Dakar A/R

[GEPPETTO]

complimenti ragazzi , che

sara sicuramente il mio prossimo viaggio avventura

[cangrande]

Ivan ... sono in brodo di giuggiole, continua per piacere !!!

(giò - ziopony - ora che sei al lavoro scrivi ben qualcosa anche tu !!!!)

[smontic]

Ragazzi, che figata!!!! I need photos !!!

[Mone]

spettacolo, complimenti!!!!!

[sebastiano]

mamma mia....

[hippo]

Siamo in Senegal, una grande soddisfazione, ma forse questo ci fa abbassare un po la guardia. 50km, nel primo paesino ci scontriamo contro il problema Senegalese che conoscevamo,
ma non mi aspettavo così presto: la corruzione della Polizia.
Ci fermano in mezzo alla strada urlandoci che eravamo incoscienti ad andare a quella velocità in una zona in cui c'erano i bambini e che bisognava fare i 30. Ci chiedono i documenti, provo a dargli le fotocopie
come qualcuno mi aveva suggerito, ma si inca@@a ancora di piu'. Dopo tutti quei km, e soprattutto dopo aver
attraversato il caos della Mauritania, essere rimproverati così, mi disorienta, tanto piu che non avremmo neanche superato,
i 50 (dove in uscita scopriamo essere dei 40). Cercare di farsi dimostrare la velocità sortisce solo l'effetto di farlo
arrabbiare di piu'. Ci scrive l'importo che dobbiamo pagare e io gli chiedo la ricevuta. Ci dice che va bene ma in quel
caso deve ritirare i documenti per un paio di giorni. Ci propone anche un forfait per le due moto, la rabbia aumenta,
sento che so per scoppiare, forse l'unica via di uscita prima che gli metto le mani addosso è di pagare, lo minaccio che saremmo ritornati
di li e che non si fosse azzardato a rifermarci, lui mi guarda e non reagisce.
Non è la multa in se è che da li a Dakar quanti altri ne avremmo trovati? Diversi prima di partire ci avevano sconsigliato il Senegal proprio per questo ...
dove ci eravamo andati ad infilare.

Sul furioso andate, attraversiamo St Luis alla velocità di 30Kmh (come rimproverato) e cercando anche un po di bloccare il traffico, superiamo un
paio di poliziotti ma si limitano a guardare (ci mancava altro, le capre mi superavano ai lati)

Siamo all'uscita di St Luis, quando adocchio una strada che potrebbe portare verso la costa dove forse avremmo evitato i posti di blocco.
Non faccio in tempo a riguardare la strada che mi trovo un'altro militare in mezzo alla strada che ci ferma. Non aspettavo altro che ci dicesse
che andavamo forte e invece lui ci chiede la red bottle. Bottiglia rossa? si risponde lui ... e chiama uno che gli porta un'estintore. Gli faccio notare
che sono seduto su una moto e lui mi risponde che in Europa non è obbligatorio ma in Senegal si. Di nuovo ritiro dei documenti, che esamina in cerca
di una possibile irregolarità a cui attaccarsi. Ritorna dal casotto, gli chiedo cosa altro serve e lui mi risponde il triangolo e ci dice che li avremmo
potuti trovare dal benzinaio in città. Non ha finito di parlare che gli strappo di mano i documenti dicendogli che saremmo andati subito a prenderli, senza
neanche dargli il tempo di dirci quanto dovevamo pagare, rimanendo inebetito mentre al volo noi tornavamo indietro.
Torniamo indietro imprecando, non abbiamo neanche moneta locale e le banche sono chiuse. Mi fermo per fare un bancomat.
Entro nello stanzino, modello europeo della banca e esco bestemmiando che mi aveva fregato il bancomat ... la mia imprecazione viene interpretata
da gio che stava controllando le moto come "mi hanno derubato!" con relativo spavento.
Beh ci si mette anche la tecnologia, di tre operazione fatte non riesco a portarle a termine neanche una, con un probabile rimessa di 600 euro e
continuando a non aver in tasca un soldo seneg. Sono come una teiera che fischia, basta, cerchiamo un' alberghetto che abbiamo passato prima
della banca per non fare ulteriori danni.
Come se non bastasse l'albergo non fa servizio ristorante, questo non sarebbe un grosso problema se avessimo soldi. Facciamo lo stesso un tentativo
di uscire per vedere se qualcuno avesse preso degli euro, ma girare nel buio piu' completo e il fatto che alle 21 la polizia inizi a controllare i documenti
della gente che passeggia, ci suggerisce di ritornare indietro.

