Dopo l'esperienza in Ducati (che potrebbe aver lasciato il segno, visto che in precedenza non si era mai trovato in simili imbarazzi), le parole di Rossi non mi stupiscono. Sono l'esempio di una logica inappuntabile e di una valutazione oggettiva di quella che è l'attuale situazione di rapporti di forza con gli altri piloti, gente che ha ha vinto gare e campionati a raffica mentre lui è rimasto col cerino in mano.
Io però dubito che sia al capolinea: per uno che la competizione ce l'ha nel sangue, riaccendere la miccia è un attimo. Poi magari mi sbaglio e può essere che quello che ha affrontato in questi ultimi due anni (il suo grave infortunio e il suo sfortunato coinvolgimento nel tragico incidente del Sic) abbia lasciato un segno indelebile nella sua psiche. Non possiamo saperlo e non lo sapremo mai a meno che non sia lui stesso a confermarlo pubblicamente.
Moderatori: adesso si può chiudere...