Decido di andare anche a selinunte, già che ci sono, e il cielo è nerissimo, pioggia assicurata. Macché. Passo incredibilmente sotto a sto cielo, da me se ci sono un paio di nuvole bianche, non necessariamente sopra la mia testa, comincia già a piovere, qui si è fatto buio che sembra di entrare all'inferno ma non gira una goccia d'acqua.
Selinunte e' molto vasta, scarpino per bene per vederla tutta, ci sarebbero anche dei veicoli elettrici ma non esiste proprio. Il sito si articola in due principali zone, piuttosto distanti, più che altro perché ci entro che sono le 15.30 e il sito chiude gli ingressi alle 16 e le uscite alle 17, la vista poi, che dal sito spazia sul mare del sud è fantastica anche se siamo in gennaio ! gran foto al tramonto :-)
al ritorno alla moto prima mi si rompe il portachiavi del gambero, attaccato alla chiave di accensione, poi mi si spezza la chiave del lucchetto del casco all'interno della serratura, per fortuna fuoriesce quel tanto che basta per toglierla con una pinza. Non lo so ma secondo me tra sale e salsedine.. Ritorno a cefalu e sono 200 km ,azz pensavo meno.
04/01
oggi si va nell'estremo ovest, avevo il pallino di vedere Erice e oggi ci voglio arrivare. Saluto così il gestore del residence e mi avvio verso Palermo. Avevo notato, ieri, che l'autostrada a Palermo diventa statale a due corsie, e ci sono anche gli autovelox. La gente guida ordinata e lentamente, e questo è il segnale che dentro ai casotti gli autovelox li mettono per davvero, per cui mi adeguo. Esco per salire a Monreale a vedere il duomo, parcheggio in centro e entro proprio durante la funzione domenicale, per cui due foto e via, rispettando la sacralità del momento. Il panorama su Palermo è degno di essere immortalato, e riparto sereno. Una cosa che volevo fare assolutamente è fermarmi alle steli commemorative della strage di Capaci, e infatti eccole, sull'autostrada, maestose a ricordare questo triste episodio. Riparto pieno di pensieri e procedo per un bel tratto a 70 km/h, pensando ai tanti eroi che senza pubblicità svolgono un compito dove veramente ci vuole del coraggio.
Arrivo comunque presto a Trapani, trovo da dormire scarico la moto e mi dirigo subito a Erice, posta sul cocuzzolo di una montagnola che domina la città. Almeno penso che sia lì, perché la cima della montagna non la vedo proprio, è immersa nella nebbia, mentre a trapani c'è un gran sole. La salita è gradevolissima, panorami dappertutto, ma a metà strada si offusca tutto e arrivo a Erice che sembra di essere a Pozzuolo Martesana, nebbione e freddo. La cittadella è carinissima, coi suoi viottoli, in centro ci sono pure delle casette di legno che vendono prodotti locali di ogni tipo, stile mercatini di natale dolomitici; decido di fermarmi da Maria Grammatico, che secondo la lonely è la miglior pasticceria di tutta la Sicilia. Mi fermo invece a quella a fianco, che a occhio mi piace di più. La signora alla cassa vede la lonely e me la chiede, deve vedere una cosa... consumo una bella cioccolata e una fetta di genovese alla nutella, dopodichè la signora mi chiama e massacra senza pietà la vicina, rea di aver sfruttato una scrittrice per farsi una fama che in realtà non è meritata. Boh, non so, sicuramente la genovese alla nutella che mi sono mangiato era ottima.
Pronti via, domani si torna, per cui non mi fermo e sfrutto anche le poche ore che ho ancora a disposizione, procedo sparato fino a Marsala, che ha un centro veramente stupendo e vivo, e la cattedrale e il palazzo 7 aprile, che si affacciano sulla stessa piazza, sono proprio belli. Paglietta, mms con foto, ad un amico per chiedergli di indovinare dove sono, e bon, si rientra, e stasera voglio il cuscus, tipico piatto trapanese. Come trapanese? Ma non era africano? Be in effetti da trapani a tunisi non credo ci siano più di una decina di ore di nave...
Ed eccomi arrivato al cinque di gennaio, il giorno in cui voglio tentare di arrivare a casa da qui. Se non ce la faccio mi fermo da qualche parte. Tanto perchè non ci deve essere fretta, sveglia alle 8 e colazione praticamente sul mare con una 15na di gradi e leggera brezza, poi via, la sicilia scorre veloce sotto le ruote e trovo però un bel traffico di rientro sulle due corsie che incanalano al traghetto. Verso le 13 sono a villa san giovanni, e parto alla grandissima verso nord. Sole e freddo, ma dopo un centinaio di chilometri comincio a salire verso le mitiche montagne calabre, e infatti si copre tutto e in una decina di km la temperatura scende e comincia a nevicare. Ma non rimane giù niente! Rallento ma proseguo. Il casino dura una mezz'oretta, zona Cosenza, poi tempo bello anche se molto freddo e strada a volte ghiacciata. Arrivo a Salerno col buio, appena dopo il tramonto e a quel punto mi fermo una buona mezz'ora a rifiatare e smangiucchiare qualcosa, ho già fatto 800 km e, soprattutto, mi manca molto lo spoilerino touratech. Da qui in avanti, c'è poco da dire, tutta autostrada fredda fino a casa, arrivo a mezzanotte. Ho ancora un giorno di ferie, la befana, ottimo, domani quando a correggio ci saranno 500 moto a far festa io sarò al lavaggio a togliere il sale dalla moto, che è piena fin dentro alle mutande. Bè, però se mi fermavo un giorno in più potevo visitare la valle dei templi, ad Agrigento, che invece ho saltato, o la città di Palermo, che è piena di roba da vedere. Perfetto, ecco la scusa per ritornare

