Vabbé, allora passo allo strike aereo.
Ma prima un paio di risposte al volo...
x Muttley
Concordo sul fatto che il doppio tirante (che appunto lavora solo a trazione) può servire per migliorare la dosatura del gas e per diminuire gli sforzi d'azionamento (come su alcune vecchie frizioni d'auto). però, non c'entra molto con quello che dicevo. Muttley, ripeto poi che lo sdoppiatore del comando gas non è una soluzione obbligata. Né per la sicurezza, né per il controllo della dosatura. Ogni soluzione ha pregi e difetti, come sempre.
x andrew
Ogni motore è brevettato. Ma questo non significa che ci sia UN SOLO brevetto. Ce ne saranno come minimo decine e decine. Ci sono poi varianti, evoluzioni, applicazioni diverse... Quando si progetta e realizza un motore il lavoro brevettuale assorbe uno sfrozo che uno non s'immaginerebbe, per quanto si tratti di procedure consolidate e automatizzate.
Fare un motore desmodromico come quello di Ducati è probabilmente impossibile per questioni brevettuali. Fare un motore desmodromico di genere diverso e al passo coi tempi è concesso se non viola altri diritti intellettuali, ma è probabilmente molto difficile per questioni tecniche.
Mi chiedevi dei brevetti... Tanto per fare un paio di esempi tra le varie decine probabilmente esistenti su questa soluzione ti indico questi link comprensivi dell'identificativo brevettuale:
http://www.faqs.org/patents/app/20080314342
http://www.freepatentsonline.com/EP0568932.html
http://www.patentstorm.us/patents/6948468.html
http://www.wikipatents.com/5931130.html
http://www.wipo.int/pctdb/en/wo.jsp?wo=2000073636
http://www.wipo.int/pctdb/en/wo.jsp?wo=2005108751
http://members1.chello.nl/~wgj.jansen/patented.html (questo con le relative case madri)
Etc, etc...
Spero ti basti, perché altrimenti si possono ossono riempire un paio di pagine del forum solo con i link ai brevetti...
x Aspes
Si discute per chiarire i concetti, non per avere ragione a tutti i costi.
Cmq, se tutti dicono una cosa non significa che sia quella giusta. Personalmente, mi piace andare controcorrente e smentire le credenze più comuni. Anzi, più persone dicono la stessa cosa e, chissà perché, più mi convinco che potrebbe non essere così. E in genere ci acchiappo. Questo solo per riferirmi al tuo concetto di "filosofia".
Non condivido, ma accolgo comunque - com'è doveroso - la tua obiezione.
In quanto all'anzianità del sistema desmodromico, sei troppo avanti negli anni... leggi sotto.
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Dunque...
Il concetto di desmodromico è vecchio come il cucco, come scrivevo più sopra. Per la precisione, nasce dall'industria tessile e dalle macchine a vapore. Quindi risale a centinaia di anni addietro. Ma allora non si usava ancora il termine "desmodromico", si usavano nelle varie lingue definizioni affini come "corsa forzata", "corsa obbligata", "movimento vincolato". Il sistema desmo si riferiva a un principio di doppio azionamento, uno per la chiusura (o ritorno) e uno per l'apertura (o andata), entrambe comandate a monte. Nota bene: queste descrizioni erano quindi sistematicamente relative a organi trascinati (e sottoposti a un certo sforzo). Del resto, nella mia "Enciclopedia dell'ingegneria", vol.II 7-254 sta scritto: "(...) comando desmodromico (o bilaterale), inteso quasi sempre come sistema a singolo grado di libertà operante sulle valvole di distribuzione (...)". Andiamo avanti.
La prima volta che è stata usata la definizione concisa "desmodromico" in un brevetto risale al 1893. Si tratta del brevetto svizzero nr. 6911 depositato da tale Claude Bonjour. E di che brevetto si trattava? Oh, guarda che combinazione! Si trattava di un brevetto inerente il comando di organi di distribuzione di un motore. Qualcuno contesta questo primato, sostenendo che prima era già stato depositato un altro brevetto con quel nome ad opera di un ingegnere francese. E di che brevetto si trattva? Oh, incredibile a dirsi, si trattava anche in quel caso di un dispositivo che atteneva alla distribuzione di un motore, cioè alla corsa obbligata delle valvole.
Il primo vero e proprio brevetto sul sistema desmodromico nei motori Otto è di poco successivo a quello del succitato svizzero. Trattasi dell'opera di tale Gustav Mees, depositata nel 1896. Indovinate a cosa si riferisce questo brevetto... Bingo! Al cinematismo della distribuzione! In pratica, quello di Mees può considerarsi come l'antesignano dei brevetti sul desmodromico del tipo di quello Ducati.
