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Quelli che amano guardare il Panorama In questo forum si parla di MOTOTURISMO è dedicato a chi ama viaggiare e macinare km su km per visitare il mondo |
07-07-2010, 21:56
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#226
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Mukkista in erba
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Domenica 16 maggio 2010 - Buchara
Anche qui abbiamo deciso di passare una giornata intera da turisti. La città è bella, è molto antica, ma è un po' troppo turistica, ci sono botteghe di souvenir dappertutto e anche i bottegai ti fermano e insistono per venderti roba. Siamo quasi a livello delle nostre città d'arte come Venezia o Roma e la cosa non mi piace molto.
Ecco la madrassa di Ulugbek, la più antica, del '400, come si vede ai giorni nostri
e all'inizio del XX secolo dopo il bombardamento sovietico del 1920
con il cortile interno, dove potevano imparare e alloggiare circa un centinaio di studenti
e la moschea
Arriva il turno dell'Ark, una fortezza imponente, l'edificio più antico di Buchara abitato fin dal V secolo, con delle mura impressionanti
Dentro non è un granchè, a parte la bella moschea Juma del XVII secolo
e il cortile delle udienze e delle incoronazioni il cui tetto è crollato in seguito ai bombardamenti dei russi del 1920
Staccate dall'Ark, in un altro edificio a pochi passi, ci sono le prigioni dello Zindon
dove sono stati "ospiti" anche Stoddart e Connolly....... Questa la loro cella, si dice infestata da scorpioni e altri parassiti
Nel pomeriggio si ritorna verso il centro, voglio vedere la piazza con la piscina di giorno ed eccola qua
In primo piano un gelso centenario ormai morto, ma comunque un bel monumento naturale. Ovviamente, trovandoci sulla via della seta, dappertutto le piante più comuni sono i gelsi, che forniscono con le foglie il nutrimento per il baco da seta. Lungo le strade è usuale vedere le piantagioni di gelsi con i rami tagliati appunto per portare le foglie negli allevamenti dei bachi.
Abbiamo visto ormai tutto del centro di Buchara, così decidiamo di fare un giro nella periferia, scoprendo una realtà ben diversa da quanto visto finora. Edifici pericolanti
Vie non lastricate con condotte dell'acqua posticce e non interrate
e più ancora in periferia i vecchi e desolanti palazzoni dell'era sovietica
e lo stadio comunale
Non tutto è oro quello che luccica, chissà perchè in queste parti della città non si vede nemmeno un turista di tutti quelli che vengono scaricati dai bus granturismo che fanno la spola tra Tashkent, la capitale dove arrivano con l'aereo e le città turistiche di Samarcanda, Buchara e in misura molto minore Khiva.
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Ultima modifica di gspollo; 09-07-2010 a 08:54
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09-07-2010, 09:03
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#227
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Mukkista in erba
Registrato dal: 21 Jun 2008
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Quote:
Originariamente inviata da mangiafuoco
mi sa che i soldi del petrolio se li spendono tutti i marmo, statue e decorazioni.. 
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Sicuro!
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09-07-2010, 12:01
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#228
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Pivello Mukkista
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ubicazione: Regno del Sud
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Quote:
Originariamente inviata da gspollo
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... Ma come, ancora non si è fatto sentire e già ci "ricami su"  ?
Sensibile...
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I grandi fiumi non fanno rumore
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09-07-2010, 18:03
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#229
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Pivello Mukkista
Registrato dal: 07 May 2009
ubicazione: sardegna
Messaggi: 49
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Bellissimo viaggio e resoconto davvero emozionante  non vedo l'ora di leggere il resto
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10-07-2010, 11:18
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#230
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Mukkista doc
Registrato dal: 26 Oct 2007
ubicazione: al di là ...o al di quà del Po
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......senza parole.....bellissimo!!!! Complimenti......ma ke  ora!!!!
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10-07-2010, 21:54
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#231
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Mukkista in erba
Registrato dal: 21 Jun 2008
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Lunedi 17 maggio 2010 - Buchara - Samarcanda - 278km
Tappa breve per raggiungere la mèta del viaggio: Samarcanda.
I chilometri sono pochi così la raggiungiamo nel primo pomeriggio. Subito andiamo al bed and breakfast che abbiamo scelto sulla guida, è il primo b&b di Samarcanda, un po' kitch ma non male, è tutto un saliscendi, rampicanti e piante verdi dappertutto, il posto per dormire c'è. Ieri si è deciso di rimanere solo una notte qui e di partire subito il giorno dopo per raggiungere il confine con il Kazakstan, anche se il visto di ingresso parte dal giorno dopo. Tenteremo di entrare un giorno prima di quanto permesso.
Le moto anche qui ce le lasciano parcheggiare nel cortile interno.
Scarichiamo i bagagli, tempo mezz'ora e alle 2 del pomeriggio siamo già a girare per la città. Prima però voglio andare in una banca per prelevare qualche spicciolo e qualche dollaro. Pensavo di potere utilizzare anche gli euro qualche volta, ma finora l'unica valuta straniera accettata è il dollaro americano, perciò scarseggiano e mi voglio rifornire. Prendiamo allora un taxi, dal momento che la National Bank che permette il prelievo di valuta straniera con la Visa si trova dalla parte opposta della città, poi torniamo a piedi, così visitiamo quello che c'è da vedere lungo il percorso.
