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Pivello Mukkista
Registrato dal: 09 Sep 2004
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dal periodico "LA FUFFA" dell'agosto 2003...
sfogliando apatico questo periodico in un caldo agosto vacanziero, la mia attenzione si sveglia dal torpore causato del caliente sole quando a pagina 33, in bella mostra a due pagine, vedo una foto della nostra meravigliosa moto...
"cosa ci fa la R1200C in doppia pagina" mi sono subito chiesto...
la vicina di ombrellone, una mora meravigliosa con un corpo da togliere il fiato anche a un sommozzatore in carenza di ossigeno a 30 metri di profondità, mi chiede con occhio complice di spalmargli la crema abbronzante mentre sdraiata si fa accarezzare dal sole e da tutti i vicini...
i miei occhi si soffermano nei suoi, poi si spostano sul suo culo e solo successivamente, dopo 4 secondi netti, tornano sulla R1200C...
la mora si arrangia come può contorcendosi e lasciandosi ovunque strisciate bianche di crema protezione 20 ...
"L'utente medio della BMW R1200C", così iniziava l'articolo, perchè di articolo si trattava...
"intervista davanti a una birra col sociologo Giangilberto Monti e con l'antropologo Palmambrogio Righetti", questo era il sottotitolo...
la mora cominciava a scottarsi dove le sue meravigliose e curate mani non avevano fatto ciò che le mie senz'altro e senza ombra di dubbio avrebbero fatto meglio...
La Fuffa: Prof. Monti, chi è e soprattutto com'è l'utente medio della R1200C
Prof. Monti: questa è una domanda che mai mi sarei aspettato, perchè per rispondere a questa domanda non basterebbero tutte le pagine della sua rivista, e forse non basterebbe neanche la schiena di quella mora sdraiata accanto al lettore medio che ora la sta leggendo...
Non basterebbe l'intera rivista dicevo e la cosa è per me oltremodo difficile non essendo mai stato io motociclista, non avendo quindi assaporato quel vento di libertà che tale mezzo di locomozione da al suo fruitore...
E' pur vero però che, appena saputo dell'intervista, ho cercato in qualche modo di rimediare alla mia ignoranza e in men che non si dica ho cercato di documentarmi e farmi trovare il meno possibile impreparato...
Mi sono quindi recato al più vicino concessionario BMW, sono entrato e mi sono seduto in sella a questa moto...
che dire, in pochi attimi, assorto nei miei pensieri, ho rimpianto l'epoca in cui anch'io correvo dietro alle ragazze, l'epoca in cui piangevo e mi scontravo sui problemi del mondo, l'epoca in cui ero sufficientemente giovane per provare forti emozioni...
Ora, alla mia veneranda età, altro non posso fare che vivere di ricordi e di rimpanti...
e la R1200C per me può essere solo questo...
ma veniamo alla domanda specifica, anche se devo dire che la premessa fatta è da ritenersi basilare per la risposta che ora vengo a darle...
chi è e com'è l'utente medio...
(pausa di riflessione)
di certo è una persona che sa cosa vuole dalla vita e dalla quale pretende molto; una persona che ama il bello, non inteso come un qualcosa di semplicemente ben fatto, ma come un qualcosa che si armonizzi con l'intero suo io, un qualcosa che lo porti a sorridere anche quando non c'è n'è il benchè minimo motivo, un qualcosa che lo porti a dare un perchè a tutto anche quando nessun perchè necessita...
insomma una persona con una forte personalità, forse un po' narcisa, ma di un narcisismo che non deraglia mai nel superficiale, nel banale...
Un narciso che sa di essere "il meglio" e che dalla vita vuole "il meglio"...
E' anche per questo motivo che ogni fruitore di cruiser durante l'arco della sua vita cerca sempre il cambiamento, la differenziazione (qualcuno, lungimirante, definisce questa differenziazione con il paragone calzante di pecora nera nel gregge); tale cambiamento dicevo, si manifesta anche nella propria moto, accessoriata continuativamente anche con oggettistiche inutili (mi riferisco ad orologi, contagiri e affini) ma utili a circondarsi di gadget familiari e rassicurati (guidare immersi nei propri pensieri con un occhio all'orologio per il rientro a casa dalla moglie)...
ecco questo, in poche righe, è l'utente medio della R1200C, una persona narcisa, che intende differenziarsi dalle masse...
La Fuffa: Prof. Monti, ritiene normale che l'utente medio della R1200C dedichi così tanto tempo alla cura della propria moto?
Prof. Monti: (sorriso compiaciuto) dopo esserci salito, non posso fare altro che risponderle si...
ovvio, con le dovute precauzioni e scelte di tempi...
mi spiego meglio: trovo corretto e giustificato "coccolare" l'amata dandole tutte le cure possibili, lavarla e asciugarla settimanalmente utilizzando prodotti specifici per cromature e vernici, cere protettive, coperte per i momenti di stazionamento...
certo che se tale amore sfocia in gelosia e paranoia il problema diventa preoccupante: la ricerca dell'accessorio "di troppo", della cromatura oltre ogni limite, dell'esaltazione per alcuni particolari sulla predetta -particolari che anche a me hanno donato si gioia ma non paranoia- richiede un'attenta valutazione del soggetto...
chi si esalta per esempio oltre il logico per quelle meravigliose righine bianche su fondo nero che accarezzano tutta la linea della moto, forse deve essere tenuto sotto osservazione, nel tentativo di evitare che lo stesso soggetto, che io chiamerei in questo caso paziente, non peggiori a livelli tali da richiedere l'intervento del supporto psichiatrico...
in questi casi suggerisco alle famiglie la discreta osservazione e l'aiuto morale prima del ricorso a cure più drastiche; tenete il soggetto lontano dalla cruiser quel tanto che basta per fargli scordare l'ossessione della righina, ma non troppo lontano da portarlo alla crisi di astinenza, insomma che venga trattato come un drogato in fase di disintossicazione...
diciamo che, dall'ultimo rapporto del Ministero della Sanità, fortunatamente non si registrano casi clinici del genere in tutto il territorio nazuionale; questo era un mero esempio didattico a dimostrazione di cosa la R1200C potrebbe trasmettere a soggetti particolarmente vulnerabili...
