andare in moto in due
devo dire che la mia carriera motociclistica e' stata al 90% nei decenni da solista.
Ultimamente mi ritrovo che faccio il 30% da solo e il 70% in due.
Posto che ogni volta devo un po' riparametrarmi e che le prestazioni da solo sono un po' calate proprio perche' mi parametro ad andare in due, mi sono reso conto che al contrario di quanto si possa pensare se si va in due i cavalli sono quasi sempre troppi.
E mi spiego. Se apro e freno di brutta maniera bastano i 50 della guzzina per stressare la passeggera (che pure e' brava e mi segue nelle curve senza batter ciglio). Di fatto i trasferimenti di carico danno fastidio al trasportato che ha un appiglio veramente scarso e poco ergonomico. Le maniglie poste dietro a schiena servono a tenersi quando si frena, ma hanno un angolo di inclinazione delle braccia sfavorevolissimo. Non parliamo in accelerazione dove il contrasto delle braccia deve essere a spingere e non a tirare dove si riesce a fare molta piu' forza. In definitiva una apertura di gas bella decisa come una frenata sono un poderoso esercizio muscolare per la passeggera, molto piu' che per chi guida. Non parliamo dei "colpi di casco" tra i due.
Se con 100 cv si apre di brutto in una marcia bassa le probabilita' di scaricare a terra la malcapitata sono decisamente elevate.
Quindi, la guida diventa rotonda pur andando veloce e con pochi trasferimenti di carico, insomma, pennellata, ancor piu' diquando sono da solo.
La mia ovvia deduzione finale e' che la tesi che bisogna avere cavalloni perche' in due col peso etc. mi pare molto forzata, se si usano i cavalloni la passeggera in moto non ci viene piu'.
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