Subito mi impressionano i larghissimi viali con la parte pedonale all'interno e le carreggiate per il traffico all'esterno, praticamente sono quasi dei giardini o dei parchi all'interno della strada.
Passiamo la zona universitaria dove incontriamo tanti studenti e arriviamo al monumento di Tamerlano
Poco distante è l'omonimo mausoleo, bellissimo
anche l'interno è finemente decorato per accogliere la tomba del grande condottiero, circondata dalle tombe dei famigliari.
Poco distante il mausoleo di Rukhobod risalente al 1380, il più antico di Samarcanda
e poi via verso l'attrazione turistica principale della città, dell'Uzbekistan e forse di tutta la Via della Seta: il Registan. Eccolo, mozzafiato
con le tre madresse, da sinistra a destra rispettivamente di Ulugbek, Tilla-Kari e Sher Dor, una di fianco all'altra
sulla piazza il "diserbante" manuale
mentre poco lontano c'è un impegnativo taglio del prato che richiede la presenza di ben 4 operatori
Qui una piantina del complesso
Per la visita di tutto quanto bisogna fare la "KACCA"
che non è quello che spontaneamente viene da pensare ma è semplicemente l'acquisto del biglietto di ingresso, posto che la C in cirillico corrisponde alla nostra S e quindi i conti tornano, bisogna passare dalla KASSA per pagare.
Anche i cortili interni delle madresse sono molto belli, tutti con dei giardini curati, l'unica nota stonata è la presenza di troppi negozi di souvenir ubicati proprio nelle stanze della madressa.
Comunque, se a Buchara avevo resistito, qui mi sono lasciato andare e mi sono portato a casa, dopo lunga contrattazione sul prezzo col negoziante, un bellissimo tappetino di seta.
Ma è alla sera al tramonto che si creano giochi di luce fantastici e molto suggestivi che mettono in risalto la possente architettura del Registan, complice anche la strana mancanza di turisti che avrebbero potuto riempire la piazza (e rovinare le foto).
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10-07-2010, 22:04
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#232
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Mukkista in erba
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Quote:
Originariamente inviata da Motopepe
... Ma come, ancora non si è fatto sentire e già ci "ricami su"  ?
Sensibile... 
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No, ... intuitivo!   
Ma che fate ancora qui a leggere?!?  
Viaaaa...
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16-07-2010, 17:54
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#233
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Mukkista in erba
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Martedi 18 maggio 2010 - Samarcanda - Chinaz - 258km
Al mattino foto di rito con moto davanti al Registan
Come già detto prima, oggi tenteremo di entrare in Kazakstan un giorno prima della data di ingresso stabilita sul visto. Siamo in anticipo sul programma di viaggio, a Samarcanda abbiamo già visto quello che c'era da vedere ieri pomeriggio, ha poco senso passare un'altra giornata qui, meglio cercare di guadagnare un giorno che può servire più avanti per qualche sosta non programmata. Siamo consapevoli che sarà difficile passare però tentiamo, male che vada si sta fermi in dogana una notte e al mattino del 19 maggio siamo già pronti a partire, la giornata è guadagnata in ogni caso.
Si parte, salutiamo Samarcanda, siamo al giro di boa cioè da qui inizia la strada del ritorno a casa. Abbiamo il solito problema dei rifornimenti, troviamo appena fuori della città un distributore modernissimo ma anche qui niente benza. Gli addetti ci indicano proprio di fronte a bordo strada dei ragazzi che ci possono essere utili e infatti appena ci avviciniamo a loro spuntano dalle barriere del guard rail bidoncini di pvc da 5 litri pieni di un liquido trasparente che dovrebbe essere benzina. Riusciamo così a riempire i serbatoi, il prezzo non è molto diverso dal prezzo ufficiale del carburante, mi viene il dubbio di che cosa ho appena messo nel serbatoio; la mukka comunque non si lamenta mai e va sempre!
Via, la strada corre veloce, il fondo è buono, del resto stiamo percorrendo la strada principale che conduce alla capitale dell'Uzbekistan, Tashkent che purtroppo non visiteremo, dovendo passare la frontiera una settantina di chilometri prima. Ad un certo punto lungo l'autostrada M39 ci tocca uscire a destra seguendo le indicazioni per Gulistan; proseguendo dritto infatti dovremmo passare il confine con il Kazakstan per poi rientrare in Uzbekistan 20 km dopo, a causa di una propaggine di territorio kazako che si protende verso l'Uzbekistan, retaggio dei vecchi confini imposti ai tempi della ex URSS.
Contornata questa penisola kazaka, ci si riporta sulla M39 dove poche decine di chilometri dopo si incontra l'uscita ben indicata per Yallama, il confine che dobbiamo attraversare.
