti ma qui non la applicano e perciò faccio il pieno con pochi Bolivianos, mi pare di ricordare sui 0,50 USD al litro.
Vicino a San Cristobal c’è una grossa miniera per questo il paesino è ben rifornito di merci, ci sono un paio di negozi e anche alcune persone che fanno un piccolo mercatino .
Arrivo a Uyuni nel primo pomeriggio, giro un po’ per la cittadina che, rispetto ai paesini che ho visto dopo avere lasciato Iquique, mi sembra una metropoli e trovo alloggio all’hotel Julia, finalmente una doccia dopo tre giorni di deserto. Pranzo in un ristorante frequentato dai locali spendendo pochi bolivianos dopo di che, seguendo l’Avenida Ferroviaria e poi sbagliando un paio di deviazioni, raggiungo il Cementerio de trenes
Torno in città e mi fermo ad un mercatino a prendere un po’ di crema per il viso, i due giorni passati in alta quota mi hanno disidratato pelle e labbra, avevo qualcosa con me ma non è bastato.
La cena in un altro presunto ristorante e poi due passi per il centro.
PERCORSO
https://it.wikiloc.com/percorsi-moto...-2016-48794138
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Ultima modifica di robi_pal; 02-05-2020 a 19:52
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03-05-2020, 10:31
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#23
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Zam Il saputello doc
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Complimenti
Bel resoconto.
Ora arriva il bello
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Wer zuletzt lacht, lacht am besten
Avete ragione....
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03-05-2020, 12:18
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#24
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Mukkista in erba
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Grazie Diavoletto, hai proprio ragione: adesso viene il bello !
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03-05-2020, 12:26
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#25
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Mukkista in erba
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Lunedì 9 maggio
Oggi realizzerò il sogno di visitare il Salar de Uyuni, il più grande lago salato sulla terra (ha la stessa superficie dell’Abruzzo !).
Per trovare l’ingresso dal lato di Uyuni bisogna fare circa 30 km fino a Colchani, una volta arrivati al paese basta seguire una delle numerose jeep che portano i turisti.
La prima tappa è il monumento alla Dakar passata di qui nel 2015, vicino all’ex hotel di sale, chiuso per problemi igienici.
Seconda tappa dove ci sono le bandiere che sventolano, poi seguo la traccia che mi porterà alla Isla Incahuasi, detta anche Isla del Pescado. Sono 60 km di sale bianco, cielo blu come solo a 3660 m puoi trovare, mancanza di punti di riferimento vicini che ti facciano capire se sei fermo o se stai veramente correndo ai 120 km/h (di più la Tenerella non faceva).
https://www.youtube.com/watch?v=aAdT...w&pbjreload=10
La superficie del lago, all’orizzonte, sembra piegarsi in corrispondenza della riga nera lasciata dagli pneumatici ma si tratta solo di un'illusione ottica. Si fa fatica a credere di essere ancora sulla terra, sembra di essere su un pianeta parallelo.
https://www.youtube.com/watch?v=RD2a...E&pbjreload=10
Arrivando vicino all’isola mi rendo conto meglio della velocità , le giro intorno fino a trovare il parcheggio in cui ci sono alcuni fuoristrada.
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