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| Quelli che amano guardare il Panorama In questo forum si parla di MOTOTURISMO è dedicato a chi ama viaggiare e macinare km su km per visitare il mondo |
15-06-2010, 16:46
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#1
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Mukkista doc
Registrato dal: 13 Jul 2009
ubicazione: trento
Messaggi: 6.146
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gs ti chiedo se puoi dire qlcs sui rifornimenti per la benzina e qlcs sull'organizzazione del viaggio circa visti e cdp vedi fidejussione, due parole su come avete realizzato l'itinerario tipo le fonti e che cartine avete usato e infine sulla ricezione dei cellulari ciao
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16-06-2010, 01:03
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#2
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Mukkista in erba
Registrato dal: 21 Jun 2008
ubicazione: Somma Lombardo (VA)
Messaggi: 482
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Quote:
Originariamente inviata da pv1200
gs ti chiedo se puoi dire qlcs sui rifornimenti per la benzina e qlcs sull'organizzazione del viaggio circa visti e cdp vedi fidejussione, due parole su come avete realizzato l'itinerario tipo le fonti e che cartine avete usato e infine sulla ricezione dei cellulari ciao
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Benzina: nessun problema, dappertutto, a parte in Uzbekistan, ma di questo ne parlerò nel report quando ci arrivo. La benza si trova facilmente, noi mediamente riempivamo ogni 300km, vista l'autonomia leggermente ridotta dell'RT rispetto il GS, fino all'Iran la qualità era buona, poi gli ottani hanno cominciato a scarseggiare e i battiti in testa erano garantiti se aprivi tutto il gas. Fino alla Turchia si trovano benzine fino a 98 ottani, poi cominciano a scendere fino a 95/92 e anche meno fino al Kazakstan per poi riprendere gli standard europei dall'Ucraina in poi. Io non avevo il cipollone per la codifica della centralina all'uso con basso numero di ottani ma il GS è andato bene ugualmente, battito in testa a parte e comunque se lo sai, lo eviti cercando di dare gas molto dolcemente. Viste le andature piuttosto tranquille sugli 80km/h, sono arrivato a percorrere anche i 20,2 km/litro, più realistico comunque calcolare una media di 18km/litro su tutto il viaggio. Sia io che naga avevamo una tanichetta da 5 litri di riserva che io non ho mai usato, anzi, l'ho riempita ad Ashgabat in Turkmenistan prima di affrontare il deserto del Karakoum verso Darvaza e me la sono portata fino a casa, è stato il mio souvenir dal Turkmenistan!
Visti: come già detto ci siamo appoggiati ad una agenzia di visti consolari di Roma per averli ad un costo totale di circa 650 euro. Muoversi per conto nostro sarebbe stato sicuramente più economico ma avremmo dovuto impegnare molto tempo e sbattimenti vari. Ci vogliono circa 2 mesi per ottenerli tutti, anzi, partire a richiederli 3 mesi prima dell'inizio del viaggio sarebbe stato meglio e saremmo arrivati alla partenza con meno fiato sul collo. Il più ostico da avere è quello del Turkmenistan in quanto il passaporto deve arrivare in Francia a Parigi in quanto da noi non esiste rappresentanza consolare o ambasciata di quel paese.
Carnet de Passage en Douane: richiesto solo per l'Iran, costo 160 euro per i non soci ACI, 120 euro per i soci. Io l'ho richiesto un mese prima della partenza all'ACI di Varese e nel giro di una settimana era pronto. Piccolo suggerimento: nel carnet c'è lo spazio per elencare eventuali accessori montati sulla moto. Io mi sono fatto mettere il GPS col numero di matricola, almeno figura come parte della moto e non fanno storie per l'ingresso, come era successo due anni fa in un altro viaggio al momento dell'ingresso in Egitto.
