Il discorso sarebbe molto lungo.
In sintesi: per ognuno degli oltre 300 incroci controllati esiste un dispositivo che interviene attivamente sulle fasi semaforiche, allungandole per le direzioni da cui arrivano più veicoli.
Nel caso di mezzi pubblici su rotaia, l'arrivo di un mezzo "pesa" quanto un certo numero di veicoli.
Il numero di veicoli in coda da ogni direzione è rilevato con circa 3000 dispositivi detti "spire" annegati nell'asfalto delle corsie all'uscita dagli incroci. Le spire contano i veicoli e la loro velocità (non a fini sanzionatori, la rilevazione è troppo grossolana).
L'arrivo dei mezzi pubblici è rilevato dalla posizione gps che i mezzi stessi inviano al centro di controllo a intervalli fissi (20 secondi) o all'apertura delle porte alle fermate.
Tutto questo è collegato poi ad un sistema "supervisore del traffico" che rileva anche informazioni dai varchi elettronici, dai sensori velox eccetera, e che utilizza algoritmi di previsione sul traffico per visualizzare in automatico messaggi sui panneli luminosi e sui siti web. Ma questa è un'altra storia.
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