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Originariamente inviata da Ducati 1961
L'idea del pilota collaudatore e' romantica ma ormai anacronistica . Anche Rossi se non avesse Burgess ed il suo team non saprebbe che pesci pigliare nel regolare la moto . Un pilota deve dare del gas non fare il meccanico ed il progettista .
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Sono d'accordo....anacronistica...ma reale e, secondo me, efficace.
Il problema non è avere o non Burgess.
Il vero problema è sapere cosa dirgli e la differenza è tutta lì.
Quando Rossi ha cominciato a correre per Yamaha, chi è che ha guidato lo sviluppo indicandone le linee progettuali da seguire e che hanno poi portato la Yamaha ad essere la moto migliore in motogp l'anno successivo?
Burgess?
Non credo, avrebbero ingaggiato solo lui risparmiando una barca di soldi.
Mi vengono in mente solo 2 piloti in grado di offrire questo valore aggiunto e, a parte Rossi, l'altro direi Schumacher che, guarda caso, è arrivato in Ferrari che non si vinceva da una vita, e l'ha portata ad essere di nuovo vincente come migliore macchina del circus F1.
Di certo non si è messo con cacciavite, martello e pinza in mano ma ha saputo spiegare e guidare i tecnici Ferrari a migliorare la macchina dove aveva capito essere deficitaria.
Si è campato di rendita fino all'anno successivo e poi sanno tutti come è andata e stà andando.
Rossi è l'unico a poter fare questa cosa in MotoGP e l'unico rammarico che ho è essere cosciente che forse è l'ultimo.
Non ricordo di aver mai visto Rossi tirare i calci alla sua moto nè avere "mal di pancia" e questo, imho lo rende unico e quindi irripetibile con buona pace di chi sforna eredi a destra e manca.