In effetti però...
ma dai, se ci fosse un thread (o una stanza) adibita alle sole recriminazioni, di che saprebbe? Nessuno ci scriverebbe, se non i soliti tre-quattro attaccabrighe (Claudio Bigolo in testa,
ça va sans dire), e magari si verificherebbe il fenomeno di quelli che lanciano un sasso e poi nascondono la mano, che vengono, scrivono un commento epigrafico, che so, sull'arroganza dei ferrovieri in Umbria e poi sgattaiolano nella stanza del
concierge a salutare i nuovi arrivati così, come se non fosse successo niente...

Lasciando gli altri a massacrarsi di botte e a promettersi vendetta eterna.
No, così non va bene. Non giova al forum, non giova alla crescita spirituale dei membri (e non ho usato il termine a caso), non giova ai moderatori che, a mio avviso, ma che cacchio potrebbero moderare in una situazione del genere? Casomai aizzare, dunque ci sarebbe un'evidente antitesi fra la normale accezione del termine e il suo utilizzo nel contesto (vedi i "
firemen" in
Fahrenheit 451). Il mio suggerimento, dunque è: se proprio ci devono essere uno o più thread, magari addirittura una stanza, dedicati al pubblico insulto... almeno diamogli un nome di comodo, che non tenga lontani gli eventuali avventori. Chiamiamolo "
Il ricettario di QdE", oppure "
La mia bella chitarrina", o anche "
Nel blu dipinto di bianco dipinto di blu"... in questo modo non ghettizziamo gli insultatori, possiamo sperare in nuova linfa vitale da parte degli avventori curiosi, e possiamo alimentare il clima dell'insulto con argomenti sempre freschi e interessanti.
F.