Ciao Alfonso, secondo me di gente che avrebbe il coraggio di fare questi viaggi ce n'è, e anche ben più preparate di me, anche perché io non sono certo un superpilota e il coraggio serve solo per decidere di partire, poi si trasforma in avventura e anche se poi non va come previsto questi viaggi si lasciano sempre dietro qualcosa di bello.
Io viaggio da solo per scelta (questi tipi di viaggi). Al di là del rischio sicuramente viaggiare da solo mi toglie qualcosa, confrontarmi on the road con uno o più amici mi arricchirebbe, ma quello che mi dà è moltissimo. La libertà di cambiare programma in serenità e all'ultimo momento, di fermarmi dove mi pare, di farmi coinvolgere in situazioni impreviste, non ho paura di questo, il mondo non è tutto malvagità e ipocrisia.
In italia, nella mia vita di tutti i giorni, sono diventato sospettoso, e forse ho le mie buone ragioni. Là, alla fine, sei nella mani di chi incontri, non puoi vivere chiuso in un casco per 25 giorni, ti scopri più socievole, prima per necessità, poi perché ti piace.
Poi è vero che durante il viaggio sono pieno di angosce, preoccupazioni, e le racconto nei miei scritti, ma quello che ne traspare è solo una piccola parte di quello che respiro momento dopo momento
Insomma, adesso non voglio rompere le palle a tutti con le mie filastrocche, diciamo che per me è un bel tagliando. Se fossi in compagnia, sarebbe completamente diverso
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