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Originariamente inviata da Toscano78
Perchè non ammettere che quello che ha fatto non lo farebbero in molti anche se con moto da 20000€?
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Non mi pare sia questo il punto. Non credo che in effetti siano in molti a essere disposti (o in grado) di affrontare simili viaggi, ma non per questo ci si deve sentire in obbligo di giustificarsi in qualche modo: non vedo dunque una strategia "difensiva" nelle osservazioni che sono state fatte. Mi ricordo che un mio amico di Padova, a quindici anni, arrivò in Sicilia con la sua vespa 50. Al ritorno, sul fianchetto dello scooter portava in bella vista la scritta "Trinacria raid", con caratteri adesivi. Per me era un mito. Più di vent'anni dopo, feci il mio primo viaggio in motocicletta (sì, ho "cominciato" tardi...) proprio in Sicilia. Il massimo dell'eroismo di cui fui capace sono stati gli 850 km che mi sono sciroppato in un'unica tappa al ritorno. A parte lo stordimento (per me la 850R era troppo rumorosa all'altezza del casco) di certo non credo di poter serbare gli stessi ricordi né poter vantare lo stesso spirito avventuroso del mio più fortunato amico.
Ma credo anche che il discorso di Wotan abbia un senso. Intanto non mortifica né svilisce l'avventura descritta. Ma, se l'ho capito bene, descrive un approccio diverso, anche mentale, al viaggio. E il mezzo è parte di esso. Non è una gerarchia, ma una diversa "intenzione" (in senso lato) e un diverso "presupposto" con cui ci si pone di fronte a quanto si progetta di fare. Secondo me la differenza ci sta tutta.