Da Walwalil Forum originario dove si parla di argomenti che riguardano il mondo Motociclistico e di argomenti correlati , la politica e gli OT sono banditi.
Il Bar è intitolato al nostro caro amico Walter.
non mi sembra una genialata... se erano condizioni di merda lo scopri da disteso? io per saggiare, se ho il dubbio sia brutta, faccio strisciare appena la suola per terra, a seconda dell'attrito che senti si capisce il grado di.....scivolevolezza.
Quoto in pieno StiloJ e aggiungo che una qualsiasi suola, tecnica o non tecnica, NON ha lo stesso modo di strisciare di una ruota che si blocca.
Il test di aderenza si fa in piano e in rettilineo, col freno posteriore si può arrivare tranquillamente al bloccaggio senza alcun rischio di caduta.
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Claudio Angeletti
L'arte della sicurezza in moto
BMW S1000RR 2025 in arrivo - Silence S01+ 2022
Se c'è ghiaccio = non esco
Se c'è neve = prendo l'auto
Se c'è bagnato = cerco di guidare più fluido possibile
Il freno posteriore sulla moto lo uso sempre e spesso in simbiosi con l'anteriore.
L'ABS ce l'ho solo sull'auto e lo uso spesso quando le condizioni stradali sono pessime......per "testare".
Su un tratto dritto (con nessuno dietro... ) schiaccio il pedale e, se entra l'ABS, vuol dire che devo stare più attento, ridurre la velocità, aumentare gli spazi ed evitare manovre brusche...
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"Dip me in chocolate and trow me to the lesbians !"
R1150GS PazificBlau/AlpineWeiss "Papera Obesa"
Cmq frenare ogni tanto sul dritto è una pratica buona....si tengono puliti i dischi e si fa in modo di avere una frenata più pronta......sulle auto già c'è questa funzione.....l'abs avvicina le pastiglie ai dischi tenendo sempre puliti i dischi ed evitando quella sensazione di ritardo che si ha frenando sotto la pioggia dopo km che non si è usato i freni.....
Io di rado ma lo faccio....quando vengo da lunghi rettilinei o sulla superstrada prima di entrare in un zona di curve do qualche colpo di freno .....
Uso anche saggiare il terreno con la suola degli stivali, e si capisce subito su che tipo di asfalto si è....generalmente te ne accorgi anche senza saggiare :-)) ma questo per regolare la mia velocità più che per capire come frenare
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La terra non ama coloro che ignorano i piaceri terreni. Grigorij Efimovic
Il controllo di trazione su una moto,mi sembra un tantino inutile..non paragonabile all'utilita' dell'abs.
Ok allora ti presto il mio KR e tu ci esci per andare a lavoro il mattino alle 06 con meno 5 e la strada piena di antigelo , ovviamente disattiviamo il controllo di trazione e poi mi dici se non ti sdrai.
Per quanto riguarda l'abs non l'ho mai avuto prima ed ho sempre usato la moto d'inverno senza cadere, per paradosso ora che ho la moto con tutto ho sospeso l'assicurazione (per motivi di lavoro) , non nego pero' che con il telelever qualche volta il bloccaggio dell' anteriore mi e' capitato ma basta essere pronti a lasciare un attimo la leva.
posso darti una serie di consigli tecnici altamente meditati e ingegneristicamente sofisticati. Il primo e' il seguente:
freno come ho sempre frenato, cercando di stare in piedi, se non ci riesco cado.
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Quoto Brontolo.....anche perchè non ho abs sulla moto.....
In condizioni difficili usatelo il posteriore .....meglio controllare una derapata che una chiusura di sterzo :-)) anzi ..... più si fa brutto e più sposto la frenata al posteriore.
Attenzione a dare questi consigli...il freno posteriore è un fatto soggettivo...dipende dalla moto...ad esempio quella che ho io (XJR 1300) tende a bloccarsi facilmente...recentemente ho appena sfiorato il posteriore sul bagnato e ho attraversato la curva trasversalmente (starda libera)...una derapata controllata di almeno 10 metri.
Ripeto, il bloccaggio del posteriore può dipendere anche dal tipo di moto.
Comunque consiglierei anche l'utilizzo del freno motore...ma attenzione che si può andare in derapata anche con quello.
non mi sembra una genialata... se erano condizioni di merda lo scopri da disteso? io per saggiare, se ho il dubbio sia brutta, faccio strisciare appena la suola per terra, a seconda dell'attrito che senti si capisce il grado di.....scivolevolezza.
concordo...lo faccio anche io...
