La grande riuscita del motore boxer sta nel suo progetto iniziale, cioè fare un motore che si porti dietro un mezzo a bassa velocità senza "cedere" a prescindere dalla cavalleria in quanto si predilige la coppia. Lasciamo perdere i particolari comunque fondamentali come il tipo d'olio o il radiatore dell'olio stesso ma guardiamo il volume interno in aria del carter in rapporto al volume di olio contenuto, tanto per capirsi meglio il famigerato livello dalla finestrella, se ne metti meno non va bene ma anche se ne metti di più perchè i pistoni si muovono all'unisono allontanandosi dal centro e rientrando verso l'interno sincronizzati. Ebbene i progettisti hanno lasciato un volume di aria tale che anche se compressa dai movimenti dei due pistoni che rientrano l'aria aumenta di pochissimo la sua pressione interna e si sa che se comprimo l'aria creo il calore, mentre quando i pistoni si lanciano verso l'esterno, nel carter si crea una fortissima depressione inferiore addirittura alla pressione atmosferica esterna e si sa che decomprimendo un gas questo tende a raffreddarsi. tutto ciò non mette in crisi i vari "punti di tenuta" con l'esterno, contenendo l'innalzamento del calore nel carter aiutato poi dal radiatore esterno dell'olio. Si sa che le teste bruciano a temperature altissime ma non è li che preoccupa il calore, in quanto smaltire centinaia di gradi e avere nell'aria venti gradi in più o un meno gli fa un baffo! Bravi gli ingegneri della BMW che hanno avuto per le mani da "ricamare" su di un progetto eccezionale dal punto di vista termodinamico.
Un confronto italiano potrebbe essere il buon progetto di Taglioni sulla testata desmodromica della Ducati di tanti anni fa ..... poi gli ingegneri ci hanno "ricamato sopra" e ora c'è la Ducati GP che è la più veloce sul dritto!
Scusate la lunghezza ma non è facile spiegare il tutto in meno parole!
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