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Originariamente inviata da zangi
se il precarico molla lo si esegue per un aggiustamento reale del carico sulla moto,in realtà l'idraulica non andrebbe toccata,o no?
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nel mondo delle R realmente esistenti, hai delle molle strutturalmente flosce, un sag rider eccessivo, una moto comoda sulle sconnessioni ma che ha una luce a terra ridicola e svariona pure perché ha un'escursione abnorme. hai tutti i problemi che puoi avere e con una frenatura in ritorno ottieni solo una modesta limitazione del relativo rimbalzo, peraltro pregiudicando ancora di più la resistenza agli urti ripetuti, la manovrabilità nei destra sinistra, la precisione in salita e la luce a terra.
se aumenti il precarico non "aumenti", avvicini a un
meno scorretto valore di sag rider una molla che dalla nascita dovrebbe essere più rigida, e se possibile progressiva.
la risposta al nostro amico è che la sua moto svariona perché la molla, in particolare dietro, è inadeguata dalla nascita; aumentando il più possibile il precarico, svariona meno ma in maniera progressivamente crescente con la graduale snervatura della molla, tanto più rapida quanto più spesso la moto viaggia a pieno carico. in tutto questo museo degli errori il freno in estensione assolve la funzione di cui ho già detto, ma che ha un ruolo infimo in tutta la faccenda.
nel manuale di Ohlins che mansuel ha postato nell'altra discussione qui richiamata a pagina 4, succinto ma non privo di importanza, il signor Ohlins non dà nessuna regoletta automatica di adeguamento tra precarico molla e rebound damping, perché non è possibile determinare univocamente una regola sul punto.