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Originariamente inviata da xr2002
Ah ma basta essere convinti delle proprie scelte ed il mondo ti sorride, un viaggio lo intendo come intermezzo lavorativo, dopo "7 anni in Tibet" hanno fatto "5 anni in DR"... Probabilmente le coppie giapponesi, o solamente alcune donne giapponesi, sono molto diverse dalle occidentali. O semplicemente non hanno niente da perdere, sono tutte persone che invidio, io se non pianifico non parto tranquillo, sono malfidente per natura 
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Appunto, questione di scelte; c'è chi vive per il lavoro e chi lavora per vivere.
C'è chi si sente soddisfatto percorrendo mille mila km in due settimane, con 3000 hp sotto al deretano senza minimamente pensare di uscire dall'Europa per paura degli "alieni", e chi decide che non sia il caso di vivere una vita da "criceto", con tutte le conseguenze del caso; questione di scelte, appunto.
La pianificazione può funzionare in Europa, dove con un click puoi prenotare tutti gli albeghi che vuoi, raggiungendoli facilmente grazie alla rete viaria veloce e alle distanze contenute.
Ma poniamo il caso che uno abbia, o decida di avere, sei mesi perchè vuole raggiungere, che sò, l'Australia; credi che sia possibile pianificare tutto a tavolino ancora prima di muovere le ruote? intendo dire, tutti i pernottamenti prestabiliti, gli ingressi nei vari paesi a date precise, i tempi di percorrenza delle varie tappe, cosa vedere e cosa evitare, quando fermarsi per le inderogabili necessità fisiologiche, ecc. Francamente lo ritengo sovrumano, annichilente e malcelatamente divinatorio, facoltà che latita alquanto nell'essere umano.
Il mezzo: mi stupisco che vi stupiate perchè i due nippo, ma non solo loro, girano con due "piccole" mono. Fuori dall'Europa i tempi di percorrenza tendono a dilatarsi per le condizioni delle strade, non sempre ottimali. Ne consegue che le velocità medie si abbassano considerevolmente, rendendo supreflua la mandria di cavalli che i più si ritrovano solitamente sotto al sedere; per viaggiare non serve la potenza, serve la costanza.