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| Quelli che amano guardare il Panorama In questo forum si parla di MOTOTURISMO è dedicato a chi ama viaggiare e macinare km su km per visitare il mondo |
01-09-2007, 18:06
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#1
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Mukkista
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Secondo giorno di visita H 6.00
Ci svegliamo presto e dopo colazione arriviamo all’ ingresso alle 07.30 prima dell’ afflusso dei turisti. Il SIQ è deserto e passeggiarci con il solo rumore dei nostri passi è meraviglioso. Anche il TESORO non ha la folla che quasi lo nascondeva.
Arriviamo all’ inizio della scalinata di più di 850 scalini che porta al POSTO DEL SACRIFICIO e cominciamo la salita, l’ aria è fresca e la luce ottima, oggi uso quasi solo la Pentax Analogica dimenticata ieri in albergo, sarà stato un segno del destino…?
In cima ad un bivio un incontro che segnerà questo viaggio: da uno dei tanti banchetti che vendono cianfrusaglie e souvenirs che punteggiano tutta petra spunta una ragazza del luogo. Giovane ( dirà di avere 23 anni e di non volersi sposare perché gli uomini hanno tutti una doppia faccia ), buon Inglese : si chiama SABA’
Si offre di accompagnarci per il sentiero che porta alla parte alta del TESORO e concordato il prezzo ci incamminiamo con un ragazzo Americano ed Ebreo che però a lei dice di essere Canadese perché gli pare più sicuro…
Il percorso non è facile e siamo seguiti da una CAPRETTA che ha adottato Lilli. Ad un certo punto il sentiero si fa un po’ più difficile e consiglio a Lilli di aspettarci all’ ombra sotto una roccia in compagnia della capretta. Noi proseguiamo percorrendo la parte finale del SIQ ma da un costone in alto fino ad arrivare alla nostra meta dove SABA’ ci fa chiudere gli occhi e ci conduce per mano fino al ciglio dove riaperti gli occhi possiamo ammirare il TESORO dall’ alto con i visitatori, in basso, resi piccoli dall’ altezza in cui ci troviamo.
Torniamo da Lilli ed accompagnati dalla capretta che poi lasceremo al suo pastore, arriviamo al punto dove avevamo incontrato la nostra guida. Qui pago il dovuto e Lilli acquista dei souvenirs, Saba ringrazia regalandoci delle collane, una anche per me che porterò al collo per tutto il viaggio.
Ci lasciamo con un abbraccio ed il ricordo di un incontro bello e fortunato: non avrei mai visto quel luogo senza lei !
Proseguiamo fino al LUOGO DEL SACRIFICIO da cui si gode un magnifico panorama, poi decidiamo di ritornare sui nostri passi perché siamo stanchi e ripercorriamo la strada di ieri ma con meno caldo asfissiante. In albergo riposiamo fino alle 18,00 poi IBRAHIM ci viene a prendere per portarci a visitare PICCOLA PETRA dove sostavano le CAROVANE e da dove parte un percorso che in 3 ore porta al MONASTERO, naturalmente non lo facciamo. Ci godiamo il tramonto sulla valle di Petra e poi con il dolce che avevo fatto preparare in albergo ci rechiamo a cena a casa di Ibrahim che ci aveva invitato il giorno prima. La sua famiglia è Musulmana osservante, quindi posso stringere la mano solo ai fratelli ed al padre, visto solo di sfuggita, la madre ci ha cucinato un piatto tipico con pollo e riso allo zafferano con pomodori e cipolle che Ibrahim ci serve personalmente seduti sul tappeto del suo salotto con la madre che sparisce in cucina e viene solo a sincerarci che mangiamo tutto. Ibrahim ha 32 anni e la madre gli ha dato 3 mesi per fidanzarsi o lo butta fuori di casa. Ha altri 6 tra fratelli e sorelle ed una miriade di cugini e nipoti che entrano ed escono dalla casa. Finito il pasto beviamo il tradizionale The con i fratelli e quindi la madre di Ibrahim regala a Lilli un vestito tradizionale molto bello che lei indossa per la soddisfazione di tutti.
