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Originariamente inviata da FATSGABRY
Ma ci sono moto che vanno male?
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Sì. E non è vero che sono solo vecchie.
Prima cosa: le moto vecchie ce le ricordiamo sulle gomme vecchie, quelle del loro tempo. Ma siccome la moto è solo un costoso accessorio per far funzionare le gomme, e l'80% del progresso di guida effettivo almeno su strada è dato dal progresso delle gomme, alcune delle moto che ricordiamo come "bare" negli anni 70-80-90, se qualcuno oggi costruisce gomme omologate autorizzate per quelle moto, possono dare sorprese positive anche importanti, frenata a parte.
Ci son delle moto anche dell'ultimo quindicennio che son deliberate per la
supposizione di feeling che ispirano a guardarle in fotografia, e magari per le qualità oggettive del motore intorno a cui sono accrocchiate. Contando che la gente poi, siccome non sa guidare, non si accorga della discrepanza tra "fun-feeling statico visivo" e comportamento dinamico effettivo. Direi che la Rivale 800 è stata l'imperatrice di questa "filosofia", che però ha colpito tanto sia in Europa che in Giappone.
A fare i nomi e i cognomi (dalla prima MT09 alla prima Duke 690, passando per la prima Hypermotard e infinite altre) si rischia una certa suscettibilità, e poi bisogna distinguere tra le moto difficili che sono vendute con una immagine sbarazzina di sportività e agilità, tipo le attuali Hypermotard, una delle moto più efficaci sul mercato e forse la più difficile di tutte, o la prima SF1098, altra grandissima moto esigente e poco capita; le moto difficili che si possono portare bene a un certo prezzo di sforzo ma senza mai eccellere totalmente (la prima Hyper, la SV 1000 S); le moto difficili per scelte di setup in totale antitesi con l'uso stradale ma dinamicamente eccellenti nel loro habitat (dalla 999 alla prima RSV4); le moto difficili per scelte di bilanciamento (altezza piastra, angolo cannotto se regolabile, puntone mono etc. ) nella configurazione di vendita, scelte puntualmente rimaneggiate da tutti gli utenti avanzati (1098, Monster S4, alcuni GSX-R 1000); le moto buttate lì a caso, fatte collaudare ai clienti e poi più o meno sensibilmente corrette (Hyper 821, MT09, Shiver, primissima Hornet 600); le moto che per educazione definirei "boh", tipo la prima F800R, la Dorsoduro 750 (la 1200 funziona egregiamente, come la Caponord che ne deriva), la Rivale 800 e in parte anche le Brutale piccole; le moto che vanno bene e sono facili se vai forte ma se mungi e cincischi sono una tortura (quasi tutte le R6, la tuono v2 a i.e.). E poi le tantissime moto ben disegnate ma con una componentistica o scadente o gravemente scadente, sostituibile per fortuna, e qui ci va parecchio sportivo o sport-touring jap.
Il marketing e il risparmio anche in progettazione sono alla base dei fenomeni più facilmente evitabili. Problema: mandiamo in commercio il primo boxer 4v senza telelever di larga produzione (tolte Hp2 e Supermoto). Criticità: che l'utente si lamenti di affondamento e beccheggio. Prima risposta: mettiamo davanti due pali di cemento in modo tale che in frenata rimanga piatta, e mandiamola sul mercato così. Outcome inatteso: la moto in frenata rimane piatta, ma tutto il resto del tempo se ne va in giro con un feeling di sterzo che varia
continuamente a causa del fatto che davanti è inchiodata e dietro pompa in continuo (inoltre davanti incassa le sconnessioni peggio di una R1). La casa, che è intelligente, in un anno o due di tempo capisce, accorda i setup dei reparti e vende nei restanti tre anni - senza cambiare nome né dire niente a nessuno - una delle più guidabili boxer 4v di sempre.
Poi, diciamocelo: ci sono dei clienti che
vogliono soffrire, che sono annoiati dalle moto perfette, in qualunque segmento, siano i fireblade o gli s1000rr, le speed degli ultimi anni o le VStrom. Io ne ho conosciuti personalmente diversi. Alcuni, una minoranza, riescono a superare il problema perché la moto ha delle doti effettive ma non facili da tirare fuori (990SM, R1200S). Ma per gli altri, la maggioranza, in effetti bisogna ammettere una cosa: se si va piano, una moto che funziona male restituisce delle "emozioni" dovute solo alla sua precarietà. Funzionare male è un proxy dell'andare al limite. Solo che lo è soltanto nella tua mente.
Le uniche case che hanno sempre tenuto conto della guidabilità su ogni modello sono Honda e BMW (fino al 2006/7, con qualche piccolo cedimento successivo, poi recuperato), e da un certo periodo in avanti (diciamo fine 00 primi '10) anche Triumph e Suzuki. Cagiva purtroppo non esiste più.