A me piaceva la piccola discussione nata a proposito del perchè e del percome e del che te ne importa se in fondo.
Vorrei dare una risposta di tipo sociologico ( se non mi prendete a pummarolate in faccia).
Io credo che il motociclista sia integrato in una comunità, voglia, essere integrato in una comunità. Ovviamente ci voglioni identificazioni, ed il motociclista riconosce d'acchitto l'altro motociclista, prima di tutto a partire dal mezzo che possiede, poi dall'analisi dei suoi discorsi, del suo modo di abbigliarsi etc.
L'identificazione più gratificante è verso coloro che operano la nostra stessa scelta (e questo, anche in ambito non motociclistico è scientificamente provato).
Tutto sommato mi sembra anche abbastanza ovvio che, di fronte ad un mezzo che non reputiamo una vera motocicletta, oppure esca (coraggiosamente anche) al di fuori di certi canoni, ci si interroga. Ma ci si interroga più che altro per capire.
Giusto no? I forum oltretutto servono anche a questo.
Scusatemi ma, visto che mi volevano "eleggere" provo a mediare e meritarmi la stima "politica" dicendo stronzate.

Vabbè qualcosa di vero c'è!