La Fuffa: Che posizione prende rispetto a quei soggetti che, oltre alla cura della propria moto, registrano ossessivamente tutto ciò che numericamente può essere fatto.
Prof. Monti: se si riferisce a chi, incurante della bellezza propria del mezzo, si dedica anima e corpo alla verifica di consumi, funzionamento computerizzato di centraline e casi analoghi, non posso fare altro che risponderle che gli stessi sono sì capitati sulla più bella moto mai prodotta ma in realtà non ne hanno capito la vera essenza...
se invece si riferisce a chi la guida non gustandone la poesia ma semplicemente facendo scorrere nella propria mente i problemi della vita, non posso fare altro che risponderle che gli stessi sono sì capitati sulla più bella moto mai prodotta ma in realtà non ne hanno capito la vera essenza...
se invece si riferisce a chi, oltre a pagare il premio assicurativo, si unisce carnalmente con la stessa assicuratrice, non posso risponderle personalmente ma debbo farle rispondere dal mio esimio collega, l'antropologo Palmambrogio Righetti, specializzato nello studio delle origini, dello sviluppo e del funzionamento delle societa umane.
Prof. Righetti: un caso particolare debbo dire, questo del cruiserista che paga l'assicurazione e nel contempo "consuma"...
Un caso particolare dicevo perchè si sa che il cruiserista tipico vive la sua libertà infischiandosene delle regole e di conseguenza dell'assicurazione ma, ascoltando l'intervista al mio collega Prof. Monti capisco che l'utente medio della R1200C è una persona attenta alla società e conseguentemente alle regole...
un caso altresì nella norma il seguito della storia, l'atto amoroso consumato dallo stesso (e da qui la correttezza del gesto) dopo il pagamento del premio assicurativo...
E' normale, dicevo, in natura tale comportamento: il soggetto maschio, sempre alla ricerca della femmina, altro non ha fatto che quello per cui è stato creato, l'unione sessuale per la naturale conservazione della specie...
si sa che in tutto il regno animale, e in questo ovviamente metto anche l'uomo, il maschio durante la sua relativamente lunga vita, ha a disposizione migliaia di cartucce per la conservazione della specie e ovunque ricerca il soggetto femmina adatto allo scopo; perchè mai tale maschio avrebbe dovuto cambiare le proprie abitudini in una filiale assicurativa?
La femmina, per contro, durante la sua relativamente lunga vita, se di buona e sana costituzione fisica, potrà procreare al massimo 20-30 volte; ecco, in quella sensuale serata, magari complice dell'ottima musica e dell'ottimo champagne quale lubrificante dei freni inibitori, si è trovata sulla sua strada un ottimo maschio, di sana e robusta costituzione fisica, che volteggiando e facendo la ruota come un pavone avvolto nel suo giubbotto in pelle nera, ha corteggiato e mostrato alla prescelta i suoi lati migliori...
la donna si sa, in quelle situazioni, in quei momenti magici, difficilmente si nega, sebbene intorno a lei di pavoni ce ne fossero molti...
ha scelto quello che, secondo lei, meglio garantiva il proseguio della specie...
ottimo soggetto, possessore di R1200C, premio assicurativo assolto, champagne, musica, luci soffuse, goliardia e divertimento...
2 parole, 4 avance, la promessa di una cavalcata sulla R1200C e il gioco è fatto...
La Fuffa: chiudiamo questa intensa e meravigliosa intervista con i nostri esperti ringraziandoli per la piacevole e interessante disquisizione su una moto che ha segnato un'epoca, una moto che ha fatto sognare e che farà sognare ancora molti, almeno fino a quando la BMW deciderà di tenerla a catalogo...
Un'intervista anomala, non basata su cavalli vapore, consumi e giri motore, un'intervista emozionale, come solo con tale moto si poteva fare...
lasciamo i consumi e i giri motori ad altri prodotti, a quei prodotti che solo leggendo 9.000 giri e 220 km/h portano l'utente ad emozionarsi, noi rimaniamo così, con la nostra scelta, con le nostre emozioni, quelle che portano ancora a fare battere il cuore, in una parola R1200C...
Strano questo articolo penso, mentre l'ombrellone sopra di me cuoce la mia testa, ripenso a quanto scritto e a quanto di vero ci sia nelle parole dei due professori, entrati in pochi attimi in sintonia con la moto, sebbene non ne abbiano mai cavalcata alcuna...
Questo è il potere della R1200C penso, mentre il venditore di turno mi porge un paio di occhiali simil Gucci, identici al punto che io stesso fatico a distinguerli dai miei...
Questo è il potere della R1200C penso, identica a qualsiasi altra moto per quanto riguarda il numero di ruote e motori, ma inevitabilmente diversa in quanto ad anima...
Il sole continua immutabile a fare il suo lavoro, la mia testa cuoce immersa in mille pensieri, la mora continua a crogiolarsi al sole, ora più abbronzata di prima, mentre cerco un modo per attirare il suo sguardo ora indifferente...
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