Arriviamo alla dogana uzbeka di uscita nel pomeriggio, al primo posto di controllo della dogana uzbeka l'addetto di turno ci fa una filippica infinita sull'alcool e le droghe che francamente capiamo poco sia per difficoltà linguistiche sia per il fatto che siamo in uscita dal paese, boh?, evidentemente non essendo un transito molto frequentato, aveva bisogno di fare quattro chiacchiere coi primi che fossero passati di lì...
Lasciato alle spalle l'Uzbekistan
vediamo se riusciamo ad entrare qualche ora prima del consentito in Kazakstan
Facciamo tutti i controlli alle moto senza che nessuno si accorge della data di validità del visto sul passaporto, manca solo la prova del nove del controllo passaporti dove ti mettono il timbro di entrata e purtroppo vediamo che l'addetto comincia a guardare fin troppo bene il visto... niente da fare si è accorto che la data di ingresso parte dal 19 maggio, oggi è il 18, ce lo fa notare, noi facciamo finta di cadere dal pero... Subito interviene il capitano direttamente superiore in grado all'addetto, cerchiamo di spiegare il motivo di ingresso il giorno prima, in fondo si tratta di poche ore prima della mezzanotte. Il capitano è giovane e molto gentile, parla anche un po' di inglese, va a parlare col responsabile della dogana, ma quando ritorna ci riferisce che non c'è niente da fare, l'ingresso è per il 19 e basta. Addirittura pretende che noi dobbiamo ritornare dentro i confini dell'Uzbekistan in quanto sostiene che le autorità uzbeke hanno sbagliato a farci uscire dal loro paese con un visto di ingresso kazako valevole dal giorno dopo. Come se le all'Uzbekistan può interessare quando uno deve entrare in un altro paese, assurdo!! Allora cerchiamo di spiegare che per noi ritornare in Uzbekistan è impossibile perchè il visto sul passaporto è già stato vidimato col timbro di uscita. Tira molla, molla tira, alla fine riusciamo a stare nella terra di nessuno tra i due paesi, in compagnia dei camionisti che anche loro aspettano il giorno dopo per passare. L'occasione è buona per chiedere informazioni sulle strade kazake, chi meglio dei camionisti conosce i percorsi stradali più praticabili e scorrevoli? Cominciamo a tirare fuori cartine e chiediamo informazioni sulla famigerata M32 che collega Shymkent ad Aktobe; noi siamo a conoscenza di tratti abbastanza difficili ma comunque praticabili a bassa velocità, semmai i problemi seri si avrebbero se dovesse piovere, quando lo sterrato si trasforma in fango quasi impraticabile. Ebbene tutti ci hanno confermato che oramai la M32 non è più una strada, che ogni anno è sempre peggio e che anche loro non la percorrono più. Ci consigliano di passare più a est, passando per Taraz, il lago Balqash, Karaganda, Astana ed entrare in Russia a Troitsk e poi Chelyabinsk; si allunga di circa 1000km ma è molto più scorrevole e sicura ed è tutta asfaltata. Decidiamo quindi di dare retta ai camionisti, modifichiamo quindi il percorso anche perchè vediamo che la situazione meteo sembra peggiorare. Il resto della giornata passa scambiando quattro parole coi camionisti, in prevalenza turchi. In particolare facciamo amicizia con Mechmet
che ci prende in simpatia e all'ora di cena ci vuole portare a tutti i costi in una locanda lì in dogana a mangiare qualcosa di caldo. Prendiamo una specie di pasta insieme a della carne tipo spezzatino, buono, ma al momento di pagare Mechmet insiste per offrire lui. Restiamo un po' sconcertati, ma non c'è niente da fare, poi ci porta a conoscere altri suoi amici camionisti che ci offrono il tè (chai) e poi ancora un altro gruppo di autisti che sta preparando la cena a base di pasta al pomodoro e patate fritte. Alla fine ci sono patate fritte e birra per tutti, si ride e si scherza tutti insieme, proprio una bella serata, anche qui abbiamo avuto l'occasione di conoscere persone veramente speciali. Alla fine arriva l'ora della nanna, io monto la tenda sulla strada mentre Daniele non ha voglia di piazzare la tenda, così si sdraia direttamente sul cassone vuoto del tir di Mechmet.