[hippo]

Alle 7.45 siamo davanti alla banca come ci aveva suggerito la guardia della banca, alle 8.15 apre e mi assistono subito, cercando di contattare
la società che gli gestiva il bancomat. Nel frattempo gio, fuori con le moto, conosce mezza St. Luis



Nelle ore di attesa, abbiamo anche il tempo per fare un giro in gendarmeria per sondare se la corruzione arriva fino a li. Ci ferma un anziano poliziotto
che ci chiede di cosa abbiamo bisogno. Gli spieghiamo del nostro problemino con i suoi funzionari e lui ci rassicura che chiamerà il poliziotto in uscita
e ci conferma che per le moto estintore e triangolo non serve.

Risolti i problemi in banca, ripassiamo davanti al controllo di polizia in uscita. Ci ferma il primo poliziotto, quello della multa. Gli chiedo qual'è il problema,
mi vede arrabbiato e risponde "tu bene, il tuo amico no, ha la freccia che non funziona" hahha il fumo usciva dal casco di gio ... mi tolgo il casco,
non so se perche mi riconosce o perchè determinato, ma subito ci fa cenno che possiamo andare.
Provo a spiegargli il danno che provocano al turismo, in una qualche maniera è consapevole,
non vuole essere ostile ai turisti, anche se di fatto ...

Prendiamo la strada per il parco di Barbarie,



nel cercare un posto dove finalmente mangiare troviamo un'angolo di paradiso

[Decibel]

La corruzione della polizia c'è anche nel "civilissimo" Messico al confine con gli stetes...
Questo è quello che mi accadde a Tijuana:
http://www.decibelbellini.it/dblog/a...p?articolo=236

[Claudiano]

wow....
stupendo....siete stati grandi...

[webrandagio]

KE INVIDIA!!!!

[berta]

Che magnifica avventura, bravissimi ragazzi!!

[hippo]

Thierry, il padrone di casa ci accoglie come in famiglia, un po ci sentiamo a casa, o meglio magari fosse stata la nostra casa
Dopo un paio di birre e a stomaco pieno ci spiega anche come raggiungere il lago rosa, senza passare dalla strada asfaltata. Ci sconsiglia poi di arrivare fino a Dakar, come dice lui le grandi città deludono sempre.
Guardiamo gli orari delle maree, avremmo dovuto arrivare sulla spiaggia alle 17.30.
Abbiamo ancora un po di tempo per un caffe prima di tornare a St Luis per fare il pieno.
Naturalmente passiamo davanti al solito poliziotto che inesorabilmente ci ferma ed accenna ad iniziare tutta la trafila ... poi ci riconosce ... gli faccio presente che stavamo andando a fare il pieno, e che saremmo tornati di li a breve, così finalmente al passaggio successivo ci fa cenno da lontano di proseguire. Stavolta sono io a fermarmi e lo saluto.

Ripassiamo davanti all'accampamento Teranga per arrivare al mare.



Seguiamo prima una bella pista battuta,





un villaggio, poi il secondo avremmo dovuto attraversarlo, ma subito ci accorgiamo della consistenza della sabbia.
Abbiamo capito e gli indigeni ci danno conferma, che sarebbero 5 km da fare in condizioni proibitive, cosi rinunciamo e proviamo qualche altra strada.