Concludiamo la serata in albergo dove ci salutiamo dandoci appuntamento a Roma per il suo viaggio di nozze
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Antonio Tempora
"Ama il tuo sogno ogni inferiore amore disprezzando" - Ezra Pound
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01-09-2007, 18:10
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#2
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Mukkista
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10/08 Venerdì Petra – Wadi Rum
Km. 115.0 Tempo : H 1.30
Note: all’ ingresso del Centro Accoglienza pagare biglietto ed ingaggiare guida con 4x4. Meglio contattarla dall’ Italia concordando visita, prezzo e parcheggio moto.
Partiti da Petra, dopo aver lasciato un messaggio ai viaggiatori su un GS1150 parcheggiato davanti ad un albergo e fuori per una visita, ci dirigiamo per la STRADA DEI RE per un percorso in altopiano semi-desertico inframmezzato dalle tende dei pastori nomadi e da qualche cammello al pascolo solitario. Arriviamo all’ incrocio con la DESERT HIGHWAY che seguiamo fino all’ indicazione per WADI RUM dove arriviamo al CENTRO VISITATORI. Paghiamo il biglietto d’ ingresso e faccio chiamare la nostra guida ATIEQ AODUA che arriva scortandoci al villaggio dove parcheggiamo la moto nel giardinetto della sua casa sotto la veranda, all’ ombra. Ci fa entrare in casa dove ci offre the e LATTE DI CAMMELLA, buonissimo, che munge dal suo branco che avevamo incrociato per la via. Esperto in arrampicate è una delle guide più esperte e famose e lo avevo contattato da Roma mesi fa. Concordo il giro da fare variando la permanenza da 2 ad 1 notte dato che non intendiamo salire sul Jebel-Umm-Ad-Adami, le visite a Dana e Petra ci hanno stancato, ci mettiamo d’ accordo sul prezzo e sul fatto che vogliamo campeggiare da soli senza altri turisti, cordiale ed affabile si dimostra gentile e disponibile. Ci affida a suo nipote SULEIMAN che si dimostrerà una guida esperta, simpatica, capace e professionale nonostante i suoi 19 anni. Lasciamo Diavolina all’ ombra e, in tenuta Crik & Crok partiamo sul 4x4 traballante per le piste che ci condurranno a visitare questo deserto reso famoso da LAWRENCE D’ ARABIA.
Caldo secco e quindi sopportabile, superiamo sciami di turisti “mordi e fuggi” e dopo poco ci ritroviamo soli ad ammirare lo splendore della sabbia rossa e delle montagne. Dopo NAMIB, KAROO, KALAHARI nell’ Emisfero Australe, SAHARA Marocchino e Tunisino ma soprattutto AKAKUS Libico, questo è forse il deserto più bello visitato.
Come l’ AKAKUS si svolge a circa 800 msl, non ha le splendide pitture rupestri del deserto Libico ma in compenso ha vere e proprie montagne, meta di arrampicatori da tutto il mondo, che cambiano il loro colore al variare delle ore oltre ad essere ricche d’ acqua che viene raccolta per pioggia o condensazione dalle spaccature e nelle grotte naturali.
Ci fermiamo per pranzo che SULEIMAN organizza con pomodori-tonno-sardine-crema di ceci-yogurth-cetrioli e l’ immancabile thé fatto sul fuoco di legna. Facciamo passare le ore più calde riprendendo poi la visita ai luoghi più caratteristici illustrati dalla nostra guida nel suo inglese più che accettabile. Raccolta la legna per la cena ci rechiamo al POSTO DEL TRAMONTO, dove passeremo la notte, siamo soli in mezzo al nulla, se così si può chiamare un posto stupendo con sabbia finissima, rari arbusti e circondato ad anfiteatro da rocce che si colorano di rosso con il tramonto. Aspettiamo lo scomparire del sole mentre il nostro “fratellino adottivo” prepara la nostra cena: acceso il fuoco con la legna raccolta, su una teglia affetta le patate, sbucciate e lavate, le cipolle, vi adagia sopra pezzi di pollo, sopra pomodori a pezzi, insaporisce tutto con erbe aromatiche ed olio senza aggiungere sale, copre e sigilla tutto con foglio d’ alluminio e mette il tutto sul fuoco per un’ ora.
