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Originariamente inviata da Claudio Piccolo
sarà che sto invecchiando, ma tiro fuori la moto dal box con sempre più la consapevolezza che sto mettendomi a fare una cosa rischiosa....
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l'anno scorso salendo verso lo Stelvio venimmo bloccati da una colonna di mezzi.
Al centro di un tornante l'elicottero del 118, e poco più in là un lenzuolo che ricopriva un giovane corpo.
Da allora mi chiedo cosa ci faccio in moto.
Rischio la mia vita.
Consapevole di questo.
Perché se non lo capiamo che alla guida di un auto o di una moto mettiamo a repentaglio la nostra vita e quella di tante altre persone, non ne veniamo fuori.
Con l'aggravante che in moto le probabilità di morire sono elevatissime.
Io continuo a ripetere instancabilmente, che in Italia siamo in troppi.
Troppe persone, troppi abitanti, troppi turisti, troppi e basta, per un territorio che sembra fatto apposta per renderci la vita complicata, eppure tanto bello.
Diciamo che se fossimo al massimo 40 milioni, saremmo già sulla buona strada.
Ritornando ai fatti descritti da Claudio, bisogna anche capire che l'auto davanti, spaventata dal sorpasso di un'auto che viaggiava in senso contrario, ha frenato di colpo, una frenata energica e improvvisa, violenta ed inutile.
Il motociclista per cercare di evitarla, si è portato a centro strada, ma non abbastanza. Ha sfiorato e poi toccato l'auto che lo precedeva, e l'impatto ha sbalzato la fidanzata addosso ad un muro, e lui è finito in mezzo alla strada, travolto dall'auto che aveva compiuto il sorpasso azzardato.
Che riposino in pace.