Forse è meglio desistere, cosi torniamo indietro perr riprendere l'asfalto verso Dakar.
In realta' non sono proprio convinto di rinunciare così mentre guido studio la mappa e scommetto tutto sul paese che risulta piu' vicino al mare.



Arriviamo al villaggio, ma non è chiaro quale sia la direzione per il mare, così chiediamo e passiamo nel mezzo del mercato.



Il mare dista qualche centinaio di metri, stavolta ce la possiamo fare.



Mentre noi entriamo un fuoristrada di francesi esce, ci salutiamo e ci danno qualche informazione per come capire dove uscire per il lago rosa e la consistenza della sabbia all'uscita.



Ci siamo, ce l'abbiamo fatta



possiamo riprendere un po' di velocità, l'emozione è indescrivibile, appena possiamo, ci fermiamo per congratularci, poi ripartiamo, prima che faccia buio.







Fa strano percorrere, decine e decine di km sulla sabbia, senza nessun riferimento, incontrando ogni tanto qualche carretto tirato da cavalli o asini. Si perde la percezione delle
distanze, cosi come a non fidarci delle strumentazioni, quando possibile chiediamo, conferma sulla distanza rimanente.



stiamo attenti a non disturbare il loro campionato



Verso le 21, a luce quasi esaurita lo sbracciare di due persone ci fa arrestare.
Sono due pescatori preoccupati per le loro lenze. In effetti ci siamo fermati a 5 cm da una lenza.
Cerchiamo di capire se gli abbiamo fatto dei danni, ma non sembra, pero' continuare sarebbe infattibile.
Così proviamo a capire se possiamo dormire a qualche centinaio di metri da loro e soprattutto dove sarebbe arrivata la marea per poter parcheggiare le moto e montare la tenda.



Portiamo le moto il piu' lontano possibile, sono loro a decidere dove vogliono dormire.

Appassionante,aspetto altre puntate!!

[triger]

Azzz! Mi stò appassionando....
Non vedo l'ora di leggere il resto. Hippo, dilungati per favore!

[gio956]

Originariamente inviata da cangrande

Ivan ... sono in brodo di giuggiole, continua per piacere !!!

(giò - ziopony - ora che sei al lavoro scrivi ben qualcosa anche tu !!!!)

ora ci provo....

[gio956]

La mia avventura inizia con una telefonata strana di Ivan che piu' o meno faceva cosi:
Gio,hai delle ferie?
Si
Quanti giorni?
Quanti te ne servono?
20.....
Ok.....dove andiamo?
Dakar.......
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.cavoli....Dakar.....era il sogno di quando ero molto giovane e seguivo le gesta di quei "pazzi" motociclisti che partivano da Parigi per raggiungere la capitale del Senegal.....allora,mi ricordo, che potevano partecipare chiunque e addirittura io e mio cognato eravamo quasi tentati.....ma si sa....tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare.......
e ora all'età di 53 anni mi capita questa occasione......e chi se la lascia scappare......
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.iniziano i preparativi di ricerca materiale per rotte punti GPS visti e vacinazioni.....
devo dire che gran parte del lavoro è merito di Ivan....e sopratutto dei consigli di Lapo.....
Io,nel frattempo,faccio un progettino al CAD per dei serbatoi supplementari da piazzare sotto le valige Touratech e trovo un carpentiere che lavora nella mia stessa ditta che si prende la responsabilità di saldarmele......siamo all'inizio di novembre.......
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A inizio febbraio faccio tutte le vacinazioni del caso:febbre gialla,epatite A,B,
tifo, e mi faccio prescrivere la profilassi anti-malaria da iniziare un paio di settimane prima dell'inizio del viaggio.
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La settimana prima di Pasqua,finalmente i serbatoi sono pronti.....vado a ritirarli e mi accorgo subito che non vanno bene.....pesano tantissimo...9kg l'uno vuoti......pieni siamo sull'ordine dei 22 kg cadauno......IMPROPONIBILE una cosa cosi'....chiedo spiegazioni....e mi dicono che per farli piu' resistenti è stato usato dell'alluminio da 6mm di spessore......
Li provo all'isola d'Elba a Pasqua.....ma scarto immediatamente l'idea di portarmi in giro per l'Africa un bagaglio del genere.
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Nel frattempo Ivan mi lancia alcune idee, e ,sfogliando il catalogo Touratech trovo la soluzione:due pezzi di acciaio inox saldati a croce con incastrata una tanica per benzina da 10 litri e legata con una cinghia sia a dx che sx.....devo dire che la soluzione ha funzionato alla grande anche se mi davano un po fastidio quando dovevo zampettare sulla sabbia e pregavo di non lasciarci la mia gamba sotto.....é andata bene.......
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Fatto il visto per entrare in Mauritania sui passaporti, non aspettavo che la partenza......
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.e finalmente il giorno è arrivato...
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questo a grandi linee è la fase della mia preparazione all'evento.....poi,quello che c'è stato,che abbiamo fatto.....è difficile per me dirlo...so solo che con Ivan c'è un intesa favolosa.....assieme abbiamo riso,ci siamo consolati a vicenda nei momenti brutti,ci siamo fatti forza l'un l'altro....insieme ci siamo emozionati e abbiamo pianto.......
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..........che bello.........
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...............................grazie Ivan....................e alla prossima volta.....