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19-07-2010, 22:39
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#234
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Mukkista in erba
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Mercoledi 19 maggio 2010 - Chinaz (dogana UZ-KZ) - (KZ) - Merke (KZ) - 534km
Alle 5.00 comincia già a fare chiaro, così comincio a muovermi nella tenda, esco a vedere come si presenta la situazione, spinto anche da alcune impellenti necessità corporali... tutto tace, in dogana non si muove ancora nessuno, i camionisti ronfano ancora tutti nelle loro cabine super attrezzate. In 10 minuti la tenda è smontata e ripiegata, anche se la lascio stesa sulla moto ancora un po' per cercare di fare asciugare l'umidità della notte. Intorno alle 6.30 cominciano i primi movimenti, alle 7.00 i motori dei tir sono già caldi e si riprende a viaggiare. Lo facciamo anche noi di buon'ora, non prima di aver salutato tutti gli amici camionisti, in particolare Mechmet che in segno di amicizia vuole che ci scambiamo le t-shirt. Anche questo sarà un momento che ricorderò sempre in futuro e in segno di riconoscenza lasciamo a Mechmet tutti i sum, la valuta locale uzbeka, che abbiamo, tanto a noi non servono più, mentre lui ha da attraversare tutto il paese. In dogana, avendo già fatto tutte le pratiche il giorno prima ci resta solo il controllo passaporti che sbrighiamo in un attimo, in realtà anche questo era già stato fatto ieri e poi oramai ci conoscono... Appena entrati in Kazakistan la prima cosa che facciamo è verificare com'è la situazione rifornimenti in questo paese, sperando di non trovare lo stesso scenario dell'Uzbekistan: una ventina di chilometri dopo il confine si presenta il primo distributore di benzina kazako, sembra una stazione moderna ed in effetti la benzina si trova senza problemi, c'è anche la verde a 95 e 98 ottani e si può pagare con la carta di credito. Sarà così per tutto il Kazakstan; almeno la benzina, da qui in poi, non sarà più un problema...
La strada almeno qui scorre veloce, arrivati a Shymkent abbandoniamo il nostro programma di viaggio iniziale e deviamo verso destra, secondo le indicazioni degli amici camionisti, verso Almaty lungo la M39. La strada è tutta asfaltata ma il traffico è molto sostenuto, soprattutto quello pesante e rallenta non poco l'andatura. Veniamo anche fermati in un centro abitato per eccesso di velocità ma anche qui la polizia è abbastanza tollerante e ci lascia andare senza fare niente. Abbiamo da tenere presente un altro fattore di rallentamento: i radar della polizia: sono molto frequenti, soprattutto nei centri abitati per cui... 50km/h e non si sgarra. Comincia a farsi sentire il caldo, la stagione avanza, ma la cosa più fastidiosa è che le strade, anche quelle asfaltate, sono talmente impolverate che ogni mezzo che passa alza un polverone micidiale che noi in moto siamo costretti a subire in pieno, per non parlare poi dei camion che creano quasi delle tormente di sabbia! Addirittura c'è un servizio di autobotti che passano a intervalli regolari sulle strade principali e le irrigano per abbattere la polvere! Però è un palliativo che dura ben poco, dopo 10 minuti è già di nuovo tutto asciutto e secco...
Anche oggi si viaggia con lo scopo di percorrere più chilometri possibili per cercare di arrivare, nonostante i circa 1000km in più della deviazione, a ricongiungersi in Russia e Ucraina nelle stesse date previste nel nostro itinerario iniziale.
Non abbiamo fatto i conti con la sfiga però!
Alle 15.30 infatti, mentre percorriamo la solita M39 a circa 70/80 km/h vedo che Daniele, che mi sta davanti, rallenta bruscamente e si accosta sulla destra.
Purtroppo quello che non doveva capitare è capitato: buca nella strada e cerchi in lega dell'RT compromessi: quello anteriore ha preso una bella botta e presenta una crepa lunga una spanna nel centro del cerchio, ovviamente con copertura afflosciata, quello posteriore invece ha solo una incrinatura sul bordo più esterno ma la copertura non ha perso pressione. Sono momenti terribili, naga è preso dallo sconforto, già pensa a come rientrare e far rientrare a casa lui e la moto, io cerco di tranquillizzarlo e di pensare a una soluzione, ma ovviamente non mi viene in mente nulla. Intanto siamo fermi a bordo strada a 200 metri da un distributore di benzina: portiamoci lì con le moto e poi cominciamo a ragionare una soluzione. Peccato che il gestore del distributore sia un po' tontolone e la moglie ancora peggio; l'unica cosa che sanno fare è sputare per terra ogni 30 secondi, capiamo subito che non ci saranno di nessun aiuto, neanche con una telefonata, ce la dobbiamo cavare con le nostre sole forze.
Allora la situazione è questa:
1) abbiamo la ruota anteriore dell'RT che non permette in queste condizioni di proseguire il viaggio,
2) la ruota posteriore sembra tenere,
3) siamo a circa 500km da Almaty, la città più "attrezzata" del Kazakstan per queste cose e dove presumibilmente è possibile trovare qualche ricambio BMW.
Decidiamo quindi di chiamare l'assistenza BMW in Italia non tanto per farci avere l'assistenza lì in Kazakstan dove peraltro non è prevista ma solo per sapere se in Kazakstan esiste un centro di assistenza BMW moto dove noi possiamo rivolgerci direttamente. Daniele per telefono parla chiaro ma dall'altra parte in assistenza BMW Italia non capiscono un tubo: siamo alle solite, si parla con i maledetti call center che non capiscono niente e non comprendono la nostra situazione; continuano a sostenere che non è possibile avere assistenza in Kazakistan, ma questo è esattamente quello che NON vogliamo. Cerchiamo solo una informazione che dopo svariati contatti e chiamate NON riusciamo ad avere.
Grazie assistenza BMW, un lavoro veramente ben fatto, continuate così, bravi!!!
