Ciao e grazie di aver condiviso questo pensiero con noi.
Molti di noi hanno espresso magnificamente il loro pensiero sull'accaduto, io posso dirti che anch'io a seguito di un incidente in pista, dopo esserne uscito con le mie gambe grazie la mio Angelo Custode, ho abbandonato le moto racing, le maxxi sportive tutta adrenalina, ed ho elaborato una mia personalissima teoria.
Andare su strade aperte con la moto da pista è come andare in guerra...all'inizio ti sbarcano su di un posto ed è dove volevi magari essere, pieno di te e montato, convinto di essere immortale, che nulla può capitarti.
Inizi a vedere i tuoi amici intorno a te cadere..e qualcuno non rialzarsi più, ed inizi a pensare, ma comunque resti sempre immortale in fondo no?
Poi ti becchi qualche ferita, e la tua scurezza vacilla, mentre la tua permanenza in guerra aumenta...e inizi ad essere un veterano, non hai più la spavalderia, ma inizi a non fidarti del tizio che cammina a 30 all'ora in mezzo alla strada e ti aspetti che da un momento all'altro o svolta bruscamente, o parcheggia, o fà qualche altra ca...a. Insomma 'maturi'
Con questo voglio dire che l'esperienza che si ha la fortuna di farsi in moto (ci sono come detto sopra quelli che non arrivano nemmeno a farsela), qualche 'avvertimento' che comunque ti lascia in piedi, ti fanno passare le voglia di crepare come un pirla, dietro a una curva perchè il 70enne col trattore ha deciso che è ora di tornare a pranzo e ti sbuca fuori da dietro una curva mentre tu in piega vedi la morte negli occhi.
Dopo ciò però, inizi a ...evolverti, in un motociclista sì consapevole ma diverso.
Non butti la moto, non la lasci lì a fare la ruggine, non passi alle sardomobili solo perchè pensi che rischi (poco rispetto a una volta ma la rischi comunque vedi Pininifarina sulla vespetta) la pelle ogni giorno che esci, perchè sei innamorato della moto, è come qelli che si buttano con il paracadute/deltaplano/parapendio sono innamorati di quello che fanno, e mettono in conto che possono spalmarsi su una roccia ma l'amore è amore e non ha cure

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ERGO
Finita stà pippa che ho scritto

come consiglio direi:
- saggio perrypa che dice "Cosa ben diversa dalla consapevolezza, però, è la paura. E questa può essere più pericolosa dell'incoscenza." parole sante, quando entri in curva con la moto in pieghina, pieghetta o con la saponetta a terra NON devi avere paura, questa è la prima causa di incidenti. Se ti ritrovi in questo caso hai 2 soluzioni o molli la moto, o ti fai aiutare (e non scherzo) da un analista, al quale chiederai (essendo un problema di capoccia è l'unico che potrebbe aiutarti) di spiegarti questo panico (perchè di questo si tratta..) e di aiutarti a risolverlo perchè AMI la moto e vuoi ancora usarla.
Io opeterei per quest'ultima soluzione...sempre meglio di vendere la moto e farsi una Smart
un abbraccio e grazie di questa riflessione