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Originariamente inviata da danny62
Caro Loooop, sull'alimentazione sono sostanzialmente d'accordo con te. Il paragone che ho fatto è un po' ardito e si presta a molte critiche, ne sono consapevole.
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Al tuo precedente intervento facevo un unico appunto: il fatto che sembrasse razionale la scelta vegana/vegetariana ed irrazionale quella onnivora, quando così non è.
Tutto qua.
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Originariamente inviata da danny62
Quello che volevo sottolineare è che in discussioni di questo tipo la razionalità c'entra fino ad un certo punto.
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Precisamente.
Ti piace l'HD? Sei liberissimo di comprarne quante ne vuoi.
Ti piace vestire da harleista? Altrettanto liberissimo di farlo.
Allo stesso modo, sono liberissimo di farmi una risata quando vedo gente in giro conciata "da harleista".
E vale la stessa cosa all'inverso: chiunque è liberissimo di farsi una risata quando mi vede indossare abbigliamento tecnico bmw (non ne ho, è per fare un esempio) o cavalcare la mia Hyosung Comet 250 nuova di zecca (è un altro esempio).
Quello che invece non si sopporta è il fatto che intorno a faccende del genere, esclusiva questione di gusti personali, si debbano costruire ridicole filosofie di vita, come se
il fatto che una cosa semplicemente incontri il nostro gusto personale non fosse sufficiente a giustificarne l'uso.
E così, per esempio, saltano fuori le motociclette "con l'anima" e quelle "senz'anima": evidenti sciocchezze, visto che si tratta di pezzi più o meno complessi fatti essenzialmente di metallo e plastica.
O motociclisti "veri" e moticiclisti "finti", quando per appartenere alla categoria basta semplicemente utilizzare quei veicoli che il codice della strada definisce "motocicli".
O della filosofia di questo o quel marchio, quando l'unica "filosofia" di qualsiasi marchio è quella di far più soldi possibile.
O ancora, nel caso specifico, dello "spirito dell'easy rider": una roba che, nella migliore delle ipotesi, ha avuto un senso oltreoceano soltanto in un preciso momento storico che risale ad almeno 4 decenni fa e che oggi, 40 anni dopo, è non soltanto morto, sepolto, ma pure putrefatto, nonostante l'accanimento terapeutico taluni paiono mostrare nei suoi confronti.