Quote:
Originariamente inviata da Berghemrrader
Non é semplicemente una questione di comodo (ti fermi quando ti pare, viaggi come vuoi) ma é proprio lo stare da soli che ti appaga, tu e la tua moto e basta.
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Non avrei potuto sintetizzare meglio la mia concezione del giro "asociale"....

Soprattutto si può scegliere quando rallentare o addirittura fermarsi per godere di un panorama o cercare un ristorantino tipico o un albergo curato oppure semplicemente perché si vuole sedere in una panchina a pensare agli affari propri.
Se poi uno si ritrova in compagnia di gente che:
1) non ha altra concezione del girare in moto che cercare di percorrere il tragitto dal punto A al punto B nel minor tempo possibile come se sul passo di turno ci fosse la miss con la coppa dell'imbecille (...e la vincono sempre);
2) si ferma ogni due per tre perché ha raggiunto il limite massimo di astinenza da fumo, scena che quindi si ripete spesso se si sta facendo un girello lungo;
3) quando si fa una sosta particolarmente interessante non vede l'ora di ripartire e smania senza ritegno infastidendo notevolmente gli sventurati compagni di viaggio che si stanno godendo il momento senza problemi;
4) non fa altro che dire peste e corna del posto che si sta visitando elencandone i motivi quando gli altri non fanno altro che parlarne bene;
5) ricevono o fanno chiamate in continuazione al cellulare e fermano il gruppo per rispondere quando con pochi euro (in confronto al valore della moto che hanno) potrebbero comprarsi un bel vivavoce da casco e non rompere le scatole al gruppo con le continue fermate.
...allora uno non può fare altro che pensare che tutto quanto elencato qui sopra è eliminato se si è "in solitaria".
Girare in gruppo è bello ma da soli non ha prezzo.