[matteo10]

STUPENDO!! COMPLIMENTI.

Non è la stessa cosa, ma è molto bello anche solo leggere della vostra avventura.

[Degus]

cavolo ragazzi..... poche pugnette e tanti fatti.... IDOLI!!!!

[mattia]

Mo' che meraviglia! Sono davvero invidiosissima! Maremma che bel viaggio e che foto!

Siete mittttici !

[aklm75]

che roba...ragassi così mi fate cuocere gli occhi al video per sbranare ogni foto...

[hippo]

Sveglia alle 5 per via della bassa marea. Il sole deve ancora sorgere, smontiamo la tenda e ci prepariamo per gli ultimi km che ci separano dal lago. L'ultima volta che abbiamo chiesto informazioni ci avevano risposto che distavamo una ventina di km, ma sul gps il primo lago ne dista una cinquantina.









La marea sale velocemente, da Kayar secondo quello che ci hanno detto i francesi, dovrebbero mancare una ventina di km. Rimane l'incognita di quanto puo' distare il lago dalla spiaggia. In queste condizioni decidiamo chiediamo informazioni per arrivarci dall'interno.
Passo attraverso le loro imbarcazioni per arrivare al villaggio. Gio ha qualche problema cosi parcheggio la moto e ritorno a piedi.



Arrivati entrambi alla strada del villaggio gio parte per primo in mezzo alla gente che ci attornia.



Provo a partire anche io, ma la moto non ne vuole sapere. Sembra il sensore del cavalletto, così proviamo a bypassarlo e per fortuna si risolve abbastanza velocemente.



Ritroviamo un pezzo di asfalto, poi di nuovo una pista che ci porta fino al lago.







Non è proprio come lo avevamo immaginato. Il livello dell'acqua è basso, molti lavorano raccogliendo il sale. Mi aspettavo di vedere un po di fauna, ma nessuna traccia.

Un paio di ragazzi ci aiutano a eliminare le lenze raccolte durante il tratto precedente.





Siamo al giro di boa, siamo solo a metà ma la gioia è tanta

[cangrande]

Grazie !!!!

... ivan, ora che sei al giro di boa, non vorrai mica dirci che il ritorno è
stato come l'andata ... mi aspetto altrettante foto e scritti ...
(ahhh, la voglia di andare ... che brutta cosa!!!)

[vitamina]

complimenti per il viaggio, per il racconto e per le foto!!!

[cangrande]

hippo ... riesci a mettere una cartina con il giro indicativo che avete fatto ?
non la traccia su google earth ma almeno quattro segmenti approssimativi su una cartina africana ?

sarebbe il massimo

ciao