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Vecchio 30-08-2010, 22:59   #1
susty
Mukkista doc
 
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predefinito un 'breve' report

Se uno dovesse fare tutta la strada che studia per un viaggio dovrebbe stare in giro per mesi,invece alla fine tutto si riduce a qualche settimana..e cosi' e' stato quest'anno.Dopo mesi passati a studiare,cercare,controllare,e confrontarsi con altri viaggiatori che gia' avevano posato le ruote sull'Isola arriva finalmente il giorno fatidico.Dormo poco la notte,cosa confermata anche dagli altri amici di viaggio e ci troviamo all'alba alla stazione di benzina di lamezia.....chi piu' eccitato per essere al primo viaggio chi un po' meno.Ci mettiamo in viaggio e per strada, a roma raccogliamo Claudio con la sua super rt... costanza e calma ed alla sera siamo ad Arco di Trento. Abbiamo percorso tutta l'Italia e siamo sul lago di garda. Le temperature sono un po' piu' fresche, bene. Il giorno dopo, il battesimo per davide e valerio dell'attraversamento dei confini nazionali in moto, poi tanta autobhan fino a Walsrode dove l'indomani montiamo le gomme tassellate. Vedere i Gs con il tassello ci gasa e ci fa pensare di essere inarrestabili, appunto ci fara' solo pensare di esserlo.. la realta' sara' diversa.
Il paesaggio cambia, grandi pianure , parchi eolici e tanto vento che ci accompagnera' costantemente per tutto il viaggio... Siamo in danimarca e dormiamo vicino ad Hanstholm in un campeggio carinissimo. Nel frattempo al gruppo si e' unito Cammello stanco alias Luca col suo invidiatissimo Ktm 990 e con la sua ironia unica. Ormai ci siamo... arriviamo al porto e siamo impazienti... ci toccheranno due giorni di navigazione, perfetti per riposarci dopo 2700 km di strada fatti tutti di un fiato... la Norrona ci apre la sua pancia e come una chioccia ci coccola dondolaldoci dolcemente lungo tutta la traversata nel Mare del Nord ... tutto sommato l'andate va bene, il mare non e' forte e cominciamo a farci conoscere banchettando a base di suppressate e pecorino... facendoci sequestrare le birre come i bimbi alla mensa scolastica... e rompendo le palle alle cameriere... sono ragazzi...
Il gruppo sta funzionando bene, sei teste insieme sei modi di guidare o di interpretare le cose... il tutto mi aveva creato qualche apprensione all'inizio, alla fine mi sono dovuto ricredere...
Il primo assaggio di nord almeno visivamente lo abbiamo con l'attracco tecnico alle faroer isole collocate a meta' strada tra l'Europa e l'Islanda.
Il paesaggio mi e' familiare, sembra di essere in un fiordo norvegese .... e gia' fremiamo... Il tempo di una chiacchera ed una bella dormita ed il giorno dopo siamo a Seydisfiodur, Sembriamo dei bimbi al luna park ... comunque vada abbiamo raggiunto l'Islanda... con la speranza anche di rispettare il programma che poi comunque ha subito qualche piccola variazione.
Lasciamo Claudio con la sua Rt che se ne va per asfalto e noi ci dirigiamo a prendere la f 910. Lungo la strada gli scorci per foto e riprese sono tanti ma la strada che dobbiamo fare necessita di tempo cosi' celermente andiamo verso la famigerata pista. Siamo eccitati e non vediamo l'ora di mettere il tassello fuori strada... e cosi' e'...
La giornata e' bella ...fredda il giusto ma la pista che all'inizio ci aveva accolto benevolmente ci volge le spalle...toule ondule da spezzare le braccia solchi da aratro e soprattutto lingue di sabbia da far bestemmiare un intero calendario. Le moto sono cariche e pesanti e quello che doveva essere puro divertimento diventa estrema attenzione per non fare danni alla moto e a se stessi. Le cadute non si contano gli insabbiamenti pure i guadi o meglio i bagni si ..il mio solo ed unico..sono il primo temerario che prova l'acqua cadendo in un guado comunque ci rialziamo e si riparte...Alla fine per fare circa 100 km ci impieghiamo una mezza giornata ed arriviamo morti all'Askja..un vulcano spento in mezzo al nulla dove ci accampiamo in tenda.non per volonta' ma per necessita' ...non saremmo riusciti a guadare i fiumi lungo la f88 di sera. l'acqua era troppo alta. Cosi' dopo una notte in tenda a 3 gradi ripartiamo il giorno dopo per ritornare al ring verso il lago Myvatn. La pista e' piu' dura ed i punti con sabbia non fanno paura perche' e' piovuto. Riusciamo a ritornare sul ring e decidiamo di raggiungere il primo paese per mangiare qualcosa di caldo e fare benzina... decidiamo di andare a visitare le cascate di Dettifos ..non ce ne pentiremo e poi riprendere la strada per Akurery visitando il lago vulcanico di Myvatn....a dire il vero in Islanda tutto quello che c'e' e' vulcanico, ma va bene cosi'.