Una cosa che sento ripetere in modo quasi ossessivo e sta inevitabilità delle frenate da panico in città ...ma distanza di sicurezza, calma e consapevolezza dei propri limiti no eh?...vedo certi motociclisti che vanno in mezzo al traffico come pazzi...magari non gli succede nulla, ma al minimo ostacolo imprevisto il botto è assicurato...allora si comprende il discorso del panico
Su questa cosa del panic stop si scrive di tutto, e mi pare che molti ancora non abbiano chiaro che cos'è.
Se io vado forte e poi sono costretto a fare una frenata al limite, NON è un panic stop.
se invece vado tranquillo e quando non me l'aspetto mi passa un gatto fra le ruote e di colpo tiro il freno, questo è un panic stop.
Non c'è correlazione con la velocità, anzi, se vai veloce sei preparato a frenare e ben poco di può stupire.
Il panic stop è quella situazione in cui freni all'improvviso e istintivamente per qualche cosa di totalmente imprevedibile, e non sei tu che comandi la frenata, bensì le dita che strizzano automaticamente la leva.
Una cosa del genere:
Quindi le raccomandazioni di andare piano sono totalmente inutili: se vi capita una cosa del genere, cascate anche a 30 km/h, se non la sapete gestire e/o non avete l'ABS.
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Claudio Angeletti
L'arte della sicurezza in moto
BMW S1000RR 2025 in arrivo - Silence S01+ 2022
Forse nel caso del video neanche l'ABS avrebbe evitato la caduta, moto molto inclinata.
Comunque devo dire che anche io utilizzo il sistema suola sull'asfalto... e mi regolo abbastanza bene, si può utilizzare anche il freno posteriore, ma a volte quando si è in gruppo uno dietro l'altro fare prove di frenata lo ritengo rischioso.
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R1200GS superblack 2012
Vespa GTS 300
Ogni parola ha conseguenze. Ogni silenzio anche.
Quindi le raccomandazioni di andare piano sono totalmente inutili: se vi capita una cosa del genere, cascate anche a 30 km/h, se non la sapete gestire e/o non avete l'ABS.
...ora ho capito...vabbè...allora io faccio parte della categoria di quelli che sa gestire queste emergenze...e infatti non sono mai caduto per il cd "panic stop"...e non ho mai avuto l'abs
Dopo tanti anni con la "Frenata integrale Guzzi" secondo me il miglior sistema mai usato per una moto, specie le Guzzi che in frenata si accucciano avanti e dietro, quando presi una moto normale, mi ero disabituato ad usare il freno posteriore.
Poi, dopo che un camper non mi ha dato la precedenza, quello si che è stato un panic stop, ho ricominciato ad usarlo.
Serve, altroche che serve. Solo i piloti della motogp non lo usano, ma lì sono altre potenze frenanti e altri freni.
Stabilizza la moto, rallenta l'affondamento della forcella e frena pure, poco ma frena.
Da un anno a questa parte, grazie a QdE e Wotan in particolare, ho pure iniziato ad usarlo per la sua funzione principale, stringere le traiettorie.
Con le mie precedenti moto, tutte con un gran freno motore, non mi era mai servito, con l'800GS è quasi indispensabile.
Visto che qui si tratta di come si agisca senza ABS e non di quanto sia indispensabile Sant’ABS penso di poter dire la mia, dopo 45 anni e circa 700.000 Km di guida di moto senza ABS.
Cominciamo parlando di “panic stop”. Quello che distingue un “panic stop” da un “controlled stop” è la parola “panic”. Con “panico” si definisce uno stato nel quale il cervello individua una condizione incontrollabile ed agisce in modo impulsivo e scoordinato. Il panico è determinato quindi dalla non preparazione del cervello ad affrontare una determinata situazione. Esempio: prendiamo una persona comune, gli mettiamo sulla schiena un paracadute e la gettiamo fuori da un aereo. Verrà (quasi) certamente colta dal panico. Prendiamo un paracadutiste ed eseguiamo la stessa procedura e lui si divertirà un sacco. Quindi il panico è solo figlio dell’inesperienza. Maggiore è l’esperienza e minori sono le probabilità che uno venga colto dal panico.
Ora spiego come funziona il mio “personale” ABS biologico e perché penso che sia estremamente sicuro e certo più affidabile di quello elettronico (una apparecchiatura “sicura” deve evitare le situazioni di pericolo anche in caso di guasto, una apparecchiatura “affidabile” deve guastarsi poco).
