Le "grida" di manzoniana memoria, che periodicamente si succedono, di qualunque colore sia il governo, non servono a nulla, se non a buttare fumo negli occhi, così come l'inasprimento delle pene edittali!
Le regole ci sono già e sono anche fin troppo stringenti.
Ciò che manca sono i controlli, costanti, frequenti, imprevedibili, senza burocratica ottusità, ma anche senza buonismi o tolleranza.
Ciò che più induce alla trasgressione sono, prima ancora della modestia o meno della pena, l'aspettativa statistica di impunità e l'effetto domino del cattivo esempio, che progressivamente porta alla generalità della trasgressione.
Un piccolo esempio? l'uso del cellulare durante la guida è vietato (tranne per alcune categorie di tutori della legge e per chi usa i dispositivi consentiti), tuttavia, guardandosi attorno, è la norma, nonostante le sanzioni pecuniarie non siano indifferenti e comporti la decurtazione ben 5 punti patente (25% del "monte" punti); infatti il Cds recita:
Art. 173. Uso di lenti o di determinati apparecchi durante la guida
1. ............
2. È vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione ........
3. Chiunque viola le disposizioni di cui al comma 1 ..........
3–bis. Chiunque viola le disposizioni di cui al comma 2 è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 148,00 a euro 594,00. Si applica la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi, qualora lo stesso soggetto compia un’ulteriore violazione nel corso di un biennio
perchè? perchè la probabilità della sanzione è talmente bassa da non "scoraggiare" nessuno e perchè "tutti lo fanno".
In mancanza di controllo e sanzione, anche la pena più spaventosa non serve e possiamo attendere invano il "rallentamento della curva di diminuzione degli incidenti e delle mortalità".
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R 1150 RT - R 1150 GS
un giorno senza sorriso è un giorno perso (Chaplin)
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