Gli umori ora sono alti..ricorderemo per tutta la vita queste due sigle F910 ed F88 ......date un'occhiata su youtube per capire.
Ci rendiamo conto che e' andata di lusso nonostante borse frizioni abbigliamento ed ammaccature varie ...
Ormai ci sembra tutto una passeggiata, pero' a tre di noi non basta e cosi insieme a Luca e Valerio decidiamo di fare la F80' la Kyolur.La pista e' lunga 186 km , uno sterrato duro e pietroso che attraversa l'isola da nord a sud. Si rivelera' una scelta vincente per i paesaggi, la facilita' ed i ghiacciai a due passi.
Gli altri percorreranno il ring visitando posti altrettanto belli ma decisamente meno impolverati. La sera ci ritroviamo a Rejkiavik e qui vado in silenzio stampa...
la sera' qualcuno dira' di essersi divertito di piu',io con Gianfranco preferiamo correre a letto presto anche perche' il giorno dopo sara' di riposo e di Laguna blu..centro termale fantastico.....La citta' sembra una piccola cittadina della nostra provincia,figuratevi i piccoli centri.Poi e' la volta della penisola di Snaffelnes......... il tempo e' veramente bello e partriamo puntando verso nord....facciamo un tunnel che ci porta direttamente verso Borgarnes evitando di fare il periplo del fiordo e risparmiando circa 40 km....Il paesaggio e' molto verde con queste montagne spoglie e ogni metro e' meritevole di stop per foto o riprese,ma decidiamo di darci una mossa e raggiungiamo rapidamente la 56 per raggiungere il lato nord della penisola.....passiamo per dei villaggi di pescatori talmente minuscoli da embrare piccoli presepi,con un ordine per noi impensabile...ma l'obbiettivo e' il mfaro alla punta estrema della penisola.....Ondverdames...Dopo uno sterrato facile di qualche chilometro intravediamo questo faro arancione in mezzo al nero della lava con i gabbiani che volano bassi in picchiata....pioggia di foto e soddisfazione nel aver azzeccato anche questa volta una cosa bella da vedere...certo portare il gruppo fin li' per vedere una cacata mi sarebbe dispiaciuto.Ci rimettiampo in marcia per dirigerci verso l'albergo prenotato a Laugarvatn vicino Pingavellir....la strada e' tutta asfaltata eccetto un tratto di pista,la 365 che ci disturba un po' perche' stanchi per i molti km ma niente di terribile tanto che con le dovuteprecauzioni la fa anche l'Rt di Claudio.Arriviamo tardissimo ma in tempo per farci preparare qualcosa da una barista brasiliana......meglio di niente.Il giorno dopo faremo un'indigestione di cose da vedere..la spaccatura di Pingvellir...Geyser..la cascata di Gulfoss......troppi turisti ma per fortuna strada asfaltata che ci permette di correre in serata fino ad Hofn non senza esser passati prima dalla laguna di Jokulsarion . Ci arriviamo in tardo pomeriggio e non so ancora perche' ci affacciamo alla laguna scakando u8na montagnella che la delimita dalla strada..lo spettacolo e' da lasciare senza fiato..........il ghiaccio asuume forme e colori strabilianti....il silenzio e' surreale......minaccio chiunque si permetta di muovere l'acqua che sembra piu' di uno specchio...mai foto e parole potyranno rendere merito alla magia del posto..........siamo cosi' eccitati che arriviamo ad Hofn senza sentire stamchezza.....ormai manca l'ultima tappa verso Egilstaddir.....arriviamo intirizziti ,colpa di una giornata fredda e piovosa....tra l'altro ci facciamo l'ultimo tratto di Ring non asfaltato e ci combiniamo una vera porcheria; per fortuna diamo una lavata alle moto...fanno