Settimana scorsa ho provato il GS 1200 e la R 1200 (dal solito supermegaultra concessionario BMW Motorrad).
Mi presento tutto sgarruppato con casco alle cozze, giacca in pelle sbrindellata e Jap smarmittata, che parcheggio proprio davanti all’ingresso. (trattasi di una Yamaha XTX super tappata, di originale ha ormai solo lo stemma)
I Presupposti: non vedo l’ora di provare l’icona delle moto da enduro: probabilmente me ne innamorerò e quasi sicuramente farò un secondo lavoro per potermela comprare.
Prima impressione: ambiente di fighetti (moderatamente rimbambiti dal cocktail micidiale Viagraperlamiserianonmitirapiùilpisello/
Diureticimannaggiaaquellapancettabastardachenonvuo leandarsenevia/
Aulinperlacervicalechemiperseguita/
Lexotanperchèlepreoccupazioninonmifannodormiredino tte) oltremodo snob ed abbondantemente spocchiosi. Per non sapere né leggere né scrivere, decido che mi stanno antipatici e non faccio niente per nasconderlo.
Mi presento: chiedo al tipo dietro al bancone (per renderti l’idea: emanava la stessa simpatia di quando in inverno entri in macchina, al caldo mentre fuori la temperatura è prossima allo zero assoluto, e grazie al calore del riscaldamento impostato subito al massimo, complice il ristretto spazio a disposizione, ti accorgi che la cacca di un San Bernardo ha omogeneamente riempito il carrarmato delle suole delle tue bikkembergers, acquistate a rate) del commerciale che mi aveva precedentemente contattato telefonicamente, con il quale ho concordato l’orario ed il modello della prova e questo mi veicola al mio uomo.
Contatto: Gino, il mio uomo è invece molto disponibile e simpatico: scopriamo quasi subito di abitare nello stesso paese. Primo giramento di coç§%&ni: il GS se ne stà andando con un altro. Ma come: avevamo concordato l’orario ! Non c’è problema, il tempo di compilare lo scarico di responsabilità, scroccare una bibita, scambiare quattro pistolate ed il pinguino (non più di un metro e sessanta, forse sessantacinque, birkenstock con pedalino, short e giacchino Prada: Oddio, ci ho ripensato, forse questa moto no fa per mè, non vorrei anch’io essere oggetto della stessa mutazione maligna) è di ritorno. Il soggetto in questione riesce a mettere il GS sul cavalletto laterale e a scendere senza farsi del male. Si dichiara entusiasta, ‘un giocattolino: mi sa che me la compro’ ha dichiarato. Ma come: ha bisogno della scaletta per salire, non è capace di scendere senza farsi del male ed è stato fuori al massimo 10 minuti. Ma che ca§§o vuoi che ne abbia capito ?
Pronti Via: è il mio turno. Raccomandazioni del caso: ‘mi raccomando, vai piano’ dice lui, ‘stai tranquillo’ rispondo io (per la cronaca: parto subito da tamarro con una frizionata ed un bel 7.000 pieno primasecondaterza. Risultato: al tachimetro ho letto 150 Km/h e probabilmente Gino stava già inserendo la mia segnalazione nella banca dati Motorrad quale cliente non gradito …).
Il giro: da subito la posizione in sella mi è molto fastidiosa: tende a farmi scivolare molto in avanti verso il serbatoio. Credo e spero che fosse solamente un problema di posizionamento della sella sull’esemplare in prova. Dopo mezzora di ottima e godibile strada tortuosa di pseudo montagna (ho veleggiato a velocità da arresto verso il Ghisallo) avevo entrambe le palle quasi sfracellate dai pantaloni che mi tiravano in modo insopportabile (risultanza dell’inclinazione della sella che mi spingeva in avanti e del suo rivestimento che non permetteva al Jeans di scivolare). Altra pecca: ho le gambe molto piegate, molto più che sulla mia XT e sul vecchio Varadero. Anche questo fatto mi dà fastidio e mi impedisce di concentrarmi unicamente sulla guida. La maneggevolezza non mi sembra così esemplare come decantato da tutte le prove lette sulle riviste, è vero però che stiamo sempre parlando di una moto che pesa abbondantemente più di due quintali in ordine di marcia. Un consiglio: non acquistarla con L’ABS. E’ vero che non arrivi al bloccaggio delle ruote, ma semplicemente x’ si limita a non frenare (ti assicuro che per un attimo ho visto la Madonna e tutti i Santi) !! La qualità da me percepita: appena sufficiente (solite plastiche dalla fattura economica al cruscotto, imbarazzanti quelle a protezione dei cilindri). I comandi al manubrio necessitano di un minimo di apprendistato: sà il diavolo perché loro debbono fare diversamente da tutti gli altri … La tanto decantata sospensione Telelever ? Probabilmente sono insensibile, ma non ne avverto assolutamente i vantaggi. La perla: curva stretta a desta presa allegramente, moto inclinata, seconda, apro deciso il gas … minç§ia, la coppia di rovesciamento mi tira il bisonte quasi a terra. Rifaccio la prova fermo allo stop (ovviamente dopo aver normalizzato i battiti del cuore): sgassata e là, moto che tira destra anche da ferma. Ma dico io......… mi ricorda le Guzzi di 20 anni fa. Alla fine, dopo quasi tre quarti d’ora di strade goduriose, ultimo pezzo di superstrada a quattro corsie: provo la ripresa e la velocità. Che delusione: dove sono i cento cavalli ? Riconsegno il mezzo al legittimo proprietario e ne parlo con Gino.
Considerazioni finali: Strana la scomodità in sella mi dice lui: comunque si può acquistare una sella in gel aftermarket più alta (surplus pari a circa 330 Euro) o passare direttamente al modello Adventure (surplus di almeno 1.100 euro, ammesso che se ne trovino). Gli chiedo quanto costa lo sfizio: quello che ho provato io 16.500 Euro di listino, il modello base che hanno in esposizione 14.300. Stà cippazza … Ovviamente poi c’è uno sconto che varia da un minimo del 5% ad un massimo del 10%. Abbèalloralaprendosubito !
Conclusione: Si è rivelata una delusione. E’ vero che in poco meno di un’ora non puoi pretendere di adattarti ad una moto e comprenderla a pieno, resta il fatto che non c’è stato proprio feeling tra me e lei. A mio giudizio si tratta di un onesto prodotto, frutto di un’ottima politica di marketing ed immagine, abbondantemente sovrastimato: non dovrebbe costare più di 8.500/9.000 Euro. Ma dico: ti rendi conto che fanno pagare anche le frecce bianche (al posto di quelle arancioni), la cromatura dello scarico e le maniglie riscaldate come optional obbligatori ?
Il prossimo obiettivo è provare il 990 Adventure Dakar: sperando non si riveli anche questa un’altra delusione ...