Ancora oggi non sono riuscito a capire se in Kazakstan esiste un centro assistenza BMW moto! Tiremm innanz... diceva il solito milanese...
Propongo allora a Daniele di chiamare direttamente la mia officina BMW dove io porto le mie mukke e vedere se ha disponibili due cerchi per l'RT1150, L'idea è quella di farseli spedire dall'Italia con corriere espresso in modo da riprendere poi il viaggio. Conosco ormai di persona il titolare dell'officina-concessionaria è sempre molto disponibile e prima di partire mi aveva chiaramente detto di chiamarlo per qualsiasi problema si fosse presentato. Lo chiamo e naturalmente i due cerchi ce li ha, per lui non è un problema fare il pacco e portarli in TNT Traco. Nel frattempo al distributore di benzina dove siamo fermi cominciano ad arrivare i primi kazaki a vedere cosa è successo. Tra loro tre ragazzi automuniti che sostengono che il cerchio anteriore è tranquillamente riparabile e sono disponibili ad accompagnare Daniele ad aggiustarlo lì vicino. Io e Daniele ci guardiamo increduli, abbiamo sempre saputo tutti e due che i cerchi in lega non si possono aggiustare. Comunque non c'è nulla da perdere, in cinque minuti si smonta la ruota anteriore e Daniele parte con i tre ragazzi per l'intervento di riparazione. Io rimango al distributore insieme alle moto.
Dopo un paio d'ore ritorna Daniele e con grande meraviglia ha in mano il cerchio riparato!!
Come al solito la necessità aguzza l'ingegno e in questi paesi aggiustano di tutto. Praticamente hanno inserito nel tubeless una camera d'aria, tra l'altro neanche della misura giusta da 17 pollici perchè non l'avevano, ma da 16" e poi hanno riempito lo spazio tra il bordo del cerchio piegato e la camera d'aria con dell'altra camera d'aria tagliata tutta ripiegata e incollata; un lavoro da manuale, veramente. Fatto sta che la pressione tiene, rimontiamo il tutto, Daniele fa qualche prova dapprima a bassa velocità poi spinge fino a 80/90 km/h, è già una velocità che ci permette di raggiungere casa senza problemi, tutto bene, la moto nemmeno vibra e la pressione non scende. Evvai!!! Viva i meccanici e i gommisti kazaki!! Siamo in condizioni di ripartire e di raggiungere almeno una città. Daniele decide di farsi spedire comunque i cerchi dall'Italia dal mio meccanico, costi quel che costi: li facciamo arrivare ad Astana, la capitale del Kazakstan, che noi raggiungeremo tra 2 giorni, così mentre i cerchi sono in viaggio, viaggiamo anche noi e non perdiamo troppo tempo. Astana poi è la capitale e non dovrebbe essere difficile fare arrivare roba lì. E' una questione di sicurezza, i cerchi in lega possono rompersi tra 10 km come tra 1000, in quelle condizioni poi!! E poi da Astana mancano ancora più di 5000km per arrivare a casa, per cui meglio non rischiare, i cerchi vanno cambiati il prima possibile. Sulla Lonely Planet Daniele e io scegliamo un albergo ad Astana, l'hotel Munayshy, dove ci fermeremo a dormire e dove faremo arrivare il pacco-dono tanto atteso; richiamo il mio meccanico BMW in Italia e organizzo la spedizione, tutto a posto, dovrebbe arrivare in tre giorni, oggi è mercoledi, ormai la giornata è persa, presumibilmente il pacco è dal corriere giovedi, parte venerdi, tre giorni, la domenica di mezzo, dovrebbe arrivare lunedi, speriamo! Comunque siamo contenti che almeno riusciamo a muoverci, così alle 19.00 lasciamo il distributore di benzina dove ci eravamo fermati. Chiediamo qual è la prima cittadina dove è possibile trovare un albergo per dormire e ci viene indicato il paese di Merke; viaaa, destinazione Merke, è circa 60km più avanti. Ogni tanto naga si ferma per controllare il tutto, tutto sembra a posto, la moto va come prima, tiremm innanz!! Col buio arriviamo finalmente a Merke, nell'unico albergo disponibile, gestito da sole donne tutte abbastanza attempate e megere; sembra più una casa d'appuntamenti che un albergo, ma siamo talmente "cotti" che va bene uguale. Nelle camere di fianco a quelle che ci hanno dato sembra ci siano dei festini in corso, si sentono anche odori strani di fumi strani, qualche canna e qualche spinello girano...però poco più tardi si calma tutto e si riesce a riposare tranquillamente. Dopo una giornata simile ne abbiamo bisogno e dopo una cena veloce a base di ottimi "manty", una specie di ravioli di Shangai al vapore con ripieno di carne e verdure, ci ritiriamo nelle nostre stanze dove Morfeo ci raggiunge poco dopo.
Domani ci aspetta una dura giornata di trasferimento; la pacchia delle tappe da 200/300 km al giorno è finita, d'ora in poi gambe in spalla, anzi, gomme in sella!!