Guardiamo lo splendido tramonto brindando con STRAVECCHIO BRANCA bevendo dalla fiaschetta da viaggio e poi mangiamo la nostra ottima cena. Calato il buio anziché dormire in tenda portiamo i materassi sulla sabbia e con due coperte ci addormentiamo sotto un CIELO STELLATO se possibile ancora più bello di quello ammirato a DANA. Io dormo saporitamente, Lilli si sveglia vedendo una piccola luce in lontananza, sicuramente un altro campo, rimane un po’ sveglia ed assiste allo spettacolo delle STELLE CADENTI rimanendone affascinata.
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Antonio Tempora
"Ama il tuo sogno ogni inferiore amore disprezzando" - Ezra Pound
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01-09-2007, 18:12
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#3
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Mukkista
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Wadi Rum - Altre Foto
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Antonio Tempora
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01-09-2007, 18:15
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#4
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Mukkista
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11/08 Sabato Wadi Rum – Aqaba
Dopo 17 giorni e Km. 5.289 siamo arrivati alla nostra Meta
Ci risvegliamo all’ alba con il panorama colorato di rosa, preparo il caffè anche per la nostra guida che ha dormito nel retro del pick-up e dorme ancora. Faccio un giretto per scattare un po’ di foto poi, fatta colazione tutti insieme, ripartiamo per la visita di mezza giornata. Vediamo altri posti magnifici con la temperatura che al mattino già si è alzata notevolmente. Suleiman, a cui ieri sera ho regalato una lampada a led, che ha apprezzato moltissimo mai quanto essere stato chiamato “fratellino adottivo”, mi porta a vedere una spaccatura nella roccia dove si raccoglie l’ acqua filtrata dalla montagna, l’ assaggio: fresca e buonissima. Raccogliamo in due bottiglie da 1,5 Lt. sabbia rossa e bianca (tanto perché la moto era poco carica…!) e torniamo alla base dove ci cambiamo e salutata la nostra guida ci avviamo all’ uscita. Troviamo all’ ingresso
Due BMW, un GS1150ADV ed un GS1200, con tre ragazzi di Torino che stanno per entrare per la visita. Saluti e foto di rito per questo secondo incontro con altre moto Italiane e ripartiamo per la nostra meta agognata: AQABA
Sono stanco: la fatica del viaggio, la tensione di guidare sempre con la massima attenzione senza avere il cambio come battistrada, l’ emozione di raggiungere la meta del viaggio, si fanno sentire e percorro i pochi kilometri di autostrada che separano WADI RUM da AQABA lentamente. Man mano che si scende di quota la temperatura atmosferica sale e finalmente vediamo il MAR ROSSO in questo angolo delimitato dal confine Israeliano, con la città di ELIAT, Giordania con i suoi 19 Kilometri circa di costa, Arabia Saudita ed Egitto sulla sponda opposta. Percorriamo l’ orribile costa fino al confine Saudita pieno di complessi alberghieri ed abitativi in costruzione e con spiagge artificiali su costa piatta ed insignificante, le immersioni saranno fantastiche ma come luogo di villeggiatura per ora fa schifo. Il caldo è opprimente, torniamo indietro e dopo un primo tentativo in un albergo fallito perché pieno entro al MOVENPICK, il 5 stelle più lussuoso e con la solita storia ( usatela, non è una falsa attribuzione od un millantato credito, io sono socio BMW dal 1994 e se guardo le convenzioni del club mi viene da piangere. Tutte le catene d’ albergo hanno convenzioni, anche con le ditte più misere e ti domandano all’ arrivo a quale appartieni per attribuirti lo sconto. BMW Italia conta migliaia di soci e ti offre riviste e vini e qualche altra convenzione senza costrutto…io arrivando con un lo stemma bene in vista sul mio abbigliamento BMW, un sorriso e dichiarandomi senza pretendere, ho ottenuto sempre sconti ed ottime sistemazioni) ottengo una splendida stanza vista mare ed a prezzo scontato.
