Scrivere in questo 3d è un pò come camminare sulle uova...ci vuole un attimo per dire qualcosa di sbagliato, nessuno me ne voglia.
Partecipare ad un'uscita domenicale con gli amici ci espone ad un certo rischio. Andare a lavoro in scooter ci espone ad un certo rischio. Andare forte la domenica con gli amici ci espone ad un rischio maggiore. Abbiamo la nostra passione e la nostra famiglia a casa che ci spinge a ruotare il gas in direzione inversa a quella che vorrebbe il cuore.
Un campione di motogp si espone ad un rischio alto. La bravura, il coraggio, a volte l'incoscienza, spingono a dare ancora gas quando il 99% di noi lo leverebbe. E' questo che fa un pilota professionista. Marco le era, ha dato tutto per non cadere, ha fatto bene il suo lavoro, restare in sella e spingere spingere per arrivare ai punti. Per appagare quel fuoco che un pilota si porta dentro. Nessuno "con la testa" avrebbe mai pensato di finire investito sul collo e sulla testa. Altrimenti al via partirebbero tutti in terza.
E' stato un incidente di gara, purtroppo resta solo il rammarico di aver perso un ragazzo di 25 con tutta la vita davanti.
Ancora oggi, rivedere quei riccioli, mi fa un certo effetto.
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K100RS 16v abs 1991
YZF R6 '04
*La moto logora chi non ce l'ha*
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