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Originariamente inviata da Youzanuvole
Enrico, è vero. Però l'approccio è identico: ducati vendeva millemila monster ai ventenni di allora grazie al brand "996"
Aprilia vende millemila motorini ai ragazzini grazie al brand RSV.
Tutto qua, non voleva essere un ragionamento qualitativo
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Invece il ragionamento ha una base anche qualitativa: il Monster era una moto iconica in sé, non aveva bisogno del traino della top di gamma. Casomai con la 996 e la 916 prima si vendevano le 748: quelle sí che erano "vorrei ma non posso", e te lo dico per averne avuta una, cambiata con una SS due valvole dopo meno di un anno.
Ducati in quel momento, non chiedermi come, ha avuto la forza di dare una connotazione fortemente passionale ad ognuna delle sue moto: dal Monster alla Quattrovalvole, alla SS, fino alla Cagiva Elefant, chi comprava una Ducati la sceglieva non solo in base al portafoglio ma anche a preferenze personali.
Che poi ci fosse un certo traino dato dalle vittorie in pista è probabile, ma a questo punto non mi spiego come Ducati oggi continui a vendere senza vincere da anni, mentre Aprilia vince e non vende.
Io sospetto che ci sia stato, fra la fine degli Anni Ottanta e l'inizio dei Novanta, un momento in cui Aprilia avrebbe avuto la possibilità di guadagnare prestigio dalla proprie vittorie, ma qualcosa è andato storto. Io suppongo sia stato un grosso problema il lancio della prima RSV1000: oltre ad essere tutt'altro che bella da vedere, se ben ricordo non ebbe molta fortuna sportiva. Il termine di paragone, anche commerciale, era tanto per cambiare una Ducati all'apice della popolarità data dai successi sportivi; tra una moto bellissima da vedere, che vince in pista e ha una storia importante e ben valorizzata alle sue spalle e una bruttina, poco competitiva e prodotta da una Casa in cerca della prima affermazione importante... chi avrebbe scelto la seconda?

Ecco, secondo me da quel punto in poi la frittata era fatta...