Per il valore della moto da mettere sul carnet, ho richiesto la quotazione alla sede centrale dell'ACI tramite mail, rispondono dopo pochi giorni, il GS adv del 2003 me lo hanno "valorizzato" per 8000 euro e quindi la fidejussione era per il doppio del valore dichiarato e cioè 16000 euro. L'ho pagata 475 euro, poco meno del 3% dell'importo della fideiussione, ma questo è un costo variabile che dipende dalla banca, dal tipo di rapporto che si ha, ecc. Sul sito www.aci.it ci sono tutte le istruzioni per ottenere il carnet, compreso i modelli di fidejussione. Appena tornato ho riconsegnato il carnet all'ACI Varese, era tutto a posto, ci pensano loro a mandare una lettera di svincolo alla banca fidejussoria (e a me per conoscenza). Ad oggi non ho ancora ricevuto nessuna comunicazione in merito. Prima di consegnare il carnet a Varese, ho provveduto comunque a fare una foto del carnet con la souche (matrice) coi timbri di ingresso e uscita dall'Iran, non si sa mai!
Fonti e carte: Lonely Planet Asia centrale 4 ed. italiana gennaio 2008 e altre info dal sito internet lonelyplanet per i paesi non compresi nella guida. Carte Reise know-how plastificate, City Navigator Europe NT 2010.2 per la parte europea navigabile e World Base Map per le altre parti. Fondamentali i report di viaggio di coloro che già ci sono stati in passato, così come le tracce GPS che hanno messo a disposizione in rete e che abbiamo seguito quando potuto.
Cellulari e internet: prendono campo praticamente ovunque, io ho TIM ricaricabile con abilitazione al roaming internazionale con addebito su carta di credito e sono sempre riuscito a chiamare, naga invece con TIM ricaricabile abilitata al roaming senza addebito su carta di credito ha avuto qualche difficoltà di chiamata in fonia. Gli sms sono lenti ad arrivare, qualche volta arrivano il giorno dopo! Nelle città si trovano sempre degli internet point a costi di circa 1 o 2 dollari l'ora, con connessioni non fulminee ma accettabili. Qualche volta certi siti sono chiusi, ad esempio facebook o skype non funzionano in Iran. Costi fonia astronomici: 12 euro una chiamata di 1 minuto e 7 secondi dall'Uzbekistan, gli sms costano 0,89 euro.
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R1150GS ADVENTURE - 2003 "la mukkona"
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16-06-2010, 21:33
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#3
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Mukkista doc
Registrato dal: 29 Jul 2004
ubicazione: Dove mi porta il lavoro
Messaggi: 1.594
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Quote:
Originariamente inviata da gspollo
Ad oggi non ho ancora ricevuto nessuna comunicazione in merito.
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Il Carnet l'ho consegnato il 3 giugno e ... ancora aspetto!
Ricordo che dopo il giro del Mediterraneo ci volle quasi 1 mese!
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Prima R 1150 RT, 130k
Ora R 100 GS ….
Lentamente muore chi non viaggia...
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16-06-2010, 23:35
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#4
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Mukkista in erba
Registrato dal: 21 Jun 2008
ubicazione: Somma Lombardo (VA)
Messaggi: 482
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Giovedi 6 maggio 2010 - Tabriz (IR) - Tehran - 638km
km km km, la sella comincio a sentirla, meno male che questa sera si arriva a Theran e poi ci si ferma un giorno, così si prendono due piccioni con una fava: si riposa il fondoschiena e la mukka sta ferma in stalla almeno un giorno, se lo merita pure lei! Questa tappa prevede gran parte del percorso in autostrada. Le autostrade iraniane sono tenute bene e in teoria dovrebbero essere a pagamento con tanto di presenza di caselli per la riscossione del pedaggio con omino addetto che comanda la sbarra. Ogni volta però passiamo senza tirare fuori nemmeno un rial, sarà per la simpatia, sarà per la novità, sarà che siamo italiani e veniamo da lontano, boh, un saluto al casellante e tutte le volte viaaa senza pagare. In realtà la maggior parte di tutti quelli che transitano non pagano niente, per cui non si capisce come funziona, comunque per noi funziona bene così! Attraversiamo qualche formazione geologica interessante
anche se il percorso non è poi così entusiasmante, l'autostrada è noiosa anche in Iran. Dopo i canonici 300km ci tocca sperimentare le aree di servizio autostradali iraniane: si presentano così (non tutte, però), autobotte direttamente dal produttore al consumatore...!!
