Oggi mi e' arrivata una lettera dai gendarmi svizzeri dove mi invitano a compilare un questionario (e poi a reinviarglielo) per sapere che lavoro faccio, se vado in Svizzera per lavoro, quante volte all' anno mi reco in Svizzera ecc.; tutto cio', mi spiegano, serve al giudice per stabilire per quanti mesi mi viene sospesa la patente. Ovviamente non possono venire in Italia a prendermela, ma se vengo beccato nel periodo di sospensione a guidare in Svizzera immagino me la portino via. Detto questo, le foto che i carabinieri mi hanno mostrato erano ovviamente prese da dietro e da davanti. Gli svizzeri hanno chiesto una rogatoria internazionale per stabilire chi era alla guida e quindi fargli pagare la sanzione. Se non mi fossi riconosciuto avrebbero perseguito in solido il proprietario della moto, quindi comunque io. Ho superato i limiti di 32 km/h (37 meno 5 di tolleranza) e quindi mi aspetto una salatissima multa; anche perche', oltre alla sanzione amministrativa vi e' un procedimento penale che si conclude con un periodo di detenzione piu' o meno ampio. Ovviamente non mi vengono a prendere in Italia, e allora i giorni di detenzione vengono commutati in soldoni, pare 100 chf per ogni giorno di detenzione. Ho chiesto lumi a voi, perche' mi suonava strano che passati 2 mesi e mezzo dalla convocazione dai carabinieri non avessi ricevuto alcunche' e avevo il dubbio che se fossi passato dalla Svizzera potesse succedermi qualcosa. Ora reinviero' cio' che mi hanno chiesto e aspettero'; loro inviano tutto con la posta ordinaria e penso che possa succedere che quando arriva in Italia vada persa. Mi e' successo di inviare della posta in Svizzera ma non e' mai arrivata, se non dopo avere fatto una raccomandata con ricevuta. Comunque, mi girano i maroni, perche', in 40 anni di onorato servizio come motociclista non ho mai preso un velox, nonostante faccia una media di 25.000 km/anno. La multa l' ho presa scendendo dallo julierpass in direzione Silvaplana e quando avro' piu' notizie vi terro' aggiornati. Grazie del conforto morale (ben accetto comunque anche il conforto pecuniario....).
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