La moto si inclina in funzione del rapporto tra forza centrifuga e accelerazione gravitazionale. In particolare, essa (non sorretta da cavalletti, "cuggini" che la tengono inclinata ecc.) è inclinata a 45 gradi quando la forza centrifuga uguaglia l'accelerazione gravitazionale. Con due precisazioni:
- la "forza centrifuga" non è altro che l'effetto dell'inerzia cui un corpo è soggetto sotto l'azione di un'accelerazione centripeta che lo fa curvare intorno a un centro;
- quello che è inclinato a 45° nelle condizioni dette sopra è il piano passante per il baricentro del sistema moto + pilota e il "bordo interno" (qui occorrerebbe qualche altra precisazione, ma possiamo lasciar perdere) delle impronte a terra dei due pneumatici, per cui la moto in realtà, assumendo che il pilota sia perfettamente in asse con essa, è inclinata un po' di più.
La formula dell'accelerazione centripeta è m * (v^2/r), dove m è la massa in grammi, v è la velocità in metri al secondo per secondo e r il raggio della curva in metri.
Da ciò deriva che mantenendo costante il rapporto tra quadrato della velocità e raggio, la forza centripeta resta immutata e con essa l'angolo di piega.
Per esempio, riducendo la massa a 1:
con v = 50 m/s (=180 km/h) e r = 250 m
oppure
con v = 20 m/s (=72 km/h) e r = 40 m
oppure
con v = 10 m/s (=36 km/h) e r = 10 m
la forza centripeta è in tutti i casi pari a 10 m/s^2 ovvero all'incirca pari all'accelerazione gravitazionale di 9,81 m/s^2 e la moto (ovvero il piano passante ecc. ecc.) è in ogni caso inclinata all'incirca a 45°.
postilla 1: i limiti superiore e inferiore entro i quali una moto può piegare di un dato angolo sono dati rispettivamente dalla velocità massima della moto e dal raggio di curvatura minimo consentito dallo sterzo quando la moto è inclinata di tale angolo rispetto alla verticale.
Postilla 2: l'inclinazione massima raggiungibile da una moto in movimento prima di toccare le pedane o qualsiasi altra cosa è di parecchio inferiore a quella possibile inclinando al massimo la moto da fermo con qualche "cuggino" che la sorregge, perché (ipotizzando una piega di 45°) il carico gravante sulle sospensioni è pari a 1 * sqr(2) = 1,414 volte quello gravante a moto ferma verticale, e ancora maggiore se paragonato a quello gravante sulle sospensioni quando un "cuggino" tiene la moto inclinata a 45°.