I km si accumulano e man mano ci si avvicina a Tehran il traffico aumenta. L'ingresso in città è un po' a casaccio, si cerca di tenere una direzione che porta in centro città, mentre ovviamente siamo al centro dell'attenzione di quelli che nel traffico si muovono vicino a noi. Le auto ci sfiorano, spesso abbassano i finestrini e ci chiedono urlando da dove veniamo; esattamente non capiamo cosa chiedono però è abbastanza intuitivo e quando rispondiamo Italia, grande stupore, sorrisi e cenni di approvazione e pollice in alto. Alla fine non è facile orientarsi in una metropoli da 17 milioni di abitanti spesso con i cartelli e le indicazioni solo in arabo, pardon, farsi, e dobbiamo fermarci a chiedere informazioni stradali; questa volta ci rivolgiamo ad un passante sul marciapiede che però non conosce la nostra destinazione. Non passa, chiede scusa e se ne va, come si usa da noi, ma si da da fare per trovere qualcuno che ci possa dare l'informazione. Spunta così il proprietario di un negozio di autoaccessori, un muscolato che poi ci terrà a far sapere di essere un campione di bodybuilding, che ci invita a lasciare le moto ed entrare in negozio. Ci saluta calorosamente e nel frattempo ci chiede se vogliamo del tè (chai, dalla Turchia fino all'Ucraina lo chiamano così), intanto cominciano ad arrivare gli amici del proprietario. Foto di rito
e poi qualcuno va a comprare una piantina aggiornata di Tehran sulla quale evidenziano il percorso da fare per arrivare alla meta e poi ci regalano la mappa. E' ora di muoversi, ci salutiamo, ringraziamo e via, pronti a riperderci dopo poche centinaia di metri... Adesso tocca chiedere a due vigili fermi ad un angolo di una strada; senza volerlo creiamo sicuramente un problema di traffico per i due vigilantes, tutti si fermano a vedere due marziani e due astronavi, il traffico si blocca, finchè anche qui spunta l'angelo custode motomunito che si offre di portarci a destino, per fortuna! Arriviamo così all'albergo,
vogliamo dare una piccola mancia alla nostra guida, ma niente da fare, non vuole assolutamente nulla. Oramai abbiamo capito che questa è gente genuina, schietta e ospitale.
Prima di cena facciamo un giretto a piedi per la città nei dintorni dell'albergo, scoprendo di essere a pochi passi dalla importante quanto insignificante piazza Komeini,
e subito troviamo i segni della propaganda religiosa
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Ultima modifica di gspollo; 18-06-2010 a 08:57
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17-06-2010, 01:02
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#5
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Mukkista in erba
Registrato dal: 21 Jun 2008
ubicazione: Somma Lombardo (VA)
Messaggi: 482
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Venerdi 7 maggio 2010 - Tehran
Giornata da turisti podalici. E finalmente, ci volevano quattro passi per riattivare la circolazione del sangue agli arti inferiori. Subito ci si pone un problema: come attraversare a piedi viali con 4 corsie per senso di marcia invase da tutto ciò che può muoversi su ruote e che sfreccia senza sosta? Facile: senza indecisioni ci si butta in mezzo al traffico mantenendo una andatura costante e tenendo fisso lo sguardo sui mezzi che sembrano investirti ma in realtà ti sfiorano solamente e ti scansano. Sulle prime ci vuole coraggio e segui i passi di qualche indigeno del posto, poi capisci come si fa e vai tranquillo di tuo, abbiamo imparato anche questa!!
La prima visita del mattino è dedicata al palazzo del Golestan, residenza della famiglia dei Qajar nel '700 e poi durante la dinastia Pahlavi usato come palazzo di rappresentanza.
