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Pivello Mukkista
Registrato dal: 06 Apr 2009
ubicazione: Biella
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Provo a dire anche la mia: qualche anno fa, appena uscita, ho comprato la Norge 1200, affascinato da sempre dal Marchio Guzzi e dalla linea di questa moto. Dopo 11 mesi e 12.000 km l'ho venduta per la disperazione. Troppi, davvero troppi i vizi di gioventù: vibrazioni insopportabili mani e piedi, battito in testa, o per meglio dire orrido sferragliamento ad ogni regime che 2 meccanici ufficiali Guzzi non sono riusciti neanche ad attenuare, cavalletto lat. irraggiungibile per distanza e mancanza di qualunque appiglio, plastiche di qualità vergognosa, valige lat. con meccanismo di apertura bizantino e tutt'altro che impermeabili, consumi di 1 kg di olio ogni 1000 km, display strumenti illeggibile alla luce del sole e di difficilissima consultazione (menù, sottomenù e controsottomenù...). A proposito del consumo esagerato di olio, per poter rabboccare, dato che quei geni di progettisti si erano dimenticati di mettere uno sportellino o un buco in corrispondenza del tappo di rabbocco, era necessario smontare, come da istruzioni del libretto uso e manutenzione, la carena dx, il puntale, e la carena sn, per un totale di oltre 20 viti di almeno 4 misure diverse: un incubo!
Quindici giorni fa, per curiosità, sono andato a provare la Stelvio NTX.
LINEA: motore sempre affascinante, anteriore allucinato, armonico il posteriore.
POSTURA: più alta di sella del GS, buona l'ergonomia, corretta la postura per quanto riguarda gli angoli schiena-braccia-arti inf. anche per un nano di 173 cm come il sottoscritto. Cavalletto lat., benchè dotato di appiglio, ancora lontanissimo e raggiungibile solo con manovre degne di Carla Fracci, rischiando di cadere ogni volta.
DA FERMO A MOTORE ACCESO: avvertibile, ma non fastidiosa, anzi piacevole, la coppia di rovesciamento, innesto della prima marcia assolutamente inavvertibile, nessun clonck e nemmeno tic! quasi imbarazzante; rumore motore e scarico"maschio", ma un po' troppo effetto "Bimby che trita le noci".
IN MARCIA: frizione morbida, ma sulla moto da me provata staccava all'ultimo cm, da regolare. Gran coppia sin dal basso, buona progressione fino ai 5000 giri e orgasmica dai 5000 al limite: mi ha veramente colpito, non va più del GS, ma la sensazione è di una moto più performante.
Vibrazioni presenti, ma mai troppo fastidiose anche se superiori al GS (solo mezz'ora di prova).
Ciclistica ottima, forcella molto sostenuta, facile ed intuitivo l'inserimento in curva, stabile sul veloce.
Buoni i freni, con ABS. in apparenza con meno mordente di quelli BMW, ma la moto aveva solo 500 km.
Protezione aerodinamica insufficiente, vortici dappertutto (cupolino tutto basso).
Calore eccessivo gamba sn: nonostante pantaloni tecnici con protezioni e stivali alti, mi sono fermato 2 volte per sincerarmi di non andare a fuoco.
IN SINTESI: per quanto possa essere tutt'altro che esaustiva una micro prova di mezz'ora, e benchè "scottato" dalla mia precedente esperienza Mandelliana fortemente negativa, la mia impressione è che Moto Guzzi abbia fatto passi importanti in avanti per quanto riguarda la qualità del prodotto: volendo a tutti i costi fare un paragone con il GS potrei azzardare a dire che se costassero uguali, il GS rimarrebbe assolutamente vincente in ogni aspetto, tranne il cambio e il cardano; Data la significativa differenza di prezzo ( da un minimo 2000 a oltre 6000 euro a seconda degli allestimenti a favore di Guzzi) la Stelvio ha un suo perchè!
A favore di BMW ravviso soprattutto un affinamento del prodotto che dura da trent'anni in tanti particolari che alla fine fanno la differenza, nonostante le parecchie cadute di stile e di qualità degli ultini anni.
Se Moto Guzzi continuerà su questa strada e riuscirà a mantenere il suo splendido motore raffreddato ad aria, il M.Y. 2020 sarà mio!
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GOLDWING '18 Ex:Goldwing'14,Multistrada'13,R1200GS'10,R1200R'07,Norge'06,Bonneville'05,V-Strom'03
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