Quote:
Originariamente inviata da Giovek
Comunque la tua è una puntualizzazione irrilevante
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Non direi: Eco gioca tutto il romanzo attorno al concetto di "falso" e della sua elaborazione. Dimostra come, manipolando eventi e personaggi storici realmente esistiti, si possa riuscire a insinuare idee razziste con estrema semplicità e naturalezza. Rielaborando dunque eventi e personaggi noti, si può indurre a ritenere che nel falso, costruito, ripetuto e riproposto in tutte le salse, si annidi una parte di vero. Questa è stata, secondo me, la sfida di Eco (e credo pure che l'abbia vinta, purtroppo...).