All'esterno si presenta come un palazzo decorato da maioliche colorate
ma sono gli interni dei vari saloni che lasciano a bocca aperta: è tutto rivestito da mosaici a specchi che creano fantastici giochi di luce; il trono è in alabastro
le sale di rappresentanza sono enormi e con pavimenti ricoperti da tappeti da favola
Piacevoli anche i giardini del cortile interno
Di fronte al Golestan si trova il bazar che però è chiuso essendo venerdi, pazienza, lo visitiamo ugualmente cercando di immaginare il brulicare di genti e affari dei giorni migliori...
Poi è la volta del museo archeologico dove si trova una copia della stele di Hammurabi (la foto era verticale ma qui è venuta così, boh?!?)
Per le strade, sulle recinzioni dei palazzi pubblici spesso si trovano richiami all'islam
E' ora di una sosta al parco pubblico, che comprende anche un piccolo zoo
Nel pomeriggio ci dirigiamo verso la parte nord della città dove si trova il museo della ceramica nella ex sede dell'ambasciata egiziana, uno dei palazzi più belli della città, soprattutto internamente. Interessante l'allestimento ultramoderno del museo in un edificio storico e antico.
Ancora più a nord troviamo gli insoliti murales dipinti sui muri di cinta della ex ambasciata degli USA, che evidenziano i rapporti non proprio amichevoli tra i due stati
Alla fine, anche oggi abbiamo macinato chilometri, con le nostre gambe però; decidiamo quindi di rientrare all'albergo provando la metropolitana, dove ci sono anche i vagoni riservati alle donne. I treni sono piuttosto affollati, sono nuovi e ben tenuti. Prima di partire però c'è un blackout elettrico dove si spegne tutto, anche le luci della stazione e del treno, qualche mugugno di disapprovazione dei passeggeri, ma il tutto si risolve nel giro di 5 minuti.
Alla fine riposo anche per i cavalli di san Francesco...
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Ultima modifica di gspollo; 18-06-2010 a 09:00
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17-06-2010, 17:35
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#6
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Mukkista
Registrato dal: 29 Sep 2008
ubicazione: Modena
Messaggi: 666
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Bellissime le foto..ahh la tecnica per attraversare strade a 4 corsie a piedi è ottima
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Ogni grande viaggio inizia con un piccolo passo
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17-06-2010, 19:57
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#7
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Mukkista in erba
Registrato dal: 21 Jun 2008
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Sabato 8 maggio 2010 - Tehran - Shahrud - 417km
Si riprende a marciare, l'uscita dalla città è una sofferenza: traffico, smog, periferia estesa, ci vuole più di un'ora per cominciare a patire un po' meno e andare ad un passo decente. Attraversiamo i grandi spazi dell'altopiano, non sembra ma siamo ad oltre 1000 metri di quota, Tehran è a 1200, e davanti abbiamo un passo a 2000m.
Attenti, la polizia è come il Grande Fratello (non quello di canale5, ma quello di orwelliana memoria!) vi controlla impercettibilmente!!
Ed è vero! Numerose sono le pattuglie che si incontrano tutte col telelaser. Uomo avvisato, mezzo salvato!
Tappa senza particolari degni di nota. Nel primo pomeriggio ci fermiamo a mettere qualcosa sotto i denti in questa bottega di alimentari lungo la strada, dove ci sono di fianco altri negozi e officine. Come al solito, appena ci fermiamo, fermano tutte le attività anche gli amici iraniani e vengono a salutarci e fare foto
Anche Shahrud non riserva particolari sensazioni, arriviamo presto nel pomeriggio così, fatta una doccia, belli puliti e profumati non ci va di riprendere le zozze e puzzolenti moto per andare a visitare Bastam, una cittadina a 8 km, dove c'è un complesso storico interessante del 10/12 secolo, la tomba e il mausoleo di Abū Yazīd al-Bisṭāmī un poeta e mistico pensatore molto noto in Iran. Prendiamo un taxi, i costi sono accettabili, non ricordo esattamente ma mi pare l'equivalente di 10 dollari.
Ritorniamo a Shahrud e facciamo un giro per la città, capitiamo per caso al bazar, ma anche qui è chiuso, oggi è sabato... coi bazar non abbiamo molta fortuna
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Ultima modifica di gspollo; 18-06-2010 a 09:09
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