Avevo previsto di passare una vacanza di 5 giorni ad AQABA, ma visto il caldo scelgo di passarci solo 2 notti. Ci riposiamo in camera lavandoci e ricaricando noi e le batterie dei vari apparati. Credetemi se si può (ed a questi prezzi penso che chiunque possieda una moto come la nostra, con quello che costa l’ acquisto e la manutenzione, possa permetterselo) soggiornare ogni tanto in un albergo a 4 o 5 stelle con tutte le comodità ti ricarica dalle fatiche di un viaggio che non è proprio una “gita fuori porta”!
Ci vestiamo e scendiamo a cena al ristorante che con vista sul mare e tavoli all’ aperto. Lilli è splendida ed anch’ io mi sono “restaurato”. Dall’ alto spruzzi d’ acqua nebulizzata “rinfrescano” l’ aria che alle 22.00 è ancora torrida ! Celebriamo la raggiunta meta con una cena a base di Gamberoni ed Aragosta alla griglia innaffiati da una bottiglia di Moet Chandon Brut Imperial. Tralascio commenti sul costo, comunque più accessibile che in Italia…e poi mica tutti i giorni si arriva ad AQABA in moto !!!
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Antonio Tempora
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01-09-2007, 18:18
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#5
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Mukkista
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12/08 Domenica Aqaba – Sosta
Ricordate la canzone, i 50enni sicuramente sì, “Domenica d’ Agosto che caldo fa…la spiaggia è un girarrosto…” ?
Sono le 09.30 e dopo aver fatto colazione siamo sulla spiaggia del nostro albergo, naturalmente artificiale e con vista sulle navi, per lo più petroliere, alla fonda, una addirittura ormeggiata accanto come base di un hotel in costruzione. Siamo venuti presto per evitare il caldo e la folla di turisti. Tutti i Giordani che possono permetterselo vengono in questo loro unico lembo di mare per un breve vacanza ed oggi è Domenica. La maleducazione dei Giordani di classe abbiente si fa in questi casi più evidente specialmente con il personale di servizio, peraltro gentile e disponibile, che loro trattano in maniera sgarbata e prepotente. Pensare che provengo da una famiglia abbiente dove il personale di servizio era numerosissimo, eppure mai mi sono sognato un atteggiamento simile: sarei stato redarguito a maniera dai miei genitori !
Facciamo il bagno nel MAR ROSSO e prendiamo un po’ di sole fino alle 11.00 quando il caldo, simile ad un Phon puntato in faccia, diventa troppo insopportabile. Ci dirigiamo al bar nella Hall dove servono dei Club-Sandwich straordinari e dopo una visita a Diavolina nel suo garage andiamo al fresco della nostra stanza dove sul torrido terrazzino stanno ad asciugare borse-indumenti-accessori lavati dalla sabbia del deserto. Rimaniamo in camera tutta la sera dato che il pranzo e la colazione sono stati “ottimi ed abbondanti” ed approfittiamo per rilassarci e guardare la TV Italiana
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Antonio Tempora
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01-09-2007, 18:21
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#6
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Mukkista
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13/08 Lunedì Aqaba – Frontiera – Bosra – Damasco
Km. 603 Tempo: H 11.00 Tempo in Movimento H 7.33
Passaggio Frontiera H 2.00
Uscita Giordania € 15.00 Ingresso Siria € 95.00
Percorso Autostradale 95%
Attraversamento Amman caotico
Partiamo alle 08.30 dopo una abbondante colazione. Imbocchiamo la DESERT HIGHWAY che con bei panorami sale fino all’ Altopiano Giordano dove la temperatura diventa più accettabile. Tutta una volata fino ad AMMAN dove dobbiamo attraversare il caos del traffico cittadino per riprendere la strada per Der’Aa percorsa all’ andata, Passaggio frontiera complicato più dai Giordani che dai Siriani, comunque lungo anche per l’ ora di pranzo. Ogni funzionario deve apporre un timbro per giustificare il suo stipendio, con un po’ di pazienza si risolve comunque tutto.