Ma da dove viene questa parolona che tutti usano adesso come se parlassero sapendo quel che dicono? Come si è detto, "desmodromico" viene dal greco nel significato di "corsa obbligata" ("movimento controllato" è impreciso e persino un po' fuorviante), esattamente il significato cui alludevano le precedenti definizioni nelle varie lingue europee. Per esempio, in tedesco si diceva "Zwangsläufig".
Sì, ma chi ha introdotto allora "desmodromico"? Un greco? No, è stato un italiano che traduceva i testi di meccanica in tedesco di Franz Ruleaux che aveva usato appunto "Zwangsläufig", cioè "corsa obbligata". In pratica, si tratta di una parola inventata di sana pianta che poi ha preso piede ed è stata usata dal suddetto elvetico Calude Bonjour e da Mees per i loro sistemi di valvole di distribuzione.
So far so good. Qual'è il brevetto sul desmodromico più famoso al mondo? Su questo non c'è ombra di dubbio: è quello che riguarda il sistema valvolare di Ducati (1956 e 1987). Come si sa, il padre è l'ingegner Fabio Taglioni che ha avuto negli anni '50 il merito di mettere a punto un progetto su cui molti erano scettici (e che implicava un diagramma di distribuzione particolarmente piatto). Ma il nome di Taglioni mette ingiustamente in ombra quelli di Bordi e Mengoli che hanno brevettato il sistema desmo più importante in assoluto. Ricordo ancora per la cronaca che il desmo Ducati richiede particolari attenzioni nella realizzazione dei pezzi e quindi qualche aggravio in sede produttiva. E poi c'è la manutenzione. Il desmo ha in effetti delle controindicazioni industriali e tecniche e non è di semplice fattura. Non entro nei dettagli del perché sia così. Possiamo discuterne in altra sede...
Ovviamente, quello di Ducati non è l'unico brevetto desmo, come qualcuno assurdamente ha pensato che io intendessi dire. Non mi dilungo sulle varie espressioni delle case madri. Potete dare un'occhiata da soli al link qui sotto, tenendo ovviamente conto che a ciascun prodotto possono corrispondere vari brevetti:
http://members1.chello.nl/~wgj.jansen/desmosys.html
Qualche statistica:
- I brevetti con il termine "desmodromico" sono quasi tutti relativi al sistema di distribuzione
- Il decennio che ha visto più brevetti desmo depositati è 1980-90
- Il marchio auto più attivo nei brevetti desmo è Audi (12, ultimo nel 1993, salvo aggiornamenti possibili)
- Il marchio moto più attivo nei brevetti desmo è Honda (11)
- La Norton ha un brevetto desmo che risale al 1920
- La Germania è il paese con più brevetti desmo, seguita da Francia e Usa
- Il numero di motori con desmo è 70, facenti capo a 20 brevetti principali (omettiamo le sottocategorie)
- Ci sono 14 brevetti richiesti come desmo, ma che desmo non sono
- I primi brevetti desmo riguardavano auto da competizione
- Nell'ultimo secolo sono stati realizzati 350 diversi sistemi desmo (3 e mezzo all'anno)
- Il brevetto desmo più lungo conta 160 pagine tecniche
Ricapitoliamo:
- I sistemi a corsa obbligata nascono nella tecnica oltre due secoli fa e sono strettamente attinenti a organi trascinati, se non proprio alle valvole
- Per sistema desmodromico s'intende oggi in meccanica quasi sempre un dispositivo di richiamo delle valvole (senza molle)
- I primi usi della parola riguardano proprio le valvole, così come i primi brevetti
- La parola "desmodromico" è stata inventata da un italiano oltre un secolo fa all'atto della traduzione di un testo tecnico che parlava di "corsa obbligata" relativamente a cinematismi, organi trascinati e valvole
- I brevetti sul desmo ineriscono quasi integralmente il sistema di distribuzione
- In qualunque motore di ricerca 99 risultati su 100 riguardano le valvole e, in subiordinata sede, la famosa soluzione Ducati
Precisato tutto questo, so bene che il comando gas a doppio filo viene definito come desmodromico. Quello che ho (disperatamente) cercato di dire è che tale definizione è impropria, perché:
- Non si tratta di organo trascinato (trasmissione, distribuzione o altro)
- Fa leva su una definizione prevalente (se non totalitaria) in ben altro contesto meccanico
- E' una dicitura giustificata più da questioni di marketing che di tecnica
- Non è che il doppio cavo elimini la molla o un'azione indipendente di richiamo, come avviene in un vero sistema desmodromico (trascinato)
- Se il termine desmodromico è "tecnicamente" accettabile per il comando gas, allora lo è anche per il comando delle tende di casa.
- L'uso corrente non giustifica una certa definizione; ad esempio, sul mercato ci sono un sacco di "sistemi laser" che col laser non c'entrano una fava; sono contrario a queste cose
- Ricordo infine che che un comando gas a doppio filo non è affatto necessariamente più sicuro di uno a filo singolo (vari sono i fattori)