Bè, i luoghi comuni sulle varie popolazioni europee sono diffusi e non possiamo certo lamentarci.
Noi prendiamo spesso in giro i "crucchi" perchè girano intutati di pelle anche in pieno agosto, hanno una posizione di guida che ricorda quella di Rommel eretto sul proprio tank e, soprattutto, tendono a rispettare le regole (code, limiti di velocità, strisce orizzontali).
Non possiamo negare che l'"italiota" ha una netta idiosicrasia per le
regole generali (leggi dello stato ed a volte anche educazione), tendendo ognuno ad avere delle proprie regole (molto) personali.
In trent'anni di viaggi motociclistici devo essere onesto e dire che, nella generalità, il motociclista crucco è molto più attento alle regole (e più tranquillo) del motociclista italiano (Cioè io ho sorpassato moolti più motociclisti teteschi, di quanti teteschi abbiano sorpassato me

).
Quindi se sui passi alpini in generale li sorpassiamo in tromba mentre loro ammirano il paesaggio, nelle file ferme ai semafori (anche per lavori in corso sulle strade dolomitiche) noi ci raggruppiamo anche in 10 davanti a tutti mentre loro stanno rigorosamente in fila dietro le automobili (sempre con le loro tute in pelle) , facciamo zig zag fra auto pulman ciclisti, ecc. non possiamo certo lamentarci se ci giudicano pericolosi.
Forse, più che pericolosi il termine che ci qualifica potrebbe essere "indisciplinati".
Tutto questo ovviamente nella generalità, poi ci sono gli italiani disciplinati ed teteschi indisciplinati.