Quello che penso io è che tutto questo antagonismo tra BMW e KTM, sia frutto della vera, funzionante, aggressiva strategia di marketing della KTM. La moto, più di tanti altri prodotti, si vende ricoprendola di un alone di emozioni. Nessuno compra una moto perchè gli serve, perchè inquina meno, perchè è più comoda di un'auto. Quello che compriamo è uno stile di vita, l'appartenenza ad una tribù.
Cercate con google: piramide di maslow.
BMW e KTM sono due case che hanno successo nel venderci moto che evocano quello che vogliamo farci sentire. Le loro strategie sono semplici, vi assicuro: vendere più moto.
I metodi sono tanti, ma la tecnica di KTM è confrontarsi alla BMW, a muso duro. Mentre noi parliamo di mucche e carote, i dirigenti di KTM se la ridono nel loro officetto austriaco a vedere quanta gente per motivi del tutto irrazionali passa alle loro moto. A BMW, secondo me, importa relativamente. BMW ha valori di marca diversi, punta sul distinguersi sul piano dell'originalità, dell'affidabilità (ammetto che su questo, sta perdendo colpi), dell'esclusività del marchio (anche qui perde, vedi gsx650).
KTM invece è il ragazzino cattivo, bastardo, tutto racing, e sempre a manetta. Fa leva su un'altra fetta del nostro inconscio: quella di tornare giovani. KTM in questo momento è l'alternativa e sta usando tutte le tecniche sperimentate in lungo e in largo dall'inizio degli anni '90 in poi.
Il motocross (freestyle, gare, enduro) negli ultimi anni ha riciclato tutto il riciclabile dagli sport "alternativi" della tavola (surf, skate, snow) per rifarsi il look e riproporsi come cosa cool. L'immaginario di riferimento di KTM si sovrappone in parte a quello di marche come Burton, Oakley, Vans, MTV. Chi sponsorizza le gare di snowboard, surf, skate, mountainbike e motocross più di chiunque altro? Red Bull, lo sapete. Ormai Red Bull è come un'indicatore della "coolness" di un evento.
Quanta gente conoscete che è passata dallo sci allo snowboard? Io tanta, di ogni età. Perchè? Per provare qualcosa di diverso, perchè era figo.
Noi ricchi borghesi siamo al margine di questo fenomeno. Nonostante questo alcuni sono attratti e disposti a spendere migliaia di euro per avere l'arancione.
Siamo nel momento in cui KTM è figo (grazie alle loro strategie di marketing) e andare in fuoristrada è figo, e questo secondo me non ha niente a che vedere con le sospensioni o la trasmissione delle moto.
Entrambe le case fanno prodotti ottimi e molto al di sopra delle nostre possibilità, infatti pochissimi di noi gareggiano, vanno in Cina in moto o in offroad tutti i giorni.
I volumi veri, KTM e BMW li fanno vendendo sogni.
E nel frattempo, un bel po' di snowboarder son tornati agli sci...