Il quarantenne marchigiano è completamente innocente e ricorrerà presso le autorità competenti per vedersi restituito il proprio titolo di guida.
In realtà non era lui a condurre il mezzo, ma una persona della quale il medesimo non conosce il cognome, ma solo il nome: Mario.
La moto gli è stata restituita solo nella piazzola dietro la curva che precedeva il posto di blocco.
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