Arriviamo a BOSRA dove entro a visitare l’ ANFITEATRO ROMANO il meglio conservato dell’ antichità, bellissimo. Lilli rimane fuori a guardia della moto, c’è molta gente dato che c’è un festival in corso e gli alberghi sono pieni anche a Damasco dove cerco di prenotare una camera, inutilmente. Riprendiamo l’ Autostrada ed arriviamo a Damasco al tramonto e Lilli ( grande co-pilota altro che “zainetto” !!) adocchia un piccolo albergo, HOTEL PALMYRA, dove trovo una doppia a $70.00. E’ un 2-3 stelle pulito ed il gestore è giovane e gentile, il prezzo è un po’ alto, considerando quanto avevamo pagato al Cham Palace, ma non stò nemmeno a contrattare come forse si spettavano, felice di aver trovato una stanza. Ci mettiamo una maglietta pulita ed in pantaloni e stivali da moto ci buttiamo nello “struscio” di DAMASCO. E’ sera e c’ è una miriade di gente in giro, un mondo variegato vestito in tutte le fogge, tradizionali e moderne, che si gode la vita, va al cinema dove proiettano film prodotti in Arabo ed ad Hollywood, mangia nei ristoranti od il cibo di strada. Insomma bella gente che non ha alcuna intenzione di fare la guerra e di essere bersaglio di qualche “Bomba Intelligente”.
Una coppia di ragazzi ci consiglia un ristorante tradizionale dove mangiamo benissimo facendo conoscenza con una famiglia di Siriani emigrati in Arabia Saudita che vedendo il marchio BMW sulle magliette ci domanda notizie sul nuovo SUV… devo spiegare loro che guido una Moto non una macchina ! Torniamo in albergo e salutiamo Diavolina che dorme al sicuro in un giardinetto interno dell’ albergo, poi a letto stanchi.
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Antonio Tempora
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01-09-2007, 18:24
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#7
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Mukkista
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14/08 Martedì Damasco – Frontiera – Gaziantep – Mersin
Km. 795.5 Tempo: H 11.00 Tempo in Movimento H 8.42
Velocità Media Kmh 91.9
Passaggio Frontiera H 1.00 per colpa di quella Turca !
Dopo 16 giorni lasciamo Siria e Giordania
Usciamo da Damasco senza difficoltà e percorriamo tutta l’ autostrada HOMS-HAMA-ALEPPO per poi prendere la strada percorsa all’ andata per la frontiera di KILIS. Il passaggio frontiera Siriana non presenta alcuna difficoltà, laboriosa invece quella Turca per colpa dei funzionari poco efficienti. All’ andata ci aveva aiutati Hussein, un simpatico funzionario che parlava Italiano, assente però al nostro ritorno, così le lungaggini ci fanno perdere un’ ora. Quando entriamo in TURCHIA la sensazione però è quella di sentirsi a casa e tutta la tensione di guidare per strade sconosciute scompare. Arriviamo a GAZIANTEP dove facciamo sosta nel solito distributore BP che ci offre il CIAY che beviamo con i biscottini comperati al market. Riprendiamo l’ autostrada per ADANA ed usciamo a MERSIN, cittadona rivierasca senza grande interesse da cui partono i traghetti per la CIPRO Turca. Ci mettiamo alla ricerca di un albergo e dopo un po’ domandiamo informazioni a due poliziotti di cui uno con una BMW R100 che ci scorta fino ad un albergo a 3 stelle sul mare dove prendiamo una stanza confortevole e ceniamo al buffet rinfrescati dalla brezza marina.
