Giro di moto rubate e nascoste al Gabbro
Pezzi di mezzi nascosti fra le frasche nei boschi sopra Livorno: per la polizia la nostra città è al centro di un giro di ricettazione e vendita di moto all’estero.
Un giro di moto rubate, smontate e poi portate all'est Europa per essere rivendute. È stato scoperto dalla polizia ieri mattina, mercoledì: base operativa dei malviventi sono le colline del Gabbro. E dalle indagini emerge anche che le moto ritrovate ieri sono collegate allo stesso giro già scoperto ad aprile alla Scopaia. La storia inizia quando intorno alle 11 al commissariato di Rosignano si presenta un 46enne residente in Inghilterra per denunciare il furto della sua moto Ducati. Il punto è che il mezzo del turista è dotato di Gps e quindi si può risalire al luogo dove i ladri l'hanno portata. Il commissariato a quel punto informa le volanti della polizia di Livorno che avviano le indagini congiunte con i colleghi di Rosignano. Il gps della moto del derubato indica la località Malavolta, sopra Gabbro. Le volanti si avviano verso la collina e man mano che avvicinano le notizie circa la posizione del mezzo si fanno sempre più precise fino a segnare un luogo nel bosco che si chiama Fonte al Leccio. Lì si ritrovano polizia livornese, personale del commissariato di Rosignano e vigili: tutti sono costretti a lasciare i mezzi in strada e a inoltrarsi a piedi sulla strada sterrata per poi accedere direttamente al bosco. A un tratto, nel verde, spunta un cumulo di frasche tagliate: sotto ci sono due moto, una Yamaha Enduro senza targa, rubata il 6 luglio scorso e il cui furto è stato denunciato ai carabinieri di Stagno a un uomo di Colle. Accanto, c'è una Bmw 1200, senza targa e un po' smontata, rubata 5 luglio in questo caso a Bologna, sotto casa del malcapitato. Gli agenti verbalizzano il tutto, sequestrano. E poi ricomincia la caccia al tesoro: 15 metri più in là, appaiono quattro sacchi contenenti parti di motori e di moto, secondo la polizia pronti per essere spediti da qualche parte. Non è tutto: tra i vari pezzi (bauletti, carrozzeria e così via) c'è anche una targa di una moto trovata lo scorso aprile alla Scopaia, all'interno del furgone che conteneva diversi pezzi di moto smontate. A quel punto la polizia si rende conto di trovarsi di fronte allo stesso giro di moto e pezzi già individuato a primavera: un'attività illecita che evidentemente non s'è fermata. Ma c'è ancora un colpo di scena: quando sembrano essere ormai perse le speranze per il ritrovamento della Ducati dell'inglese, nel bosco davanti agli agenti appare un nuovo cumulo di frasche, sotto le quali ci sono la ormai famosa Ducati e un Fz1, quest'ultimo rubato a Calci. Il furto è stato denunciato ai carabinieri. Accanto c'è anche una Yamaha R6, che risulta rubata come da denuncia presentata il 6 luglio, sempre ai militari di Calci. Spunti di indagine importanti per la polizia: dai ritrovamenti si deduce che l'azione dei malviventi è ancora attiva. Sul posto sono intervenuti anche la polizia scientifica e la squadra mobile.
Tutti i mezzi sono stati restituiti ai proprietari.