Il mio ABS biologico, in caso di “panic stop”, attiva due tipi di “panic”, uno è il terrore per l’ostacolo che si avvicina ed uno è il terrore per il freno che venga strizzato troppo. Anni ed anni di fuoristrada mi hanno insegnato che meno si strizzano i freni e più si rimane in piedi quindi quando agisco sui freni ho sempre un sacro timore che la ruota si blocchi. Per questa ragione è estremamente difficile che mi faccia prendere dal panico e strizzi in modo inconsulto perché una parte di quel panico me lo impedisce. Ho sperimentato direttamente questo meccanismo quando, sotto la pioggia, il conducente dell’auto che mi precedeva, sorpassando un camion, si è spaventato ed ha inchiodato. Ricordo la duplice strizza dell’auto che frenava inaspettatamente e la strizza di dover agire potentemente sui freni. Ha funzionato e sono qui che ve la racconto. Fosse successo ad un devoto di Sant’ABS sarebbe ora qui ad accendere ceri ed a sostenere che senza ABS si sarebbe senz’altro ammazzato.
Per quanto sopra però, non potrei mai fare una gara di frenata sul bagnato con una moto ABS munita perché la mia sacra strizza a frenare sul bagnato mi impedisce di effettuare una frenata più brusca di quanto non sia strettamente necessario.
Quanto sopra vale ovviamente esclusivamente per me, e per la mia esperienza, e non può essere applicato a tutti. Quanto segue invece mi sento di consigliarlo a tutti.
Contrariamente ai più che sostengono che sul bagnato riducono molto la loro andatura e moltiplicano (eccessivamente) la prudenza io faccio il contrario.
Un tempo avevo un sacro terrore del bagnato. Percorrevo le curve quasi in verticale ed ero terrorizzato a dover toccare i freni. Poi un giorno ho cominciato a pensare che, in fondo, se con un’auto sul bagnato si riduce “un po’” l’andatura non era logico che in moto la si riducesse ad un terzo di quella normale, così ho cominciato a fare esperimenti. Ricordo che un giorno, sotto la pioggia, in rettilineo, ho cominciato a fare cambi di marcia bruschi, senza cercare di essere delicato come al solito. Nessuna reazione della moto. Allora ho cominciato a provare a piegare un po’ di più cercando di mantenere sempre una guida morbida. Nessuna scomposizione della moto. Allora ho provato a passare su un tombino. La moto ha scivolato sul tombino ma tornata sull’asfalto ha smesso di scivolare, questo è un segno che l’asfalto tiene molto bene. Mi sono trovato di sera, sotto la pioggia, in curva su una striscia di brecciolino. La ruota ha scivolato ma arrivata sull’asfalto ha ripreso aderenza. Toh! Ma allora le ruote sul bagnato tengono veramente! Allora ho cominciato a provare a tenere sul bagnato un’andatura più spigliata, con frenate ed accelerate brusche, andatura da traffico. Nessuna scomposizione. In pratica il cervello ha preso il sopravvento sull’istinto e la guida è diventata più “cosciente” e meno impulsiva. Devo dire che usavo la moto tutti i giorni, in tutte le stagioni, con qualunque tempo, per andare al lavoro. Tutto questo è servito a far sì che la mia fiducia nel mezzo sia aumentata enormemente con due risultati eclatanti:
1) ora mi diverto come un bambino anche quando piove. Spesso nei giorni di pioggia mi ficco su l’antipioggia e vado a fare un giro. Recentemente mi sono anche divertito a sverniciare brutalmente su una strada di montagna sul bagnato due che non volevano essere superati. Poiché abito in campagna mi diverto anche a girare sul bagnato su strade sporche e con foglie.
2) La mia soglia di “panic” si è alzata enormemente perché ora sono confidente di poter eseguire delle frenate anche potenti sul bagnato
Attenzione: sul bagnato bisogna saper riconoscere il tipo di asfalto, molto più che sull’asciutto.
Per quelli che dicono: “e se ti esce un’auto davanti a due metri?”
Mi è successo alcuni anni fa. Un’auto è sbucata da una strada privata, invisibile, da dietro ad un furgone. Ero nel traffico, circa 50 Km/h. In questi casi neppure tento di frenare ma cerco di scartare intanto non c’è neppure il tempo per rilasciare la mano dall’acceleratore, distendere le dita, afferrare la leva del freno e strizzare. Il piede invece è già pronto sulla leva e schiaccia subito. Due metri di strisciata con la ruota posteriore, a 50 Km/h (13.8 m/sec) sono 15 centesimi di secondo. Una frenata integrale anteriore e posteriore sulla leva del freno posteriore forse avrebbe potuto farmi urtare ad una velocità inferiore di qualche Km/h ma il solo Sant’ABS non sarebbe servito a nulla. Comunque sono riuscito ad urtare di striscio il paraurti con un cilindro ma questo mi ha fatto deviare la traiettoria e volare sulla corsia opposta, dove per fortuna non arrivava nessuno, altrimenti non sarei più qui a tediarvi con questi post e ad insinuarvi dubbi sulla effettiva indispensabilità per tutti di Sant’ABS.