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Ultima modifica di gspollo; 19-07-2010 a 22:48
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19-07-2010, 22:42
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#235
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Mukkista in erba
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Per chi non li avesse già visti, ci sono anche i bei video fatti e montati dal socio naga, qui:
http://www.quellidellelica.com/vbfor...d.php?t=281593
Con un filo di nostalgia...
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19-07-2010, 23:20
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#236
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Mukkista doc
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E' sempre con una sana invidia che leggo del vostro viaggio...e la  aumenta a dismisura...la fantasia vola...
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25-07-2010, 12:20
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#237
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Pivello Mukkista
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Minchia...
Quando si parte??
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I grandi fiumi non fanno rumore
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28-07-2010, 23:06
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#238
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Mukkista in erba
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Giovedi 20 maggio 2010 - Merke - Balkhash - 592km
Lasciamo la strada M39 che ci condurrebbe ad Almaty e dirigiamo la prua decisamente verso nord, si comincia a salire di latitudine, è lecito attendersi un raffrescamento del clima, ma finora siamo sempre nel campo delle ipotesi: oggi fa un caldo bestia e il tratto di strada desertico della A358 tra Shu e il l'innesto sulla strada M36 che proviene da Almaty e che ci porterà fino ad Astana e oltre, è un vero inferno. Io nella mia rally2pro sto colando come un ghiacciolo sotto il sole. Va un po' meglio non appena cominciamo a contornare l'enorme lago Balkhash: dal lago provengono delle folate di aria leggermente più fresca e in più all'orizzonte il cielo si fa sempre più minaccioso di temporali e di acqua; alla fine ci tocca mettere anche l'antipioggia ma l'acquazzone durerà poco. Lungo la strada che contorna il lago si incontrano spesso bancarelle di pesce essiccato e affumicato in bella mostra, tra le specie più pregiate anche gli apprezzati storioni da cui si ricava il costosissimo caviale. Nel tardo pomeriggio arriviamo alla città di Balkhash che da il nome all'omonimo lago. Si tratta di una città prettamente industriale di stampo marcatamente sovietico, con un polo industriale enorme proprio sulle sponde del lago, probabilmente un rigassificatore o qualcosa del genere, con decine e decine di ciminiere che rilasciano in atmosfera quantità enormi di dubbi fumi... per fortuna noi ci stiamo solo poche ore, giusto il tempo di trovare un albergo e poi l'indomani mattina, via di buon'ora. All'ingresso della città un mal conservato MIG di sovietica memoria in bella mostra, poi dritto fino al centro fino a trovare un hotel non male a tre stelle. Intanto il clima non promette nulla di buono: si è coperto tutto il cielo, la temperatura è decisamente precipitata e all'ora di cena fa anche qualche goccia di pioggia. Oggi l'RT di naga viaggia che è una meraviglia, i cerchi hanno tenuto la strada molto bene, speriamo che facciano altrettanto domani fino a raggiungere Astana.
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02-08-2010, 19:33
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#239
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Mukkista in erba
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02-08-2010, 23:06
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#240
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Mukkista in erba
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Ciao raga, scusate, ma non mi sono dimenticato del report, sono solo un po' incasinato ultimamente per cui non riesco a concentrarmi e mettere giù il resto del viaggio, comunque non manca molto alla fine. Premetto che dopo l'incidente all'RT di naga e la sosta forzata di sei giorni ad Astana, abbiamo dovuto mettere le gomme in spalla e tirare dritto fino a casa, senza molte occasioni di soste e foto. Poi alla fine del report è mia intenzione fare un piccolo riassunto paese per paese e metterò a disposizione di quanti lo vorranno le tracce gps. Già da ora chi vuole chiedere informazioni...
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R1150GS ADVENTURE - 2003 "la mukkona"
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03-08-2010, 01:59
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#241
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Sono un C1 speriamo che mi passi!
Registrato dal: 30 Jul 2010
ubicazione: SCHIO (VI)
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che nottata
Ho letto tutto quanto hai scritto sino ad ora, tutto in un fiato, si è fatto ormai le 2 della notte, ne valeva la pena, un viaggio che ti rimarrà dentro per molto tempo, esperienze che per assorbire pienamente bisogna solo viverle.
conoscendoti personalmente, io non avevo dubbi sulla riuscita di questa tua grande esperienza, in ogni modo adesso aspetto anche il resto.
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03-08-2010, 10:47
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#242
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Sono un C1 speriamo che mi passi!
Registrato dal: 30 May 2010
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...bellissimo...
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03-08-2010, 15:57
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#243
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trapezzista e acrobata
Registrato dal: 26 Oct 2002
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Gspollo...ma quando torni da un viaggio del genere, non ti senti più "piccolo" e inutile?
non ti chiedi ogni giorno "ma io checcazzo ci sto a fare qui?"
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Cavasachi Verzys 125 - Roscia
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03-08-2010, 22:43
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#244
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Mukkista in erba
Registrato dal: 21 Jun 2008
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Quote:
Originariamente inviata da Andreino
Gspollo...ma quando torni da un viaggio del genere, non ti senti più "piccolo" e inutile?
non ti chiedi ogni giorno "ma io checcazzo ci sto a fare qui?"
