Quellidellelica Forum BMW moto  il più grande forum italiano non ufficiale  

Vai indietro   Quellidellelica Forum BMW moto il più grande forum italiano non ufficiale > Vivere la Moto > Quelli che amano guardare il Panorama

Quelli che amano guardare il Panorama In questo forum si parla di MOTOTURISMO è dedicato a chi ama viaggiare e macinare km su km per visitare il mondo


Share This Forum!  
  
Rispondi
 
Strumenti della discussione Modalità di visualizzazione
Vecchio 31-12-2013, 15:46   #1
GS3NO
Mukkista doc
 
L'avatar di GS3NO
 
Registrato dal: 27 Apr 2010
ubicazione: Verona
Messaggi: 3.113
predefinito

@Claudio Piccolo.
hai postato qualcosa di grande valore.
__________________
Un viaggio raccontato diventa la bussola per altri viaggiatori
GS3NO non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 31-12-2013, 19:21   #2
Claudio Piccolo
Carta Argento doc
 
L'avatar di Claudio Piccolo
 
Registrato dal: 12 Jan 2009
ubicazione: Vicenza
Messaggi: 34.338
predefinito

Quote:
Originariamente inviata da GS3NO Visualizza il messaggio
@Claudio Piccolo.
hai postato qualcosa di grande valore.


in questa lettera,come in tante altre, c'è di incredibile che non si trova rabbia, odio, rancore per chi li mandava a morire a strati uno sull'altro ma solo una pacata rassegnazione e spesso anche l'orgoglio di fare qualcosa di giusto nel servire la patria. Valori che, direi, sono diventati per noi così remoti da sembrarci irreali.

Altre due toccanti testimonianze.


La guerra dalla parte del fronte: uomini in trincea

Il conflitto mondiale fu la prima guerra tecnologica di massa; da molti storici viene definita una frattura nel corso della storia, quasi una sorta di spartiacque del mondo contemporaneo. Ciò vale non solo per le sue conseguenze in campo politico o sociale, ma anche per l'esperienza personale di milioni di uomini che la vissero come un evento angoscioso, intensamente drammatico, non riconducibile a esperienze analoghe del passato. Il potere distruttivo delle nuove armi, come 1’artiglieria il cui rombo echeggiava di continuo in modo assordante, lo scoppio delle mine che squarciavano la terra seppellendo intere compagnie, l'immobilità dell' attesa nelle trincee con la paura d'essere falciati dalle mitragliatrici nemiche suscitarono l'impressione di immensi cataclismi di fronte ai quali l’uomo si sente impotente.
Le lettere dei soldati dal fronte sono un eloquente testimonianza di questa esperienza. Il bisogno di raccontare supera spesso il timore di allarmare le famiglie e fa vincere la fatica dello scrivere che non era certo una pratica comune per questi soldati‑contadini per lo più ancora analfabeti.


Lettera di G. Molinari
alla moglie, agosto 1916


«Ma fra di me tengo una cosa che non mi dimenticherò più: giorni indietro proprio a me e sei dei miei compagni mie toccato andare a fucilare uno della nostra compagnia; devi sapere che cuesto cui cuando eravamo sul Podigara, si era lontanato dalla compagnia due volte proprio in cuci giorni che bisognava avansare, poverino si vede che non aveva proprio coraggio, e per cuesto a avuto la fucilazione al petto; lanno fatto sedere su di una pietra e la è bisognato spararci per forsa perché dietro di noi cera la mitragliatrice, e poi siè comandati non bisogna rifiutarsi, ma per questo io son molto dispiaciuto ben che ne ò visti tanti di morti, ma così mi ha fatto senso e letà di 34 anni... bisogna anche esere asasini».

Lettera del caporale francese Henry Floch
alla moglie(1917)

Mia cara Lucia,
Quando questa lettera ti sarà pervenuta, io sarò morto fucilato.
Ecco perché:
Il 27 novembre, verso le 5 di sera, dopo due ore di violento bombardamento, in una trincea della prima linea, mentre stavamo finendo la nostra zuppa, dei tedeschi sono penetrati nella trincea e mi hanno fatto prigioniero con due miei compagni.
Io sono riuscito ad approfittare di un momento di rissa e di disordine per scappare dalle mani dei tedeschi.
Ho poi seguito i miei compagni e ho raggiunto le nostre linee. A causa di ciò, sono stato accusato di abbandono del posto in presenza di nemici.
Siamo passati in ventiquattro davanti al Consiglio di Guerra. Sei sono stati condannati a morte, tra questi sei ci sono io. Non sono più colpevole degli altri, ma c’è bisogno di un esempio.
Il mio portafogli ti arriverà con quello che c’è dentro.
Ti devo fare i miei ultimi saluti in fretta, con le lacrime agli occhi, l’anima in pena. Io ti domando umilmente in ginocchio perdono per tutta la tristezza che ti causerò e per l’imbarazzo nel quale ti metterò….
Mia piccola Lucia, ancora una volta, scusa.
Mi confesserò all’istante e spero di rivederti in un mondo migliore.
Muoio innocente del crimine di abbandono del posto che mi è imputato. Se invece di scappare fossi rimasto prigioniero dei tedeschi, avrei avuto la vita salva. E’ il destino.
Il mio ultimo pensiero è a te, fino alla fine.
Henry Floch
__________________
Zundapp GS125
NuovoFalcone500Militare il Nonno
XT600 la Fedele
R100RT Contessa-R1150RT la Nimitz

Ultima modifica di Claudio Piccolo; 31-12-2013 a 19:33
Claudio Piccolo non è in linea   Rispondi quotando
Rispondi


Regole d'invio
Non puoi inserire discussioni
Non puoi inserire repliche
Non puoi inserire allegati
Non puoi modificare i tuoi messaggi

BB code è attivo
Le smilie sono attive
Il codice IMG è attivo
il codice HTML è disattivato

Salto del forum


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 07:51.

noleggio HP ducati

Powered by vBulletin versione 3.8.4
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it
www.quellidellelica.com ©