15/08 Mercoledì Mersin – Anamur – Alanya - Antalya – Fethiye
Km. 661.3 Tempo: H 11.00 Tempo in Movimento H 9.49
Velocità Media Kmh 67.9
Strada Statale scorrevole, Km. 200 prima e dopo Anamur stretta, tortuosa, sconnessa, impegnativa.
Ferragosto a Fethiye al “nostro” Hotel Daffodil
Km. Percorsi da Roma 7.348
Lilli si merita un bel regalo ricordandosi di ritirare i passaporti alla reception proprio mentre stiamo per partire ! Percorriamo la stessa strada percorsa in senso inverso nel 2004, scorrevole con il tratto prima e dopo ANAMUR molto impegnativo ma con bei panorami e coltivazioni di banane, che questa volta mi fermo a mangiare, fino alla riva del mare. Arriviamo finalmente ad ALANYA, maggior centro di quella che amo definire “Costa degli Alberghi con le Stelle Cadenti”, conseguenza della cementificazione di questa costa sabbiosa con complessi alberghieri che dovevano riempirsi di turisti Europei ricchi e che invece brulicano di Iraniani e Russi con scarsa capacità di spesa con conseguente notevole abbassamento della qualità dei servizi e l’ abbrutimento di una costa dove ancora nidificano le CARETTA-CARETTA.
Attenti alle multe ci tratteniamo dalle alte velocità che la strada Alnya-Antalya ci tenterebbe a tenere ed arriviamo ad ANTALYA, porta con FETHIYE della COSTA della LYCIA, sicuramente la più affascinante della Turchia. Percorriamo in salita la strada interna che continua fino a PAMUKKALE, anche questa percorsa nei viaggi precedenti, che sale fino ad un altipiano a più di 1.500 msl. La strada è bella, larga e panoramica, piacevolissima da guidare in moto…se non fosse per la frenesia Turca di spalmare brecciolino coperto da uno strato di bitume liquido che rende le strade prima scivolose con la moto ed i vestiti che si sporcano, poi una volta seccato alla stregua di uno sterratone con il posteriore che scodinzola…Fortunatamente siamo passati quando il rullo aveva già spianato il brecciolino altrimenti ci saremmo trovati sul “soffice” a pieno carico ! Aggiungo che un’ altra particolarità tutta Turca è quella di rifare ambedue le carreggiate insieme, non una alla volta, e di non avere addetti che regolano il traffico in ambo i sensi, così ti ritrovi a percorrere l’ unico tratto sano con macchine e camion che vengono dal senso opposto…
Percorriamo l’ altipiano con una leggera pioggerellina che non fa nemmeno in tempo a bagnarci, qui l’ asfalto è buono ed accelero per bagnarmi di meno. La pioggia cessa prima di cominciare a scendere di quota con panorami dei MONTI TAURI coperti di boschi ed il mare sullo sfondo tutto alla luce del tramonto. Scendiamo verso FETHIYE che la poca umidità su giacche e pantaloni è già evaporata ed arriviamo al nostro albergo, meglio dire la nostra casa, dove AHMED, il nostro amico cameriere ci attende con 2 Gin-Tonic felice di rivederci per la 3 volta e memore delle nostre abitudini. Scarico la moto, ci facciamo la doccia e scendiamo a cena. Comunico con la felicità di Ahmed e di Polipone, tornato dal servizio militare, che ci tratteniamo per 5 notti anziché le 3 preventivate, naturalmente nella nostra stanza preferita: la 206.
Polipone fa fede al suo nome e facendo il filo ad una inglesina sale con lei su Diavolina che, assopita sul cavalletto centrale, fa “buon viso a cattivo gioco”…
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Antonio Tempora
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