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No, al contrario, il viaggio ti arricchisce dentro, accumuli ogni volta un infinitesimo del mondo, di come funziona, delle genti e delle culture che hai visto, e tu diventi sempre più "grande".
Il problema semmai riguarda la seconda parte del tuo pensiero che condivido in pieno; i viaggi sono come una droga, più ne fai e più impegnativi sono, più vorresti farne, per cui ti viene spontaneo chiederti "ma perchè in questo momento sono qui a fare la muffa?" e ti assale un impulso quasi irrefrenabile a mollare tutto e a partire tu e la tua moto in cinque minuti. Ma per fortuna io sento altrettanto forte un legame con la mia cultura, la mia terra, i miei amici, i miei cari, per cui, messe le due cose sui piatti della bilancia, si equivalgono a vicenda o meglio, a volte prevale un aspetto e quindi è giunto il momento di partire, a volte pesa di più l'altro e si resta a casa, in sostanza un aspetto è la valvola di sfogo dell'altro. L'importante secondo me è trovare un equilibrio tra le due sensazioni. Non ti credere che dopo 33 giorni di viaggio non avessi voglia di casa, di pizza e di rivedere quella faccia da micio del (mio!) gatto, questo qui, Pampurio!

Ciao.
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Ultima modifica di gspollo; 04-08-2010 a 08:09
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07-08-2010, 23:10
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#245
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Mukkista in erba
Registrato dal: 21 Jun 2008
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Venerdi 21 maggio 2010 - Balkhash - Astana - 605km
Mattinata con cielo coperto, vento abbastanza sostenuto, temperatura intorno a 8/10 °C. La sera prima in TV avevo visto le previsioni del tempo kazake e non erano delle migliori, soprattutto nella parte est del paese verso il nord, proprio quella che ci tocca attraversare noi oggi. Rapido controllo alle condizioni delle ruote dell'RT di naga, sembra tutto a posto. Partiamo intorno alle 8, probabilmente l'orario degli scolari che vanno a scuola e quindi siamo subito oggetto di curiosità e ammirazione di uno stuolo di ragazzini che ci circondano non appena usciamo dal recinto chiuso dell'albergo. Poi, via sulla M36, le condizioni della strada non sono neanche tanto male, quello che comincia a preoccuparmi è l'orizzonte e le sensazioni "a pelle": il vento aumenta sempre di più e come al solito ce l'hai sempre di lato, mai davanti o in coda (poi qualcuno me lo spiega 'sto fatto o sono semplicemente le leggi di Murphy applicate ai motociclisti?!?), in lontananza è tutto grigio cupo, quasi nero e già si vedono gli aloni della pioggia che scroscia, la temperatura precipita sempre più e non è solo la mia sensazione a pelle, ma anche il termometro analogico che ho incastrato nel buco del ponte delle forcelle conferma le mie impressioni: 7°....5°... 4° ... fino a 2°C. Io ho addosso solo una manica corta di cotone, la rally2pro e l'antipioggia, più o meno nelle stesse condizioni si trova Daniele. Nel frattempo è arrivata anche l'acqua che, vista la temperatura, sembra essere addirittura gelata. Impossibile fermarsi ad aumentare gli strati di indumenti, sarebbe il disastro totale: aprire le borse, spogliarsi per indossare le maglie, vorrebbe dire bagnarsi completamente fino al midollo. Si tira dritto sperando che la bufera e la pioggia cessino il prima possibile. La pioggia cesserà dopo circa 200km, il vento e la temperatura polare rimangono immutati. E' stata una delle peggiori esperienze motociclistiche della mia vita, lo giuro. Alla fine non ce la facciamo più e ci fermiamo in una stazione di servizio, io non riesco nemmeno a parlare dal freddo, le mani completamente intorpidite nonostante le manopole riscaldate sul "2". Entriamo nel negozio del distributore e rimaniamo lì come due baccalà per 10 minuti, sotto lo sguardo attonito degli addetti. Alla fine capiscono la situazione e ci preparano un caffè bollente con dei biscotti, si comincia a risorgere...! Intanto per fortuna il cielo si squarcia qua e là e qualche occhiata di sole arriva così che la temperatura comincia a salire di qualche grado. Ristabilito un minimo di vitalità, riprendiamo la marcia, arriviamo a Karaganda, una della più grandi città del Kazakstan fondata nel 1926 dai deportati di staliniana memoria utilizzati come manodopera per le miniere di carbone della zona, tuttora utilizzate (le miniere e il carbone) per alimentare un'enorme acciaieria a Temirtau, 30 km a nord di Karaganda. La città la passiamo di corsa, e ne abbiamo un'impressione di metropoli di stampo tipicamente sovietico: enormi viali delimitati da schiere di palazzoni squadrati, il grigiore è il colore dominante...