cosi' schifo che e' difficile togliere i bagagli senza che si sporchimo.Notiamo che c'e' tanta gente sbarcata con noi ......tantissimi con gomme 'stradali' ...pochi col tassello....mai scelta fu piu' giusta .....nel pomeriggio decidiamo di scendere ad Sejdisfiodur per cercare qualche regalino.....bella idea...nebbia e pioggia per circa 20 km ad andare e tornare..va be' fatto 30 facciam 31.....ormai ci siamo abituati e non ci pensiamo piu'...riusciamo anche a guidare tutto sommato bene con iltassello su un asfalto spessissimo viscido........il mattino dopo la Norrona ci aspetta...carica tutti....chi piu' o meno sporco...chi con qualche ammaccatura di troppo...chi trainato come un vecchio xt 600 di un tedesco che comunque non sembrava tanto preoccupato ....chi sembrava avesse scoperto un altro continente...io ero contento di essere andato a vedere il vulcano dei gormiti ...come diceva sempre mio filgio paolo al telefono. Il mare nel primo giorno di navigazione e' stato un dramma,fino all'arrivo alle Faroer ..poi si e' calmato..come se il profondo nord avesse voluto darci un ultimo assaggio dela sua forza.......siamo terroni,e come tale comincia un costante e lungo viaggio di rientro verso il rpofondo sud....dopo due giorni e mezzo saremo a casa...2760 km dal porto di Hanstholm a Soverato......sono tornato a casa ed ho messo un'altro cerchio sulla mia cartina del mondo..
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Leoni di Calabria
susty non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 11-09-2010, 21:54   #2
piva
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Originariamente inviata da susty Visualizza il messaggio
La giornata e' bella ...fredda il giusto ma la pista che all'inizio ci aveva accolto benevolmente ci volge le spalle...toule ondule da spezzare le braccia solchi da aratro e soprattutto lingue di sabbia da far bestemmiare un intero calendario. Le moto sono cariche e pesanti e quello che doveva essere puro divertimento diventa estrema attenzione per non fare danni alla moto e a se stessi. Le cadute non si contano gli insabbiamenti pure i guadi o meglio i bagni si ..il mio solo ed unico..sono il primo temerario che prova l'acqua cadendo in un guado comunque ci rialziamo e si riparte...Alla fine per fare circa 100 km ci impieghiamo una mezza giornata ed arriviamo morti all'Askja..un vulcano spento in mezzo al nulla dove ci accampiamo in tenda.non per volonta' ma per necessita' ...non saremmo riusciti a guadare i fiumi lungo la f88 di sera. l'acqua era troppo alta.
Ancora complimenti per il viaggio, che sto studiando nella speranza di seguirvi l'anno prossimo.
Siccome non ho più l'età per darmi al free-style volevo evitare la parte più impegnativa della 910 che hai descritto nel report: secondo voi, invece di prendere la 923 a Skjöldólfsstaðir e poi la 910 a Brù, se si prosegue da Skjöldólfsstaðir lungo la 901 e si riprende la 910 tramite la 905, si salta il pezzo peggiore?
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F800 GS
piva non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 12-09-2010, 14:41   #3
CammelloStanco
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Ha hhaha abbiam creato il panic da 910...adesso arriva miocuggino con la Goldwing e le dunlop di legno e a fa in impennata ed i ranger... muuuuuuuuuuuuti!

Hem, scussate, dicevamo, PIVA; secondo me non ti risparmi il pezzo un po' + balord, perchè la pista peggiora ( o diventa interessante a seconda dei pti di vista) man mano che ti avvicini ad Askja.

Noi l'abbiamo fatta dopo un periodo molto secco,anche le pozze si vedeva chiaramente che si erano asciugate da un po'.

Se ti capita di passare dopo 1 giorno di pioggia, già secondo me, cambia molto, poichè la sabbia è + compatta e magari passi con meno problemi
__________________
KTM 990 Adv LE: Askja
ex: R1150GS: Sturmtruppen, Fazer 600
Anche la mia moto è un MOTOZZAPPI!

Ultima modifica di CammelloStanco; 12-09-2010 a 16:45
CammelloStanco non è in linea   Rispondi quotando
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