Da qui ci aspettano ancora circa 200km prima di arrivare ad Astana, perciò via, GS ed RT macinano chilometri dopo chilometri, intanto la situazione meteo è un po' migliorata: il vento e la pioggia sono cessati e la temperatura si è attestata sui 10 gradi: non è ancora l'optimum ma è sempre meglio delle condizioni di qualche ora prima. La stanchezza comincia a farsi sentire quando arriviamo nel tardo pomeriggio ad Astana, la vecchia Tselinograd di sovietica nomenclatura, che il presidente Nazarbaev nel 1997 fece diventare capitale al posto di Almaty o Alma Ata che dir si voglia. Le ragioni di questo cambiamento non sono note ai kazaki nemmeno ora, ma tant'è, questo è il dato di fatto, Astana è la capitale del Kazakstan, piaccia o non piaccia, punto e basta.
La città sorge dal nulla in mezzo alla steppa quasi desertica, qualche decina di chilometri prima di arrivare si intravede la skyline dei palazzi; mi viene subito in mente Ashgabat, spero che non sia un'altra cattedrale nel deserto, una città fantasma, ma in realtà man mano che ci si avvicina, il traffico automobilistico aumenta sempre di più. Meno male, almeno è una città viva. Una volta entrati in città, bisogna ammettere che c'è un discreto traffico, le auto circolanti sono molto simili alle nostre, e ci mettiamo un bel po' di tempo a raggiungere l'indirizzo dell'albergo Munayshy che avevamo scelto come base di soggiorno ad Astana nonchè come destinazione dei cerchi in lega di ricambio dell'RT di naga.
Però le sorprese non sono finite!... L'indirizzo è giusto, ma l'albergo dov'è...?!? Al suo posto c'è un centro medico, chiediamo in giro, l'albergo Munayshy non c'è più!!! Ma porca....p......a! E due! Prima a Quchan in Iran non c'era l'albergo, ora qui ad Astana la stessa cosa...
Il problema non è l'albergo che non c'è, siamo in una capitale, un'altra sistemazione si trova, ma la cosa grave è che i cerchi stanno arrivando lì dove noi non possiamo stare perchè non c'è un posto per dormire!!!
Troviamo un'altra sistemazione un isolato lì vicino, all'hotel Akku, assicurandoci che ci possono tenere lì come ospiti fino a quando arriva il pacco, poi ancora prima di sistemarci nelle camere, chiamo il mio meccanico BMW in Italia a Pogliano Milanese (avete capito chi è...?!?) per comunicare la variazione di indirizzo della spedizione. Sappiamo che questa cosa può creare dei disguidi, ma non ci possiamo fare niente, la situazione è questa e bisogna prenderne atto. Comunque confido nella capacità del meccanico BMW e ho assicurazione che ci pensa lui, sistemare la cosa per noi lì direttamente in Kazakstan sarebbe troppo complicato. Speriamo bene. E infatti l'unica cosa da fare è aspettare. Ci sistemiamo nelle camere che sono molto confortevoli (e ci mancherebbe, visto che alla fine ci costeranno poco più di 100 euro al giorno!) e poi cominciamo a sciogliere un po' la tensione e lo stress andando a cena e facendo 4 passi per le vie lì intorno. La prima impressione è quella di una città abbastanza viva, comunque abbiamo almeno tre giorni per conoscerla meglio, i cerchi dovrebbero arrivare martedi o mercoledi prossimi pertanto rimando alla prossima puntata la descrizione della città.
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Ultima modifica di gspollo; 07-08-2010 a 23:17
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08-08-2010, 02:47
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#246
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Mukkista doc
Registrato dal: 25 Jun 2008
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Ciao
Gspollo, complimenti per il viaggio e il report che sto seguendo con interesse.
Mi sapresti dire alla fine quanto vi è venuto a costare il viaggio?
grazie!
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Prima la plastica, ora Ghisa 1150 ADV
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08-08-2010, 08:01
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#247
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Pivello Mukkista
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ALLA FINE, PERO'
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I grandi fiumi non fanno rumore
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09-08-2010, 00:00
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#248
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Mukkista in erba
Registrato dal: 21 Jun 2008
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Quote:
Originariamente inviata da ilmazza
Ciao
Gspollo, complimenti per il viaggio e il report che sto seguendo con interesse.
Mi sapresti dire alla fine quanto vi è venuto a costare il viaggio?
grazie!
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Circa 3000 euro a me, a naga un po' di più per via dei cerchi.
Ciao.
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09-08-2010, 17:24
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#249
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Mukkista doc
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Tutto compreso? Carnet de passage, visti e tutte le rotture di balle iniziali?? Non è molto se penso che 15/20 gg a capo nord ti costano un botto!!! mmh....la  è sempre più in agguato. Se vi va potremmo vederci in inverno per parlarci direttamente e sapere più info possibili e kissà il prox anno....
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EX R 1150GS ORANGE.......NOW R 1200GS MOD 2006.....LA GHISA NEL CUORE!!
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12-08-2010, 18:06
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#250
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Mukkista doc
Registrato dal: 25 Jun 2008
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Quote:
Originariamente inviata da gspollo
Circa 3000 euro a me, a naga un po' di più per via dei cerchi.
Ciao.
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grazie dell'info!
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